Big Data e IA: la soluzione di Hrcoffee
La human sustainability è una tematica, oggi, di vitale importanza per una azienda. Hrcoffee è una start up innovativa che gestisce il capitale umano basandosi su tecnologia, Big Data e IA
La sostenibilità è oggi al centro di ogni processo decisionale di un’impresa. Un nuovo paradigma di sviluppo del business che vede fondamentalmente due sfide prioritarie: da un lato attrarre i migliori talenti garantendo engagement, benessere, inclusione e valorizzazione, dall’altro elaborare una strategia che coniughi gli obiettivi economici con quelli ambientali e sociali.
La Human sustainability diviene dunque centrale per le direzioni HR. È proprio su questo terreno che si muove dal 2018, HrCoffee, startup innovativa, che ha sviluppato un nuovo modello di gestione del capitale umano, basato su tecnologia, Big Data e intelligenza artificiale.
Nata da un’intuizione e dallo studio di Maria Cesaria Giordano, imprenditrice e mamma fondatrice, con la collaborazione di Davide De Palma, Deputy Chief Technology Officer, il supporto di Dario Nuccetelli, programmatore e terzo socio, e la compartecipazione di Exprivia S.p.A., nel 2022, è stata la prima startup italiana ad aver adottato lo Statuto della Persona, un protocollo per la valorizzazione di tutti gli stakeholder. Oggi conta un team di dieci persone e si rivolge ad aziende e imprese dislocate su tutto il territorio nazionale.
Maria Cesaria Giordano, CEO di Hrcoffee, ha raccontato a Italia Economy, la People Strategy della startup.
Hrcoffee adotta strategie innovative per la gestione del personale. Può spiegarci nel dettaglio di cosa si tratta?
“Hrcoffee ha sviluppato un nuovo modello di gestione del personale che garantisce un apprendimento nell’organizzazione ‘non formale’, servendosi della tecnologia per coinvolgere, informare e favorire l’interazione tra i collaboratori, libere da gerarchie aziendali.
Opera seguendo un approccio bottom up, in grado di coniugare gli obiettivi dei singoli con quelli aziendali, attraverso l’analisi dei Big Data ed elaborati con algoritmi di intelligenza artificiale. Alla base di ciò c’è uno studio accurato e personalizzato per ogni realtà, perché l’obiettivo è migliorare l’organizzazione aziendale partendo dal bene più prezioso di ogni azienda: le Persone”.
Quali strumenti mette a disposizione delle aziende?
“Hrcoffee ha sviluppato una piattaforma web/app che ciascuna realtà aziendale può personalizzare partendo, dal nome, ai colori, fino ai vari widget che può attivare a seconda della strategia che in quel momento l’azienda intende perseguire. Una tecnologia flessibile che ha la capacità di seguire al meglio la crescita e lo sviluppo della community aziendale, rispettando i momenti storici che si stanno attraversando.
La piattaforma Hrcoffee, infatti, si basa su una strategia che parte dalle persone che vivono un’azienda, le pone in connessione e permette loro di comunicare, esprimere bisogni, soft skills ed esperienze. Ciò genera una serie di informazioni e report che le direzioni HR troveranno indispensabili per approfondire la conoscenza delle singole persone e per creare percorsi individuali di crescita professionale.
Nei mesi scorsi abbiamo lanciato inoltre Splash di People Analytics, un’innovativa soluzione che consente alle aziende di raccogliere, analizzare e interpretare dati relativi alle risorse umane per prendere decisioni strategiche informate. Grazie a Splash, le società possono identificare tendenze, individuare punti di forza e di debolezza, nonché prevedere potenziali problematiche o opportunità”.
A quali realtà si rivolge? E quali società si avvalgono già dei vostri servizi?
“Abbiamo clienti che fanno parte del settore Ict, Food, Farmaceutico, Facility e cooperative da un numero minimo di 50 dipendenti a più di 10.000 mila. Quello che conta è avere visione sulla gestione del capitale umano come investimento a breve e a lungo termine e piena consapevolezza della strategia che si intende adottare nei confronti delle persone che sono all’interno dell’azienda”.
Come è possibile coniugare il benessere del Capitale Umano con le esigenze di crescita di un’impresa?
“La gestione del capitale umano (HCM) e le performance aziendali sono strettamente correlate. Investire in politiche di HCM efficaci migliora la produttività, attira talenti, evita svantaggi derivanti da una gestione inadeguata della forza lavoro e favorisce l’adattabilità e la crescita aziendale. Le aziende misurano questa correlazione attraverso indicatori chiave di performance legati alle risorse umane e seguono best practice per ottenere il massimo impatto positivo.
La crescita di un’impresa avviene grazie alle persone, per questo è importante fare in modo che ci siano strategie mirate che consentano al management di sviluppare competenze di leadership distribuita in grado di trasferire responsabilità, autonomia e serenità ai dipendenti nello svolgimento delle attività, e creare protocolli per la valorizzazione di tutti per favorire benessere, produttività, coinvolgimento, crescita, inclusione e rispetto all’interno dell’ambiente di lavoro”.
Dal vostro osservatorio professionale, quali sono le ragioni che hanno portato alla diffusione del fenomeno del Quiet Quitting? E quali le strategie per gestirlo?
“Il Quiet Quitting non è un fenomeno nuovo, ma sicuramente la pandemia e i ricorrenti episodi di burnout hanno contribuito ad amplificarlo. Nella maggior parte dei casi, la mancanza di coinvolgimento e la scarsa motivazione sono da imputare non tanto ai dipendenti quanto più ai manager incapaci di stimolare a pieno le proprie risorse, di porle al centro e di far sì che si affezionino all’azienda.
La nostra tecnologia, come detto precedentemente, è personalizzabile a seconda delle esigenze specifiche della singola impresa e può aiutare a capire dove e come intervenire nella valorizzazione dei talenti e nel loro engagement, perché persone felici e coinvolte saranno sicuramente anche più produttive! Le nostre piattaforme, attraverso dati e report in tempo reale, consentono alle risorse umane e ai manager di approfondire la conoscenza della cultura interna e delle singole persone e di conseguenza, di definire percorsi di carriera e di crescita professionale personalizzati, capaci di motivare il singolo e di migliorare il sentiment generale”.
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