Comfort al centro della filosofia Geox
L’applicazione dell’innovazione tecnologica al prodotto è la chiave per il successo, secondo Mario Moretti Polegato, presidente del Gruppo Geox S.p.A., società leader nel settore delle calzature a livello globale
Intervista a Mario Moretti Polegato, presidente del Gruppo Geox S.p.A.
Geox è il numero uno in Italia e il secondo nel mondo per quanto riguarda i prodotti commercializzati nel settore delle calzature casual lifestyle. Il fatturato per il 2021 è stato di 608,9 milioni di euro. Il 90% proviene dalle scarpe, il 10% dai vestiti. Il 70% del fatturato è venuto, invece, dall’export: gran parte del quale, il 44%, dall’Europa, specialmente dal mercato tedesco e francese. Geox detiene 55 brevetti, la maggior parte dei quali per scarpe in gomma, di pelle, sportive e anfibie, che permettono alla scarpa di respirare attraverso micro-fori e che impediscono il passaggio dell’acqua tramite l’ausilio di una membrana. Il fondatore Mario Moretti Polegato è all’831° posto nella lista degli uomini più ricchi del mondo con 1,8 miliardi di dollari, secondo Forbes.
Cosa significa per Geox innovazione?
«La storia di Geox (sito web) è una storia di innovazione. Innovazione nel prodotto, con investimenti importanti, circa il 2% del fatturato annuo, in ricerca e sviluppo. L’innovazione da noi riguarda anche tutte le altre funzioni aziendali come: la produzione, dove innoviamo costantemente nell’efficientamento dei processi e nel renderli sempre più sostenibili; e l’organizzazione e la formazione dell’insieme dei nostri collaboratori, dove investiamo nella digitalizzazione, nella comunicazione e nella rete commerciale con investimenti nella distribuzione omnichannel. Quando si parla d’innovazione nella moda si pensa all’evoluzione del design, ma noi abbiamo creduto sin dall’inizio all’innovazione tecnologica applicata al prodotto dallo stile italiano, rendendolo unico grazie alle sue caratteristiche traspiranti che ci permettono di essere da anni un leader di mercato a livello globale».
Qual è la migliore innovazione di Geox nel 2022?
«Il comfort, valore centrale nella filosofia Geox, trova la sua massima applicazione nella nuova declinazione di uno dei modelli di punta del nostro brand: ha un carattere nettamente dinamico e si chiama Spherica Actif. La sua suola impermeabile e traspirante offre un cushioning e un effetto rimbalzo potenziati, mentre la tomaia in maglia di tessuto tecnico e inserti in pelle veste linee nitide. Si tratta di una calzatura altamente innovativa che unisce le nostre tecnologie termoregolatrici brevettate a nuove soluzioni destinate a innalzare il comfort e portarlo a livelli mai raggiunti prima, il tutto realizzato con processi produttivi e materiali sempre più sostenibili».
Quanto la clientela desidera l’innovazione e come vede il futuro del settore?
«L’innovazione è diventata parte integrante e costante nelle scelte che fanno i consumatori. Fino a qualche anno fa, era vero prevalentemente per prodotti tecnologici come gli smartphone, ma oggi la richiesta di innovazione riguarda tutti i tipi di prodotti e di servizi.
Quindi, questo vale anche per la moda, dove siamo stati precursori, inserendo per primi tecnologia nella calzatura casual sin dagli anni ’90 e, a seguire, nell’abbigliamento. Nonostante un contesto macroeconomico e geopolitico particolarmente complesso, sono ottimista sul futuro del nostro settore. Stiamo parlando di un settore che ha un potenziale di crescita molto importante e chi sarà in grado di proporre prodotti e servizi innovativi ai consumatori avrà successo nei mercati dei cinque continenti».
Quali sono le impressioni che ha ricavate al World Economic Forum 2023 a Davos?
«Davos 2023 è iniziato all’insegna del pessimismo e si è chiuso con un sentimento di cauto ottimismo. I partecipanti lo chiamano the Davos effect. Il Forum annuale rappresenta un’occasione unica d’incontro tra i leader globali dell’economia e della politica, durante il quale ci si confronta non solo sulla visione di problemi che ci collettivi, come l’impatto della guerra in Ucraina, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e, oggi, anche tra l’Unione Europea e gli stati Uniti dopo l’adozione dell’inflation reduction act, ma anche sulle soluzioni a questi problemi. Il clima rimane incerto, ma ho percepito segnali positivi e, una volta ancora, una straordinaria capacità di adattamento e di resilienza del sistema. Un livello d’inflazione intorno ai 4% e tassi intorno ai 5% non sembrano più intaccare, per ora, la fiducia necessaria alla ripartenza degli investimenti e quindi dell’economia».
John Maynard Keynes affermava che “investire con successo significa anticipare le anticipazioni degli altri”. Cosa ne pensa?
«Concordo. Ci sono tre tipi di imprenditori, quelli che non vedono e sono destinati a perdere, quelli che vedono e che sono destinati a sopravvivere e quelli che prevedono, che sono quelli che vincono la partita».
Lombardia Economy – Storie di Copertina