Il futuro per chi cerca lavoro nel 2024
Mercato lavoro attivo, Jobseeker analizza i dati delle ricerche su Google Trends: tendenze 2023 e prospettive 2024 per chi cerca lavoro
Nel vivace mercato del lavoro non mancano persone interessate a cambiare impiego, fare carriera o crescere professionalmente. Per capire quali siano le prospettive per chi cerca di lavoro nel 2024, Jobseeker, sito specializzato in ricerca lavoro, ha analizzato i dati delle ricerche effettuate su Google Trends. Di qui si ha avuto modo di scoprire quali tendenze riguardanti il mondo del lavoro abbiano guadagnato più terreno nel 2023 e quali siano le proiezioni per il 2024.
Il panorama lavorativo ha subito una serie di trasformazioni negli ultimi anni – dal consolidamento e accettazione dello smart working, alla nascita di concetti come “quiet quitting” – e il 2023 non è stato diverso, con tendenze e sviluppi significativi che andiamo ora a approfondire.
I trend 2023 per il mercato del lavoro
Nella sua indagine Jobseeker è partito analizzando i trend delle ricerche effettuate di Google, in particolare rilevando i termini chiave legati al tema delle assunzioni e mercato del lavoro tra gennaio e dicembre 2023.
La ricerca che nel 2023 ha registrato un maggior incremento rispetto all’anno precedente è quella riguardante i lavori basati sull’intelligenza artificiale, +67.11%. In un primo momento il mondo dell’intelligenza artificiale ha suscitato molti timori in un’ottica occupazionale, per le sue potenzialità che parevano andare a sostituire il lavoro dell’uomo. Pensiamo a mestieri come il giornalista o il copy writer, da un certo punto di vista ‘rimpiazzabili’ dall’IA.
Ma a poco a poco si sta accettando il fatto che l’intelligenza artificiale possa servire all’uomo, anche nel trovare lavoro: sia attraverso l’apertura di nuove carriere legate a questo settore, sia con il miglioramento delle proprie competenze imparando a sfruttare la tecnologia stessa. Se l’intelligenza artificiale generativa è stato uno degli argomenti più discussi dell’anno (è stata persino dichiarata la parola dell’anno dal Collins Dictionary), non c’è da sorprendersi del suo impatto sul panorama occupazionale nel 2023, con un’impennata delle ricerche per “AI posti di lavoro” e “competenze IA” (nello specifico, le ricerche segnano +65,06%).
“Settimana lavorativa di 4 giorni”. +67,05%. Anche questa è una delle ricerche in crescita, il che mostra come sia un desiderio molto sentito da parte dei lavoratori. Una conferma di quanto sia importante oggi trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata. Il trend è talmente attuale che alcuni esperti prevedono che entro il 2025, fino all’80% delle aziende adotterà un orario di lavoro ridotto rispetto alla settimana lavorativa tradizionale.
Sempre in un contesto di ricerca di balance tra lavoro e famiglia, si inserisce il concetto di lavoro ibrido (+40,43%). L’alternare il lavoro in presenza e lo smart working è oggi considerato un’opportunità di benessere. Così come il lavoro asincrono, indice di massima flessibilità. Con l’evoluzione del panorama lavorativo, questi fattori vengono sempre più visti non come benefici ma come aspettative.
Anche il managing up, l’idea di gestire il proprio capo, ha guadagnato molta popolarità nel corso del 2023, +46,99%. Nel concreto, il comprendere le esigenze e gli obiettivi del proprio capo o manager porta a una semplificazione dei propri compiti e una mitigazione dei rischi prima che si presentino. Il tutto andrà a garantire una relazione produttiva e reciprocamente vantaggiosa.
Le tendenze dal lato di chi assume
I datori di lavoro sanno che il mondo sta cambiando: le tendenze di ricerca del 2023 hanno mostrato un aumento di interesse per le assunzioni basate sulle competenze. Sia i datori di lavoro che i candidati sono sempre più consapevoli dei meriti di questo particolare metodo di reclutamento dei talenti, in cui l’idoneità è determinata esclusivamente dalla competenza piuttosto che dall’istruzione formale o background professionale.
Vista l’esplosione dell’interesse e degli usi dell’IA, non è raro che gli uffici del personale chiedano competenze legate all’intelligenza artificiale. Ma riterranno altrettanto essenziali il possedere le competenze trasversali che possano integrare l’uso dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro, come la capacità di costruire relazioni.
Cresce anche la globalizzazione della forza lavoro +46.88%, con i datori di lavoro che si attorniano progressivamente di un pool di collaboratori a livello internazionale. Le pratiche di lavoro remoto e asincrono hanno reso questa una possibilità per le imprese di tutte le dimensioni, consentendo loro di accedere a una gamma più ampia di competenze ed esperienze provenienti da contesti culturali diversi. Naturalmente, questo approccio globale alle assunzioni dà vantaggi ai datori di lavoro – costi ridotti, maggiore copertura del fuso orario e accesso a conoscenze specialistiche del mercato – ma offre anche maggiori opportunità per chi cerca lavoro, con la promessa di lavorare per un’impresa estera senza la fatica del trasferimento.
Le aziende inoltre si trovano a dover riconoscere il valore del benessere sul luogo di lavoro. E’ questa una ricerca effettuata nel 2023 con un delta di traffico del +46,48%. Cosa significa? Che è fondamentale, per un’azienda, bilanciare la produttività con il benessere: bisogna trovare il giusto equilibrio per mantenere la produttività e l’efficienza senza rischiare il burnout della loro forza lavoro. Chi cerca lavoro nel 2024 non dovrà mancare di chiedere informazione, anche durante il colloquio, sui pacchetti benessere proposti dall’azienda.
Da TikTok altre informazioni utili sul mondo del lavoro
Canale per eccellenza dei più giovani, TikTok fornisce a sua volta delle informazioni interessanti sui trend per chi cerca lavoro nel 2024. Sia da Google Trends che da TikTok si è evidenziato, per esempio, il tema della “noia”, il “boreout”.
Con i dipendenti che sperimentano questo stato emotivo, diventa più importante che mai garantire che i propri dipendenti coinvolgimento nel lavoro, sia che ciò significhi dare priorità al loro sviluppo personale che sfruttare l’automazione per eliminare compiti banali.
In particolare tra i membri più giovani, le tendenze 2023 su TikTok hanno inoltre rivelato una forte attenzione al fare di meno (#lazypig), a non avere responsabilità, al rifiuto di crescere professionalmente (#quietquitting) il che potrebbe suggerire un crescente disimpegno sul posto di lavoro. Anche rispetto a questi mood, è compito dell’azienda stessa prendere provvedimenti che vadano a stimolare e motivare i propri dipendenti.
Riassumendo: se da una parte chi cerca lavoro nel 2024 è bene che tenga conto di queste tendenze nello scrivere il cv e la lettera di presentazione e cercare nuovi impieghi, anche i manager dovranno valutare con attenzione il trend dei bisogni e dei desideri dei collaboratori per ottenere la massima soddisfazione e, di conseguenza, efficienza.
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