Brugola cresce nella sostenibilità con progetti CO2 e bambuseti
Brugola punta sulla sostenibilità con progetti pionieristici di compensazione e riduzione della CO2, tra cui un bambuseto unico in Lombardia
Dieci ettari di bambuseto di proprietà aziendale a Muggiò, il primo in Lombardia, e il completamento del sesto ettaro di foresta di bambù gigante in collaborazione con Forever Bambù.
Una riduzione delle emissioni assolute di CO2 equivalente del 18% nel 2023 rispetto al 2019, che sale a meno 24% se si considerano le attività di compensazione messe in atto a partire dal 2022. Sono questi i dati più esemplificativi che mostrano la sempre più crescente leadership di Brugola OEB – azienda italiana multinazionale, leader nella produzione di viti per il settore automotive nella gestione ambientale e nella sua incessante ricerca della sostenibilità.
Sono due gli obiettivi ambiziosi che l’azienda ha fissato per i prossimi anni, in tema di politiche green:
- entro il 2030: la riduzione delle emissioni di CO2 del 70% rispetto ai livelli del 2019 attraverso una combinazione di attività proattive e di compensazione delle emissioni residue;
- entro il 2035: il raggiungimento dello stato di Carbon Neutrality incorporando sia gli sforzi di riduzione delle emissioni che di compensazione.
Riduzione e compensazione sono, infatti, le due parole chiave che giocano il ruolo fondamentale nella scelta dei progetti pionieristici che l’azienda sostiene. In primo luogo, il rapporto consolidato con Forever Bambù – la società leader in Europa per la piantumazione di Bambù Gigante – per la creazione di nuove foreste di bambù gigante in Italia.
A partire dal 2022, Brugola è diventata Ambasciatore per la Sostenibilità del progetto di Forever Bambù, supportando ogni anno due ettari di coltivazione biologica e simbiotica nei bambuseti di Trezzo sull’Adda (MI), Torre Pallavicina (BG) e Ripa Persico (FE). Il progetto sta procedendo come previsto e si concluderà entro il 2024 con l’acquisto del sesto ed ultimo ettaro. L’iniziativa garantisce una mitigazione della carbon footprint certificata di 1.560 tonnellate di CO2 all’anno fino al 2044.
Proseguono, inoltre, le attività per la riduzione della carbon footprint attraverso l’ottimizzazione ed efficientamento del ciclo produttivo, messe in campo già dal 2019.
Parallelamente, sempre con l’appoggio di Forever Bambù, Brugola OEB si posiziona all’avanguardia nel carbon insetting, con l’avvio di una foresta di bambù su terreno di proprietà dell’azienda che rappresenta uno dei progetti più innovativi nella Regione Lombardia. Si tratta inoltre di un primato italiano in termini di estensione ed impatto ambientale, promosso direttamente da un’azienda con asset propri.
A ottobre 2024 è stata completata la piantumazione del bambuseto proprietario di 10 ettari sul terreno di Muggiò, città confinante con Lissone in cui Brugola ha la sede storica. Questa iniziativa aiuta a ridurre le polveri sottili e allo stesso tempo aumenta anche significativamente la concentrazione di ossigeno del 30%, grazie al metodo di gestione agro-forestale biologico e simbiotico esclusivo di Forever Bambù.
“L’iniziativa di Forever Bambù mi ha attratto fin da subito: il bambù ha una capacità di assorbimento di anidride carbonica 36 volte maggiore rispetto ad altre piantagioni e in aggiunta può essere utilizzato come materia prima in svariati settori” racconta Jody Brugola, Presidente di Brugola OEB. “Con i 6 ettari di ipercelle e 10 ettari del bambuseto di proprietà potremo compensare annualmente oltre 4000 tonnellate di CO2, muovendoci così verso il nostro obiettivo Carbon Neutrality entro il 2035. Il nostro impegno aziendale sui temi ambientali si rispecchia anche nella stesura del nostro primo bilancio di sostenibilità, che pubblicheremo nel 2025, un anno in anticipo rispetto agli obblighi di legge”.
“La crescita e il consolidamento di un rapporto è ciò che ci rende maggiormente felici” conclude Emanuele Rissone, Presidente e Fondatore di Forever Bambù. “Il percorso fatto insieme a Brugola è l’esempio migliore di quella circolarità virtuosa che perseguiamo da dieci anni: cambiare le cose è possibile e soprattutto è possibile farlo là dove operiamo e dove lasciamo la nostra impronta sull’ambiente, in modo tangibile e sinergico. E siamo davvero orgogliosi che Brugola OEB abbia scelto noi per farlo insieme”.
“Siamo entusiasti di ospitare un progetto come questo nel nostro comune” dichiara Michele Messina, Sindaco di Muggiò. “La creazione di un bambuseto non solo porterà benefici ambientali, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo alla biodiversità, ma rappresenta anche un’importante opportunità per la crescita sostenibile del territorio. Questo progetto testimonia la nostra volontà di investire in iniziative verdi e innovare nel rispetto dell’ambiente. Ringraziamo l’azienda per aver scelto il nostro paese per questo intervento, che siamo certi porterà valore e bellezza per le generazioni future.”
Note sul Bambù Gigante
Originariamente coltivato e commercializzato solo nei Paesi asiatici, dove viene utilizzato da millenni sia a scopo alimentare sia per la produzione di oggetti di ogni tipo, nel corso degli ultimi anni il bambù si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, acquistando un ruolo sempre più importante nell’economia globale. Nel 2021 il cosiddetto “oro verde”, ha raggiunto un valore di mercato complessivo di 57.6 miliardi di dollari e si prevede che entro il 2028 toccherà gli 82,90 miliardi di dollari.
A determinare il crescente successo di questa pianta sono in primo luogo le sue incredibili proprietà tecnico-fisiche quali resistenza, flessibilità e leggerezza (non a caso il bambù è largamente impiegato anche in ambito edilizio, dov’è conosciuto come “acciaio vegetale”) e la sua portentosa velocità di crescita.
In particolare, il bambù gigante Moso – la varietà coltivata da Forever Bambù – è in grado di raggiungere i 15-20 metri di altezza e i 15 cm di diametro e, una volta tagliato, ricresce spontaneamente in meno di 4, vivendo in media dagli 80 ai 120 anni.
I bambuseti contribuiscono a ridurre in maniera significativa l’inquinamento atmosferico. Infatti, il bambù è in grado di assorbire molta più anidride carbonica rispetto alle piante più comuni, purificando l’aria che si respira (con benefici per la salute e per la qualità della vita delle persone) e produce ampie quantità di ossigeno. In particolare, il disciplinare agro forestale biologico e simbiotico brevettato da Forever Bambù potenzia questa capacità di carbon sink della pianta, quantificata da studi indipendenti in 36 volte maggiore rispetto a un bosco misto italiano ceteris paribus. Infine, questo metodo di coltivazione migliora la vitalità del terreno, con conseguente aumento della biodiversità, maggiore qualità e incremento della produzione di biomassa.
Il bambù rappresenta quindi un’alternativa sostenibile a materiali come il legno, la plastica, la carta e persino il calcestruzzo e costituisce una valida soluzione a problemi ambientali come la deforestazione e l’accumulo di rifiuti plastici. Tra i prodotti più interessanti che si possono ottenere dal bambù c’è sicuramente la bioplastica: una plastica naturale e biodegradabile che si ottiene attraverso una pasta di bambù con la quale è possibile sostituire la plastica comune, così dannosa per i nostri mari e oceani. Con il bambù, insomma, si può fare davvero di tutto: anche salvare l’ambiente dall’invasione della plastica!
Brugola OEB Industriale SpA nasce nel 1926 dall’esperienza del suo fondatore Egidio Brugola, colui che nel 1945 brevetta la Vite Cava Esagonale. Con la seconda generazione l’azienda si afferma come specializzata nella produzione di viti critiche nel settore Automotive guadagnandosi il titolo di leader mondiale per la produzione di viti a testa esagonale. L’attuale presidente Jody Brugola consolida il fatturato portandolo ad oltre 178 milioni di Euro, e realizza uno stabilimento in USA inaugurato nel 2015. Attualmente l’azienda produce oltre 800 tipi differenti di viti, vanta più di 500 dipendenti tra Italia e USA ed è presente in oltre 200 stabilimenti produttivi di auto in tutto il mondo.
Forever Bambù Forever Bambù è dal 2014 la prima iniziativa 100% made in Italy che recupera terreni abbandonati, li lavora e li piantuma con un esclusivo protocollo agroforestale biologico e simbiotico per trasformarli in foreste di bambù gigante.
Unica azienda del settore ad aver certificato le proprie foreste per l’assorbimento di CO2 cedibile ad imprese terze inquinanti, ha quindi sviluppato su questa specificità un modello di economia circolare basato sulla compensazione della CO2 certificata e poi sull’utilizzo della biomassa per la bioedilizia e per la produzione di bioplastica. A questi servizi ne sono stati integrati altri complementari alla redazione del bilancio di sostenibilità e al rispetto dei parametri ESG nei suoi molteplici aspetti. Forever Bambù è diventata dal 2021 Società Benefit, riunendo 29 società agricole di cui 7 start up innovative per 250 ettari, piantumati con 198.000 piante, con la partecipazione di oltre 1650 soci provenienti da tutta Europa.
Nel 2022 Forbes ha incluso Forever Bambù tra i campioni della sostenibilità nel suo numero monografico di dicembre. Dopo anni di campagne di crowdfunding di successo e oltre 32 milioni di euro di capitale sociale versato, Forever Bambù ha oggi intenzione di intraprendere la strada per la quotazione in Borsa, la prima società di creazione e gestione di foreste a scopo industriale a valutare questa strategia di crescita. Per saperne di più.
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