Città Aumentate 2023: il futuro dell’urbanizzazione tra sostenibilità e innovazione
Sullo sfondo suggestivo della Fonderia Napoleonica di Milano, sede di Cofoundry, nel cuore del quartiere Isola, è andata in scena, nella serata di giovedì 23, la terza edizione di Città Aumentate
Tanti gli ospiti illustri, che hanno portato sul palco riflessioni e progetti all’avanguardia di rigenerazione urbana e valorizzazione di luoghi e spazi di lavoro. Progettazioni orientate al futuro, che si fondano su due pilastri fondamentali: sostenibilità e innovazione, un binomio che si intreccia inevitabilmente con l’intelligenza artificiale, una delle tecnologie più in rapida crescita, le cui potenzialità aprono enormi opportunità anche nell’ambito riqualificazione del territorio.
A condurre il viaggio nell’urbanizzazione del futuro, Erica Turchetti, ceo di Cofoundry: «Per la terza volta, è per me un onore ospitare Città Aumentate, qui in Cofoundry, un luogo vivo e innovativo, che nasce sulle fondamenta di spazi storici, per evolversi continuamente, grazie anche al supporto di aziende piccole e grandi, orgogliose di partecipare attivamente alla crescita di questo progetto».
L’evento si è aperto con un suggestivo itinerario esperienziale, olfattivo-visivo-acustico, ideato e organizzato da Beplano: una sorta di percorso immersivo, articolato in tre “torri” – Roma, Genova, e Milano – dove si inseriscono elementi, immagini, video e gli spazi di lavoro di Cofoundry, in cui si fondono tradizione e innovazione. Beplano, fondato da Angela Laurino e Cesare Grasseni, progetta luoghi fisici e digitali per le aziende che desiderano creare un posizionamento unico e distintivo sul mercato, occupandosi di design, branding, storytelling e digital experience.
A seguire, il dibattito sulla riprogettazione degli spazi urbani, la valorizzazione e l’interconnessione del territorio, ha preso forma e sostanza con: Angela Laurino e Cesare Grasseni, founder di Beplano; Carlo Alberto Carissimi, Chief Operating Officer di Sfre; Valentina Zanoni, Creative Director Architecture di Stantec; Stefano Galasso di Alpha AI & Founder 2Waycom; Carlotta Penati, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Milano e Provincia; Fabrizio Capaccioli, AD Asacert.
Il progetto di riqualificazione dell’ex macello di Milano
Un concreto esempio di riqualificazione urbana è il progetto dell’area ex macello di Milano, che vede coinvolta Stantec, società leader mondiale nella consulenza e progettazione ingegneristica e architettonica: si tratta di una grande opera di valorizzazione e “riconnessione” di un’area urbana, da lungo tempo dismessa, dove verrà realizzato uno dei più importanti interventi di social housing in Italia.
A illustrare il progetto, Valentina Zanoni, Creative Director Architecture di Stantec: «Il piano riguarda uno spazio di 15 ettari, che si collocano nell’area est di Milano, nel pieno tessuto urbano, per questo estremamente strategico. Le strutture ancora presenti all’interno, esempi di archeologia industriale, verranno valorizzate e continueranno a essere protagoniste insieme agli edifici di nuova edificazione. Un interessante esempio di riconversione è quello della stalla, che diventerà un asilo nido.
Uno dei principi fondamentali del progetto è quello di ricucire l’area al tessuto urbano di Milano, attraverso in primis la distruzione del recinto che la connotava come insediamento industriale dei primi del ‘900. Creare un nuovo tessuto poroso che crei nuove connessioni urbane con il contesto circostante, anche attraverso un tessuto connettivo verde, ovvero un parco, che costituisce il vero cuore dell’intervento. L’area sarà completamente car free e sarà uno dei primi insediamenti zero carbon di Milano».
L’intelligenza artificiale: un volano per la rigenerazione urbana
Progettare, valorizzare elementi architettonici del passato, creare nuove aree urbane, sono tutte attività che si evolvono e vedono sempre più il supporto dell’intelligenza artificiale.
«C’è stata un’importante accelerazione, soprattutto nel 2023, nell’ambito dell’intelligenza artificiale e del Real Estate, in particolare dell’IA assistiva, a supporto dell’analisi dei progetti e della fase reportistica. Su tutte, è però l’IA generativa ad aver fatto un enorme salto in avanti: utilizzata a supporto della progettazione, permette di recuperare dal proprio patrimonio storico per generare nuovi progetti e nuove realtà», afferma Stefano Galasso di Alpha AI.
«L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, e in particolare nel Real Estate, viene vista, a mio avviso, ancora con eccessiva diffidenza, con scenari disumanizzati, poco realistici. In realtà l’AI può offrire grandi contributi alle attività lavorative quotidiane: dalla riduzione dei tempi, all’aumento dell’efficienza e dell’accuratezza, dalla riduzione delle attività ripetitive alla limitazione degli errori. Va necessariamente intesa per quello che realmente è: un prezioso supporto per il lavoro dell’ingegnere. Sfre crede infatti nell’assoluto valore dell’essere umano, che deve rimanere al centro delle decisioni principali», sottolinea Carlo Alberto Carissimi, Chief Operating Officer di Sfre.
«Nello scenario urbanistico che va via via delineandosi, il ruolo dell’ingegnere è sempre più fondamentale – afferma Carlotta Penati, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Milano e Provincia – poiché ci troviamo dinanzi a problematiche variegate, a complessità aumentata e interdisciplinari. L’intelligenza artificiale acquisisce un’importanza strategica in termini di supporto al lavoro dell’ingegnere. Ė importante, tuttavia, non prescindere da un elemento cruciale: l’uomo deve continuare a stare al centro e le macchine devono essere dotate di principi etici, altrimenti abbiamo perso. Per disegnare il futuro dobbiamo passare attraverso l’analisi dei dati. Ragioniamo nel presente, con la consapevolezza del passato, per costruire un nuovo mondo sostenibile».
«A proposito di sostenibilità, sono orgoglioso di vedere come la città di Milano risponde prontamente alle nuove esigenze del Pianeta e diventa traino, un modello per tutte le altre città italiane. Ė infatti la prima metropoli in Italia per numero di edifici certificati con protocolli di sostenibilità, nonché la seconda in Europa. Il Made in Italy non esiste soltanto nella filiera agroalimentare, ma anche nell’ambito della progettazione, realizzazione e visione di edifici e quartieri che ci devono sempre più contraddistinguere», afferma Fabrizio Capaccioli, AD Asacert e Presidente Green Building Council Italia.
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