GOWelfare, il primo welfare aziendale di prossimità
Il Welfare aziendale di prossimità salverà i piccoli esercenti, grazie all’app GOWelfare
Si parla sempre più spesso di “Retail Apocalypse” in riferimento al rischio globale di chiusura di massa dei piccoli negozi fisici. Secondo le analisi condotte da Wall Street, entro la fine del 2027 cesseranno l’attività circa 50.000 negozi negli Stati Uniti. Le previsioni non risparmiano l’Italia. Tantosvago Società Benefit, tra le principali aziende italiane nella fornitura di servizi ai welfare providers, ha studiato una soluzione semplice, concreta e potenzialmente dal valore rivoluzionario, che mira a dare un’importante spinta alle economie locali.
È l’app GOWelfare, il primo sistema di welfare aziendale di prossimità, che consente ai dipendenti di spendere i propri crediti welfare non più solo sulle piattaforme e-commerce dei grandi colossi internazionali, ma anche direttamente nelle attività commerciali vicino a casa, quindi negozi di abbigliamento, edicole, parrucchieri, e ancora bar ristoranti.
Un sistema innovativo che va a colmare quel gap, fatto di burocrazia e difficoltà gestionali, che sinora ha impedito alle piccole realtà commerciali di entrare nel circuito del welfare aziendale.
Ne abbiamo parlato con Matteo Romano, Ceo di Tantosvago.
Innanzitutto quando nasce Tantosvago e qual è il suo core business? A chi si rivolge principalmente?
“Tantosvago (sito web) nasce nel 2014, a Milano, da una idea mia e di Luca Rossi, un amico e compagno di lavoro di lunga data, come progetto web dedicato all’offerta di attività esperienziali. Nel 2016, a seguito delle condizioni create dalla legge di Stabilità (che espande il sistema dell’erogazione dei servizi di welfare anche alle finalità ricreative e alla conciliazione vita–lavoro), Tantosvago apre le vendite anche al mercato del Welfare Aziendale, proponendo l’integrazione del proprio portale con oltre 10.000 attività esperienziali, all’interno dei siti delle maggiori Welfare Provider per acquisti per la prima volta ‘one- click’. Oggi, grazie a questa soluzione estesa ormai a oltre 60 piattaforme, qualsiasi esercente che fa parte del nostro circuito ha facile accesso al mercato del Welfare Aziendale, indipendentemente dalle sue dimensioni”.
Tra i progetti firmati Tantosvago c’è GOWelfare, il primo sistema di welfare aziendale di prossimità. Quali vantaggi offre da un lato ai piccoli esercenti e dall’altro ai dipendenti che godono dei crediti welfare?
“GOWelfare vuole mettere in relazione imprese, lavoratori e player del territorio, rivoluzionando il mercato del welfare aziendale, permettendo agli esercenti locali di entrare a far parte di un mercato nuovo e molto più grande. Grazie alla sua implementazione nel tessuto produttivo del territorio, rende possibile l’integrazione di politiche di welfare aziendale che favoriscono la crescita delle imprese e il benessere della comunità locale. Dal lato dei dipendenti, attraverso l’app, costoro possono spendere i crediti welfare dove e quando vogliono, senza dover pianificare gli acquisti in anticipo. Lavoriamo duramente per la creazione del network di GOWelfare, ma la vera potenzialità è rappresentata dalla possibilità per ogni dipendente di convenzionare in maniera semplice i propri esercenti commerciali di fiducia e utilizzare fin da subito il welfare aziendale per l’acquisto di beni e servizi. Al momento, GOWelfare è l’unico sistema di gestione dei fringe benefits che rispetta i dettami della normativa, senza compromessi. L’investimento necessario per lo sviluppo è stato decisamente alto, ma siamo orgogliosi del risultato”.
Cosa ha impedito sinora alle piccole realtà commerciali di entrare nel circuito dei crediti welfare?
“Diversi fattori hanno reso difficile l’ingresso in questo mercato. Primo tra tutti la mancanza di conoscenza dello stesso mercato, che è di fatto in continua evoluzione ed espansione. Nonostante il Welfare aziendale esista da molti anni, molto spesso le piccole realtà locali non hanno l’opportunità di dialogare con i grandi attori del mercato, né hanno la tecnologia necessaria, pur comprendendone la potenzialità. Un ostacolo è sicuramente la burocrazia e la difficoltà di gestire diverse modalità operative e contrattuali delle welfare provider. Nel mercato operano oggi oltre 60 operatori di welfare ed è impensabile, per una realtà locale, l’idea di riuscire a convenzionarsi con tutte. Con GOWelfare le attività locali hanno un unico interlocutore, competente in materia e pronto a fornire supporto, che si fa carico di gestire tutta la parte burocratica e la loro relativa affiliazione. Un unico fornitore di servizi in una unica modalità, lasciando la complessità fuori dalla porta”.
Quali sono i risvolti in termini economici di inserire anche le piccole realtà in questo circuito?
“Si stima che ci siano 5 milioni di dipendenti che possono gestire un credito Welfare in Italia. Se pensiamo che ognuno può disporre di circa 258 euro, anche se per alcune categorie il limite è stato portato a 3.000 euro per quest’anno, non è difficile capire che l’indotto economico per le realtà locali è sicuramente importante. Si tratterebbe di ricadute di decine di milioni di euro a livello regionale che rimarrebbero all’interno di un sistema nato proprio per sostenere l’economia locale, anziché farli volare via verso siti di e-commerce con sedi estere, come avviene oggi con le gift card”.
Quali sono attualmente i numeri degli esercenti che hanno aderito a GOWelfare? Quali le categorie merceologiche più rappresentate?
“In questo momento stiamo viaggiando per tutta Italia per presentare e far conoscere la nostra app. Troviamo sempre molto entusiasmo sia da parte delle istituzioni, sia da parte delle realtà locali, quando presentiamo la nostra soluzione. Già oltre 10.000 esercizi commerciali hanno aderito a GOWelfare. Tra i settori maggiormente interessati troviamo la ristorazione, i centri benessere e il commercio al dettaglio”.
Quali sono gli aspetti di innovazione tecnologica che caratterizzano GOWelfare?
“Fino a oggi, per utilizzare i propri crediti welfare, i dipendenti erano legati all’utilizzo del portale aziendale e dei voucher cartacei. Con GOWelfare il dipendente, una volta convertito il credito dal proprio portale, può godere di beni e servizi, transando il controvalore direttamente dallo smartphone, posticipando la scelta del servizio all’interno del negozio scelto e semplificando quindi l’utilizzo dei benefit concessi dall’azienda”.
Esiste un plan di espansione per GOWelfare?
“Il nostro obiettivo è fare in modo che GOWelfare diventi lo standard aziendale per la distribuzione dei benefit, a prescindere dalla welfare provider di riferimento della azienda. Grazie all’accordo con Leganet e ALI – Autonomie Locali Italiane -, stiamo proponendo il vantaggio soprattutto ai comuni più importanti che finalmente dispongono di uno strumento che avvicina l’economia locale alle imprese del territorio più virtuose. Arriveremo presto a raggiungere, grazie al loro supporto, la diffusione massima consentita del nostro circuito privativo, non escludendo però alcune concessioni all’e-commerce italiano e alle catene di distribuzione”.
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