ByTek- Intelligenza artificiale: la partita dei prossimi anni
INTERVISTA A
Paolo Dello Vicario, CEO & Founder della MarTech company ByTek
CEO & Founder della MarTech company ByTek, partner del gruppo Datrix ed esperto di Performance Marketing & AI, si occupa di Digital Marketing e Search Marketing dal 2008. Alla fine del 2014 ha fondato ByTek, società di inbound marketing con approccio ingegneristico che sviluppa attività di digital marketing e search marketing data driven
Quali sono i processi di innovazione all’interno dell’azienda?
La nostra scelta è stata quella di concentrarci su tutti quei sistemi che possono andare a prescrivere o attuare azioni direttamente all’interno del performance marketing, quindi tutte quelle attività orientate a muovere l’obiettivo di business finale di un’azienda e in particolare tutto quello che è il mondo dell’e-commerce e della lead generation. L’Intelligenza Artificiale ha iniziato lentamente a entrare nelle nostre vite e quasi senza accorgercene la utilizziamo quotidianamente: cyber security, smart home, smart city, performance marketing, sono solo alcuni degli ambiti in cui l’AI sta modificando il nostro stile di vita.
La sostenibilità ambientale, economica e sociale: come viene affrontata all’interno della vostra azienda?
Il tema della Csr è orientato verso le aziende con cui lavoriamo. Sicuramente è importante fare due cose: ottimizzare tramite i dati e razionalizzare gli investimenti. Utilizzare i dati digitali per cogliere le opportunità nascoste, essere partner per intercettare occasioni inesplorate. Un’ applicazione positiva dell’AI alle aziende è il supporto per l’ottimizzazione e la sostenibilità dei processi produttivi o della logistica, quindi con risvolti migliorativi in ottica di consumi e di impatto ambientale.
Quali azioni si possono attuare per stimolare i giovani a intraprendere gli studi delle materie STEM?
Noi lavoriamo sulla capacità di attrarre talenti del territorio; il freno principale per l’Italia è la mancanza di cultura digitale, considerando che entro il 2026 serviranno 2,1 milioni di lavoratori con competenze digitali avanzate e a oggi mancano 1,25 milioni di lavoratori con le minime basi digitali. Noi collaboriamo con atenei ed enti di formazione, attraverso master dedicati sia a chi vuole collaborare con noi sia ai nostri dipendenti. Il 10% del tempo dei nostri dipendenti è infatti dedicato alla formazione, indispensabile per l’innovazione all’interno della company. Per questo, è necessario creare percorsi interdisciplinari non obbligatoriamente verticali, ma indirizzati verso una democratizzazione digitale. Oggi si richiedono grandi competenze tecniche ma c’è e ci sarà sempre più domanda di persone che sappiano essere interpreti in un contesto che ha una complessità non banale.
Quali sono i punti d’incontro o piuttosto quelli che allontanano l’impresa privata dall’amministrazione pubblica?
Noi non lavoriamo direttamente con l’amministrazione pubblica, ma credo che essa sia volano fondamentale. Oggi sul tavolo abbiamo visto tante misure per le agevolazioni dirette alla ricerca e allo sviluppo. Da anni abbiamo iniziato a lavorare in full remote e smart working. Bisogna capire quale sia oggi il ruolo che l’Europa vuole giocare sul tavolo dell’Intelligenza Artificiale, dove Cina e USA sono vincenti. Questo significa investire di più nell’innovazione tecnologica e non relegare il problema su tavoli ancillari, perché questa sarà la partita dei prossimi anni.
Per approfondimenti: ByTek