Ecosistemi: caso Bergamo e Brescia
L’esperienza di sviluppo sostenibile degli ecosistemi di Bergamo e Brescia presentata all’Europa
Promuovere le eccellenze di ricerca e innovazione di Regione Lombardia in Europa e la sua capacità di concepire modelli di sviluppo sostenibili e basati sulle diverse specificità territoriali per indirizzare le grandi sfide economiche, ambientali e sociali.
Questo l’obiettivo dell’evento “Research and innovation for sustainable growth: the case of Bergamo and Brescia ecosystems”, organizzato congiuntamente da Università degli studi di Bergamo, Università degli Studi di Brescia e Regione Lombardia che si è tenuto ieri, mercoledì 31 gennaio, presso la sede della “Casa della Lombardia” a Bruxelles, e online in videoconferenza.
Muovendo dalle strategie di ricerca dei due Atenei, che operano in territori unici in Europa in quanto caratterizzati da una forte vocazione industriale e turistica, ricchi di beni culturali, paesaggistici e ambientali, con la presenza di aree urbane e rurali nonché montane, l’evento ha anche perseguito l’obiettivo di condividere le competenze e le capacità di ricerca e innovazione delle Università di Bergamo e Brescia all’interno della comunità lombarda stessa, in modo da potenziare la collaborazione regionale per il disegno di iniziative ad alto impatto congiuntamente a università, enti di ricerca, imprese ed enti pubblici di altri ecosistemi di innovazione europei.
Hanno partecipato all’evento rappresentanti della Commissione Europea e di network e Associazioni internazionali, quali ERRIN, Unilion, EUA e Vanguard, che hanno offerto spunti di riflessione su sfide, vantaggi e opportunità della cooperazione internazionale basata sulla specializzazione intelligente e sulle specificità territoriali alla luce dell’evoluzione delle politiche di ricerca e innovazione europee.
In rappresentanza dell’Università degli studi di Bergamo, sono intervenuti i proff. Maria Francesca Sicilia, Giacomo Copani, Federica Burini e Fabiana Pirola.
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