Etica più energia uguale sostenibilità
L’assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Lecco e Sondrio ha discusso di IA, etica, sostenibilità e nuove tecnologie, evidenziando rischi e opportunità
L’etica e l’energia per una maggiore sostenibilità. E poi tanta tecnologia (declinata nel nuovo mantra dell’intelligenza artificiale), anche se la Silicon Valley è ancora molto lontana. Sono alcuni dei temi emersi nel corso dell’assemblea annuale del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Lecco e Sondrio, che hanno organizzato l’evento a Varenna assieme ai Giovani Imprenditori di Confindustria Como.
Di intelligenza artificiale i giovani imprenditori avevano già parlato nell’appuntamento del 2023. Ed erano stati sottolineati sia i rischi che le opportunità.
«Per ciò che riguarda i rischi – dice il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Lecco e Sondrio, Alessandro Goretti – ne evidenzierei almeno tre: il classismo tecnologico, al quale far fronte con un maggior coordinamento; un eccesso di fiducia in questo tipo di soluzioni, che presentano strumenti che essendo comodi rischiano di essere abusati; le ricadute su alcune figure professionali, con la necessità di un upgrade delle skill, anche tenendo conto che unendo l’IA ad altre tecnologie (meccanica, robotica, computer vision) si genereranno nuovi posti di lavoro per nuove competenze».
Quindi il rischio di non gestire correttamente la transizione esiste, ma – come abbiamo visto – esistono anche opportunità da cogliere. «Velocità di adattamento e coordinamento – spiega Goretti – aiuteranno a contenere eventuali disparità. E poi è fondamentale recuperare un ruolo di “creatori” in questo sistema, anziché esserne solo utenti.
È quello che stanno facendo da tempo Stati Uniti e Cina, mentre l’Europa credo potrebbe meglio sfruttare i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie. Ma anche il singolo imprenditore può fare tanto: aumentare l’alfabetizzazione digitale dei propri dipendenti, incrementare la consapevolezza dell’utilità di una digitalizzazione, favorire l’azione del collaboratore all’interno di un sistema informatico. Il tutto utilizzando però ritmi sostenibili per un lavoratore».
L’IA ha aperto nel 2023 una serie di riflessioni che hanno coinvolto anche i temi dell’etica e dell’energia, che sono stati messi al centro della discussione dell’assemblea 2024.
«La scelta del tema EnergEtica – dice Goretti – prende le mosse da un collegamento con la scorsa edizione dell’appuntamento di Varenna, dove si è parlato di intelligenza artificiale, allargando lo sguardo per arrivare ad abbracciare scenari più ampi. Nell’ultima assemblea abbiamo affrontato un tema sotteso a ogni ragionamento riguardante l’IA: la questione etica.
Tutte le tecnologie impongono, evidentemente, un richiamo all’etica, così come tutti gli ambiti all’interno dei quali si muovono le imprese. Per questa edizione dell’appuntamento abbiamo quindi voluto intrecciare la parola etica al vocabolo energia, pensandola non solo come forza motrice o semplice voce di un costo per l’azienda, ma in modo esteso, spingendoci fino a intenderla come l’insieme delle capacità e potenzialità umane.
Ma anche come vera e propria opportunità: grazie all’IA, infatti, sono stati scoperti materiali che riducono il fabbisogno di litio per realizzare batterie a minore impatto ecologico. Uno strumento può sempre essere utilizzato più o meno bene: per questo torno a sottolineare l’importanza di un’adeguata formazione che porti a una maggiore consapevolezza verso i fini più nobili».
E l’Italia è pronta per questo? A che punto è il suo grado di “preparazione” sul fronte delle nuove tecnologie? «Il quadro è molto variegato e la mia è l’opinione di un nativo digitale circondato da giovani imprenditori – risponde Goretti –. L’interesse è forte, così come la voglia di fare, si agisce, ma la sensazione che si possa fare di più è diffusa.
In un recente convegno al quale una nostra delegazione del GGI ha partecipato in Germania è emerso che la Lombardia è su un piano avanzato. Però l’Europa, torno a dirlo, si è posta troppe volte come spettatrice sotto questo aspetto, pensando ai regolamenti piuttosto che a incoraggiare lo sviluppo della tecnologia».
La Silicon Valley è ancora lontana, ma le potenzialità ci sono.
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