Grilli edibili una startup lombarda investe nell’alimentazione del futuro

Mangiare insetti sembra essere una chiave di volta per un’alimentazione più sostenibile. Al di là delle resistenze culturali, tipicamente occidentali, c’è già qualcuno che si sta attrezzando. Basta spostarsi alle porte di Milano, nella provincia di Como, per trovare Alia Insect Farm, una start up innovativa che alleva grilli italiani al 100 per cento, trasformandoli in una polvere super fine ad alto contenuto proteico, idonea per preparazioni alimentari sia dolci che salate.
L’avanguardia alimentare è dietro l’angolo e dopo l’ultima autorizzazione dell’Unione europea (dello scorso 3 gennaio) all’immissione sul mercato della polvere di grillo (nome scientifico, Acheta domesticus), il futuro sembra essere più vicino.
“Gli insetti edibili sono un contributo alla sostenibilità dei sistemi alimentari per il benessere dei consumatori e del pianeta”, ha dichiarato Carlotta Totaro Fila, founder di Alia Insect Farm, a Lombardia Economy.

La sua next generation farm di grilli troverà posto in un’ex stalla alle porte di Milano e sarà completamente ridisegnata sulle necessità dell’allevamento. “Ora serve che in Italia le istituzioni ci appoggino”.
Quando nasce Alia Insect Farm e perché la scelta di un business legato agli insetti edibili? Potete farci un breve excursus sull’evoluzione della vostra impresa?
“Alia Insect Farm nasce nel 2020, a seguito di un anno di studio del settore. Sino al 2022, la nostra impresa ha impiegato le sue risorse in attività di ricerca e sviluppo, per mettere a punto l’intero processo farm to fork. Inoltre, ha completato le analisi per poter notificare il proprio dossier alla commissione europea, seguendo l’iter regolatorio per la richiesta di autorizzazione alla vendita del nostro prodotto”.
Dopo il via libera della Ue molte altre aziende si stanno attrezzando per entrare in questo mercato. Come cambierà ora il vostro business?
“Al momento sono circa 20 le richieste di autorizzazione per insetti commestibili visionati sul sito della commissione europea. Esiste inoltre un’azienda italiana che già commercializza prodotti realizzati con la farina di camola prodotta in Francia. La svolta per il nostro modello di business arriverà con l’ottenimento dell’autorizzazione per la nostra polvere di grillo 100% italiano”.
Dal vostro osservatorio personale, come si evolverà nei prossimi 10 anni il mercato del food in generale, alla luce dell’emergenza climatica, e in particolare quello degli insetti edibili?
“A nostro avviso, sistemi alimentari più sostenibili saranno apprezzati dai consumatori europei e quindi anche italiani. Gli insetti edibili rappresentano una delle soluzioni per fare fronte a un’innovazione sostenibile nella filiera agroalimentare. Non riteniamo tuttavia, che essi siano un sostituto delle carni tradizionali, che continueranno ad avere il loro mercato, in particolar modo per i produttori che sceglieranno pratiche di allevamento sempre più sostenibili e in linea con i bisogni del consumatore moderno”.
Quanto incidono i fattori culturali sulle scelte alimentari del nostro Paese?
“Gli aspetti culturali e psicologici pesano moltissimo sulle scelte alimentari del nostro Paese e più in generale di tutti i consumatori occidentali. Una corretta informazione e comunicazione, diretta al consumatore, sui benefici degli insetti commestibili aiuterà a superare queste barriere. La prova del nove tuttavia, sarà legata alla sicurezza e all’origine del prodotto, nonché al sapore che questi alimenti avranno. Per questo ragione, le nostre attività di ricerca sono molto attente ai profili organolettici e al gusto finale del prodotto, che deve essere ottimo”.
Quali sono i vantaggi, in termini nutrizionali, del consumo di insetti?
“Insetti commestibili, tra cui anche il grillo domestico allevato da Alia Insect Farm, in forma disidratata e sotto forma di farina, contiene tra il 55 e il 60% di proteine. Sono presenti anche vitamine, soprattutto del gruppo B, minerali importanti per il nostro benessere e grassi prevalentemente insaturi”.
Quali invece i vantaggi per l’ambiente? Allevamenti di grilli vs allevamenti di bovini: quali le differenze in termini di CO2, utilizzo di acqua ed energia?
“È necessario distinguere tra allevamento e produzione alimentare. Se ci focalizziamo sull’allevamento, i dati che la letteratura scientifica riporta sulla sostenibilità dell’insetti rispetto agli altri animali vertebrati, si riferiscono principalmente alla quantità di mangime impiegato per la trasformazione in biomassa animale, alla quantità di acqua utilizzata nell’allevamento, nonché all’acqua necessaria per produrre il mangime destinato agli animali, e ai gas serra CO2 equivalenti prodotti durante il ciclo di vita dell’animale. Considerati tutti questi fattori, possiamo affermare che gli insetti commestibili sono più sostenibili di animali di grandi dimensioni allevati intensivamente”.
E’ vero che già ora, a nostra insaputa, mangiamo insetti?
“Sì, è vero. Noi occidentali consumiamo circa mezzo chilo di insetti pro capite all’anno, anche se in forma inconsapevole. Infatti, gli insetti si ritrovano in tutti i prodotti di origine vegetale trasformati industrialmente nella pasta, nelle farine, nella pizza, nella conserva, nel cioccolato, nel caffè e nei succhi di frutta. Attraverso il consumo di tali alimenti finiscono sulle nostre tavole anche gli insetti presenti nella materia vegetale d’origine con la quale vengono processati”.
Il futuro in tavola: cosa porteremo?
“Porteremo in tavola sicuramente i nostri alimenti tradizionali, in particolare i capisaldi della Dieta Mediterranea, che non devono di certo scomparire. Ma porteremo anche alimenti sostenibili, frutto dell’innovazione e della ricerca scientifica, sempre che essa sia al servizio della salute dei consumatori e del pianeta”.