• 14/12/2024

Al via la next generation del barcode

 Al via la next generation del barcode

Transforming tomorrow GS1 Italy Aceto e Schillaci

Al via la next generation del barcode, GS1, con l’evoluzione digitale del codice a barre, pronta ad accompagnare le aziende nel futuro

Transforming tomorrow: le nuove tecnologie, IA e QR, contribuiranno ad accelerare la digitalizzazione delle imprese italiane e delle filiere logistica e distributiva, aprendo nuovi scenari e nuove opportunità. Un obiettivo che rappresenta un punto fondamentale del piano strategico 2023-2026 di GS1 Italy

Intelligenza artificiale e generativa, Internet of Things, blockchain: le nuove tecnologice stanno rivoluzionando la nostra società, suscitando tante domande, ponendo nuove sfide, ma anche delineando grandi opportunità per le imprese, sia nel rapporto con i consumatori, sia nell’efficienza della supply chain. GS1, con l’evoluzione digitale del codice a barre, è pronta a supportare le aziende a “capitalizzare” questa rivoluzione, accompagnandole nel futuro.                                                                                                                                                                                                                        .

La peculiarità dei codici 2D è quella di poter includere più dati rispetto all’attuale codice a barre lineare EAN-13 (come GTIN, data di scadenza, numero di lotto o numero di serie, ma anche link per collegamenti a pagine web con informazioni su ingredienti e allergeni, foto e video dei prodotti, recensioni, ecc.).

La community GS1 si è data l’obiettivo di avere, entro la fine del 2027, scanner in grado di leggere e di elaborare sia i tradizionali codici a barre linearil, che i nuovi codici 2D nei punti vendita retail di tutto il mondo, in modo da sfruttare così la potenza di questi simboli per abilitare nuove soluzioni per oggi e per il futuro.

Sarà una transizione graduale, che per un certo periodo vedrà il barcode tradizionale affiancato dal QR code contenente un GS1 Digital Link o dal GS1 DataMatrix, per arrivare infine ad avere solo un codice sulle confezioni dei prodotti: quello bidimensionale.

“Le nuove tecnologie contribuiranno ad accelerare la digitalizzazione delle imprese italiane e delle filiere logistica e distributiva. Un obiettivo che rappresenta un punto fondamentale del piano strategico 2023-2026 di GS1 Italy: l’approccio collaborativo di filiera permetterà di incrementare l’efficienza e, di conseguenza, di ridurre gli impatti ambientali, di dare risposte coerenti ai bisogni del consumatore, e non ultimo, di mitigare gli effetti delle dinamiche inflattive, contenendo l’aumento dei prezzi”, ha dichiarato Alessandro d’Este, presidente di GS1 Italy.

È questo uno dei temi focus dell’evento “Transforming tomorrow. La nuova sfida del largo consumo”, che ha riunito sullo stesso palco leader d’azienda, imprenditori, manager, esperti di nuove tecnologie e intellettuali per discutere di innovazione, di digitalizzazione, di intelligenza artificiale e generativa, e di nuovi comportamenti dei consumatori.

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Alessandro d’Este, presidente GS1 Italy

 

Il barcode si fonde al QR code

Il barcode GS1 si fonde dunque al QR code e viene inglobato dalla nuova simbologia che conterrà d’ora in avanti dati strutturati secondo lo standard GS1. Continua così a svolgere il tradizionale compito di identificare, ma in più offre una vasta gamma di nuove opportunità, che rispondono alle esigenze delle aziende di aumentare efficienza e comunicare meglio, e contestualmente alle nuove richieste del consumatore, nonché ai nuovi obblighi di legge in materia di etichettatura e tracciabilità.

Rispetto al codice a barre classico, infatti, il codice 2D veicola un set di informazioni molto più ampio, consente di condividerlo con tutti i partner della filiera, fino al consumatore finale, e migliora l’efficienza dei sistemi di lettura del codice a barre e la raccolta dei dati a essi collegati.

Amplia inoltre lo spazio fisico di etichettatura presente sulle confezioni con quello infinito offerto dal digitale, superando la criticità di etichette sempre troppo piccole e affollate di loghi e claim per poter essere esaustive per il consumatore finale.

“I nuovi codici bidimensionali rispondono al bisogno delle imprese, a qualsiasi livello della supply chain, di condividere in modo efficiente una quantità straordinaria di dati affidabili, a cui aziende e consumatori potranno accedere agilmente, anche solo con una semplice scansione, dal proprio smartphone, ad esempio”, ha affermato Bruno Aceto, ceo GS1 Italy.

“Si tratta di una svolta epocale, perché questi codici di nuova generazione, collegando il prodotto fisico al suo gemello digitale, abilitano potenzialità applicative vastissime, che vanno dai processi interni al marketing, dalla tracciabilità alla sostenibilità. E questa svolta è vicina”.

 

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Bruno Aceto, ceo GS1 Italy

 

Ora, con un solo simbolo, come il QR code contenente un GS1 Digital Link, la moltitudine di informazioni a disposizione dei clienti possono essere costantemente integrate, verificate e aggiornate, instaurando con loro una nuova modalità di comunicazione e relazione diretta, anche attraverso iniziative di fidelizzazione e promozioni. Ma non aumentano solo le informazioni, si potenziano anche i vantaggi in termini di sicurezza e sostenibilità, grazie alle migliorate soluzioni di tracciabilità che i nuovi barcode abilitano.

Questa maggiore disponibilità di dati rappresenta la base per brand e retailer per cogliere nuove opportunità di business, avvalendosi anche delle nuove frontiere e delle applicazioni dell’IA.

Il largo consumo ai tempi dell’intelligenza artificiale

In un’epoca di evoluzione senza limiti, quello che si delinea è un universo in rapida e infinita espansione, che, per essere compreso e gestito, richiede a tutti un cambio di paradigmi, di strategie e di approccio di pensiero.

“La vera sfida che oggi le imprese sono chiamate ad affrontare è il cambio culturale necessario a leggere strategicamente i cambiamenti tecnologici in atto”, ha affermato Cosimo Accoto, tech philosopher, research affiliate & fellow MIT, adjunct professor UNIMORE, startup advisor & instructor. “Le trasformazioni tecnologiche più rilevanti dei nostri tempi stanno cambiando in profondità i fondamenti della nostra civilizzazione e, di conseguenza, del fare economia e del business. Riuscire a valorizzare strategicamente queste rivoluzioni culturali e tecnologiche in divenire sarà il compito primario delle imprese”.

Il codice a barre è stato rivoluzionario sin dalla sua nascita, nel 1973, quando ha aperto una nuova strada al mondo e all’intera società. Ora, dopo 50 anni, il barcode ha fatto un salto nel futuro: è “diventato” digitale, aprendo alle imprese un nuovo mondo di potenzialità applicative, anche in termini di intelligenza artificiale.

E così, quella che è considerata una delle invenzioni più importanti dell’ultimo secolo sta innescando un’altra rivoluzione globale.

50 anni di codice a barre: un “bip” lungo mezzo secolo

La storia del codice a barre è lunga ben mezzo secolo. Un viaggio nel corso dei decenni, che sintetizzato, scorre così:

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Cosimo Accoto

PASSATO – 50 anni fa, dalla collaborazione tra aziende e distributori, è nato il codice a barre GS1 (allora UPC), che ha rivoluzionato il modo di fare acquisti e largo consumo, garantendo che tutti i prodotti in vendita avessero un’identità digitale unica e globale.

Da allora, una semplice scansione del barcode GS1 alla cassa ha collegato un prodotto fisico alla sua identità digitale e alle informazioni da condividere nei punti vendita e lungo tutta la supply chain. In Italia è arrivato pochi anni dopo, nel 1978, grazie alla nascita di Indicod, l’associazione italiana (oggi GS1 Italy) impegnata nella diffusione degli standard EAN (GS1) adottati a livello mondiale, a cui aderiscono 60 imprese.

Nel 2004, viene approvato il GS1 Data Matrix, il primo codice a barre bidimensionale adottato da GS1, e viene lanciato il GS1 Global Data Synchronisation Network (GS1 GDSN®). Questa rete di dati di prodotto consente a qualsiasi azienda, ovunque, di condividere senza soluzione di continuità informazioni di prodotto di alta qualità. Indicod e ECR Italia si fondono: l’unione delle due Associazioni mira a valorizzare e potenziare le sinergie derivanti dalla identica missione, per una maggiore diffusione dei progetti e delle soluzioni.

PRESENTE – GS1 rimane in prima linea nell’innovazione, aiutando le supply chain globali a essere sempre più resilienti e trasparenti in tutti i settori e abilitando la trasformazione digitale delle imprese a favore di consumatori e pazienti. Gli standard globali e gli ID digitali univoci continuano ad adattarsi alla complessità per rispondere alle sfide e alle incertezze del mondo di oggi, dal retail all’healthcare.

Nel 2021, GS1 lavora con le imprese per la diffusione della lettura dei codici a barre bidimensionali (codici QR e GS1 DataMatrix) nei punti vendita di tutto il mondo entro la fine del 2027. Nel 2023, celebra 50° anniversario del codice a barre insieme alla sua famiglia di 116 organizzazioni locali. Oltre 1 miliardo di prodotti ora portano codici a barre GS1 che vengono scansionati miliardi di volte ogni giorno in tutto il mondo.

FUTURO – La “next generation” di codici a barre sviluppati da GS1 (barcode 2D standard GS1), che saranno adottati entro il 2027, apre nuove possibilità per le aziende, le persone e il pianeta e per migliorare fiducia, sicurezza e sostenibilità. Basterà una semplice scansione, fatta da un telefono cellulare o in un negozio, per vivere esperienze digitali e accedere a informazioni affidabili, innescando un nuovo cambiamento com’è avvenuto 50 anni fa con la nascita del codice a barre.

 

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Jacopo Perfetti

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Beatrice Elerdini

Giornalista, SEO Copywriter, Autrice tv e web e consulente di comunicazione

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