• 26/01/2025

Harpaceas accelera il settore delle costruzioni

 Harpaceas accelera il settore delle costruzioni

Fabrizio Ferraris

Harpaceas affianca la filiera edile nella transizione digitale. Vediamolo insieme a Fabrizio Ferraris, Head of Marketing & Communication

Harpaceas nasce a Milano nel 1990. Ė una “start up vintage”, come lei stessa si definisce per via dell’attivo dinamismo che la contraddistingue, impegnata a supportare nella transizione digitale e nello sviluppo sostenibile la filiera edile, a cui attualmente viene attribuito circa il 40 per cento della quantità di CO2 rilasciata nell’aria.

Le strategie che propone mirano a promuovere un approccio avanzato nell’ambito della progettazione e gestione delle opere, mediante l’impiego di strumenti innovativi come software di modellazione BIM, la collaborazione e la gestione delle informazioni, inclusa la creazione di digital twin.

Grazie a partnership con alcuni tra i più importanti player del mercato, le soluzioni della società possono oggi contare su Internet of Things, blockchain, intelligenza artificiale e metaverso. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Ferraris, Head of Marketing & Communication Harpaceas.

Harpaceas contribuisce attivamente alla trasformazione e digitalizzazione dell’intera filiera delle costruzioni, con soluzioni IoT, blockchain, IA. Può raccontarci le soluzioni innovative che offre?

«Da oltre 30 anni Harpaceas è un attore chiave nella trasformazione digitale del settore delle costruzioni, infrastrutture ed energia e offre una serie di soluzioni all’avanguardia per supportare questo cambiamento.

Nonostante sia una realtà consolidata del mercato, la nostra azienda può essere definita come una “start up vintage”, proprio per il dinamismo che ci caratterizza per restare sempre al passo con i bisogni dei nostri clienti. Nel corso degli anni, oltre alla vendita e al supporto di software di modellazione BIM e per il calcolo strutturale e geotecnico, il nostro portfolio si è ampliato con servizi di consulenza strategica, formazione e System Integration.

Oggi Harpaceas può fornire soluzioni software e servizi a 360 gradi per tutta la filiera. L’ascolto attivo dei nostri clienti ha portato Harpaceas a stringere partnership con alcuni tra i più importanti player del mercato, introducendo metodologie e processi a supporto del livello tecnico e manageriale, con particolare attenzione ai temi della salute e della sicurezza in cantiere, della sostenibilità ambientale e dell’evoluzione tecnologica.

Grazie a queste partnership, Harpaceas può oggi proporre al mercato soluzioni basate su Internet of Things (IoT) e intelligenza artificiale (IA), per monitorare e gestire edifici e infrastrutture in tempo reale. Attraverso sensori intelligenti e dispositivi connessi, è possibile raccogliere dati su parametri come temperatura, umidità e consumo energetico.

 Questi dati vengono utilizzati per ottimizzare le operazioni di manutenzione, migliorare l’efficienza energetica, garantendo il comfort degli occupanti, e incrementare la sicurezza degli operatori. La tecnologia blockchain permette di ottenere trasparenza, integrità e tracciabilità delle transazioni e dei contratti. Ciò riduce i rischi di frode, controversie e ritardi nei pagamenti, migliorando la fiducia tra le parti coinvolte nei progetti edilizi».

L’innovazione e la sostenibilità nell’edilizia passano attraverso l’industrializzazione off-site. Harpaceas ne ha parlato in occasione del convegno “Costruiamo il futuro”, organizzato presso l’Auditorium Gaber di Regione Lombardia. Quali sono i principali vantaggi rispetto all’edilizia on-site? Quali le strategie proposte da Harpaceas?

«L’edilizia off-site, cioè il sistema tecnologico con il quale si effettua la costruzione in un luogo distinto (off-site) da quello in cui si trova il cantiere (on-site), rappresenta l’approccio più innovativo e rapido per rendere sostenibile il settore delle costruzioni.

L’industrializzazione dei processi edilizi, che implica la progettazione e la realizzazione di componenti dell’edificio in fabbrica per il loro assemblaggio diretto in cantiere, si configura come la migliore soluzione per ottimizzare le risorse e proteggere l’ambiente.

Questo perché riduce i tempi di cantiere, offre certezza sui costi e una maggiore sicurezza per il personale, garantisce prestazioni superiori, comporta bassi costi di smantellamento e riduce le emissioni di CO2.

L’edilizia in Italia, da tempo, affronta alcune problematiche croniche: la carenza di manodopera specializzata, la presenza di edifici antiquati e poco sostenibili che rendono difficile la loro ristrutturazione, tempi di realizzazione molto prolungati, con variazioni dei prezzi non sempre prevedibili.

L’edilizia “off-site” presenta una serie di vantaggi indiscutibili, consentendo una costruzione con minor inquinamento e sprechi. Oggi, a differenza degli anni Settanta o Ottanta, abbiamo sistemi costruttivi altamente tecnologici, efficienti e di alta qualità.

I progetti realizzati con il metodo off-site comprendono grattacieli ultramoderni, ospedali, scuole, residenze per studenti, ma anche il restauro di edifici storici. L’attenzione crescente all’ambiente, insieme alla digitalizzazione e alla diffusione del Building Information Modeling (BIM), sono fattori che favoriscono una maggior adozione dell’industrializzazione off-site.

Questo quadro è ulteriormente supportato dal Piano Casa 2025 del ministero delle Infrastrutture, che si concentra sulla razionalizzazione e semplificazione normativa, nonché sull’istituzione di modelli sperimentali. Le strategie proposte da Harpaceas per favorire il metodo off-site mirano a promuovere un approccio avanzato nell’ambito della progettazione e gestione delle opere, utilizzando strumenti innovativi come la modellazione BIM, la collaborazione e la gestione delle informazioni, inclusa la creazione di digital twin.

L’obiettivo è facilitare lo scambio e la gestione dei dati, per supportare la progettazione, la verifica della sostenibilità e il coinvolgimento degli stakeholder. Ad esempio, attraverso l’uso dei modelli BIM, è possibile verificare il progetto utilizzando tecnologie come Solibri, software per il controllo della conformità delle soluzioni progettuali rispetto alle norme e l’individuazione di eventuali anomalie.

Altri obiettivi ottenibili con l’utilizzo di Solibri includono la gestione della qualità e la verifica delle interferenze geometriche. One Click LCA è la soluzione Harpaceas per valutare la sostenibilità, tramite analisi del ciclo di vita (LCA), e l’impatto ambientale confrontando i materiali provenienti da diversi fornitori.

Infine, integrando le tecnologie BIM con quelle specifiche per il gaming, è possibile creare digital twin altamente realistici e interattivi, consentendo agli utenti di navigare all’interno delle opere con la possibilità di mettere a confronto le fasi pre e post progetto.

Questi modelli possono essere collegati a sensori IoT, per monitorare i dati in tempo reale e possono essere utilizzati per scopi di addestramento e simulazione, come l’evacuazione in caso di incendio o il controllo degli incendi».

Harpaceas, Nana Bianca e la Fondazione CR Firenze, hanno sottoscritto di recente, un aumento di capitale per la start up fiorentina Binoocle, attiva nell’ambito dell’intelligenza artificiale e specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative per il mercato delle costruzioni. Quali gli obiettivi di questa nuova “alleanza”?

«L’obiettivo principale di questa iniziativa, che ha portato Harpaceas e le aziende da lei citate ad acquisire complessivamente il 17 per cento del capitale sociale di Binoocle, è potenziare le soluzioni per il mercato delle costruzioni e ampliare l’attività verso altri importanti settori che coinvolgono l’interazione tra l’intervento umano e le macchine.

La sicurezza sul lavoro rimane una priorità fondamentale e le quattro aziende coinvolte si impegnano a garantire che l’adozione di tali tecnologie abbia un impatto positivo sulla protezione dei lavoratori e sull’efficienza dei cantieri.

La collaborazione tra Binoocle, Nana Bianca, Fondazione CR Firenze e Harpaceas promette di aprire nuove prospettive per il settore delle costruzioni, grazie all’implementazione di soluzioni avanzate che miglioreranno significativamente le condizioni lavorative e la qualità delle operazioni.

In questo contesto, l’IA ha il potenziale per rendere il mondo delle costruzioni più sicuro e sostenibile per il futuro: sviluppare modelli per monitorare le attività e rilevare comportamenti non sicuri, potrebbe rivelarsi un game changer e a beneficiarne sarebbe tutta la filiera di un settore che è tutt’oggi trainante nell’economia del Paese.

Questa collaborazione rappresenta un esempio tangibile di come l’innovazione e la responsabilità sociale possano convergere per il beneficio di tutti gli attori coinvolti, portando l’industria delle costruzioni verso un futuro più sicuro e tecnologicamente avanzato».

LOMBARDIA ECONOMY  - Harpaceas accelera il settore delle costruzioni

Harpaceas guarda anche all’innovazione nel comparto sanitario, uno di quei settori che nei prossimi anni subirà una profonda trasformazione. A suo avviso, quali sono i pilastri su cui dovrà fondarsi la Sanità 4.0? Quali le soluzioni messe in campo da Harpaceas?

«Nei prossimi anni il settore sanitario subirà una significativa trasformazione, si parla infatti di Sanità 4.0, che a mio avviso si appoggerà su diversi pilatri: digitalizzazione dei processi, intelligenza artificiale e analisi dei dati, telemedicina e IoT, interoperabilità dei sistemi.

In questo contesto, Harpaceas offre diverse soluzioni per la digitalizzazione della progettazione di strutture sanitarie, attraverso la realizzazione di modelli BIM, la gestione digitale dei dati di spazi e Furniture, Fictures and Equipment (FF&E). Ad esempio, dRofus è un software progettato per la pianificazione, la gestione dei dati e la collaborazione.

Ottimizza i flussi di lavoro coinvolgendo tutte le parti interessate, offrendo un supporto completo e consentendo l’accesso alle informazioni cruciali lungo l’intero processo di progettazione, costruzione e nel ciclo di vita dell’opera. È inoltre possibile mantenere aggiornati i database e il modello BIM in modalità bidirezionale.

Questo avviene sia in modo diretto tramite plug-in con i principali software di authoring BIM, sia utilizzando formati interoperabili come l’OpenBIM (IFC), il tutto nelle diverse fasi del processo progettuale».

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Beatrice Elerdini

Giornalista, SEO Copywriter, Autrice tv e web e consulente di comunicazione

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