Innovazione e sostenibilità le prossime sfide per il neo-presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria

Jacopo Moschini
Jacopo Moschini, 36 anni, è stato eletto lo scorso 14 ottobre presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia
Imprenditore di prima generazione, Jacopo Moschini è fondatore e ceo di MyChicJungle, società di consulenza per la comunicazione digitale specializzata in innovazione e tecnologia, e Co-founder e coo di Japal.it, l’e-commerce ufficiale dei brand del mondo del largo consumo.
Iscritto dal 2014 al gruppo Giovani Imprenditori Confindustria, è ora chiamato a guidare un gruppo che conta oltre mille associati e che si pone l’obiettivo, spiega a Lombardia Economy, di «strutturare un’imprenditoria consapevole, economicamente e socialmente». «Siamo soprattutto un gruppo attento e interessato al cambiamento – afferma Moschini -. Questo si riflette nella suddivisione del team dei quattro vicepresidenti: Innovazione e Start Up, Manifattura, Sostenibilità e Comunicazione e rapporti con le altre territoriali».
Cosa comporta per lei questo incarico? Quali sono gli obiettivi principali che si pone come presidente?
«Una grande responsabilità, non solo nei confronti dei miei colleghi e del mondo dell’industria, ma soprattutto per le generazioni future. Tra gli obiettivi che mi pongo in quanto presidente dei GI Lombardia c’è sicuramente la necessità di comunicare il senso di responsabilità che noi come gruppo sentiamo in questo momento storico. Il nostro movimento desidera avere un ruolo protagonista e desidera poter prendere parte attiva in questo processo di cambiamento. Desideriamo che la Lombardia rappresenti un esempio e uno stimolo per tutti i gruppi di giovani imprenditori in Italia».
Cosa significa essere imprenditore oggi? E imprenditore giovane?
«Significa sapere di avere un ruolo centrale, sapere di avere la responsabilità di fare la differenza, di poter cambiare il presente con la speranza di garantire un avvenire più stabile. Essere un giovane imprenditore vuol dire anche avere il dovere di promuovere valori diversi, improntati alla parità, all’inclusione, alla sostenibilità. Questi temi caratterizzano non solo il mio pensiero e la mia volontà ma sono punti cardine dell’etica dei Giovani Imprenditori da diversi anni».
Quali sono le sfide più importanti per gli imprenditori oggi in Lombardia?
«Le sfide più importanti, e anche più difficili, sono senza dubbio quelle legate alla promozione dell’innovazione e della sostenibilità. È fondamentale riuscire a far crescere l’ambiente legato alle Start Up innovative e provare a rendere più attrattivo il territorio lombardo, soprattutto in un’ottica di reshoring».
Come vede la ripartenza post Covid? Quali novità ha portato la pandemia nelle aziende?
«La ripartenza post Covid è stata, soprattutto in Lombardia, impetuosa. Già nel secondo trimestre la produzione industriale è tornata ai livelli pre emergenza sanitaria, grazie soprattutto all’export che ha trainato gli ordini, e nel 2022 si prevede che anche il pil recuperi quanto perso a causa di restrizioni, lockdown e catene del valore interrotte. Le aziende stanno riscoprendo l’importanza della filiera corta per ridurre l’impatto di potenziali futuri shock endogeni e il concetto di responsabilità sociale d’impresa intesa come attore protagonista del benessere dei territori nei quali si inserisce. Dall’altra parte è innegabile che il Covid ci abbia lasciato la consapevolezza di non poter tornare indietro e di dovere andare avanti, costruendo un nuovo modo di lavorare e di vivere».
Quali interventi sono a suo parere indispensabili oggi?
«Gli interventi necessari in questo momento sono sicuramente tutti quelli che sostengano l’innovazione e l’Open Innovation, in modo tale che si possa dare atto ad una riforma strutturale per sfruttare e accogliere al meglio il Recovery Plan (che può essere attuato solamente in un contesto riformato dal punto di vista della giustizia, di bandi e appalti). Inoltre, è molto importante riuscire ad abbattere il cuneo fiscale per permettere alle aziende di essere competitive nel mercato del lavoro. Sempre in questa ottica, ritengo necessario sostenere e investire nel mondo delle Start Up, anche nell’ottica di progetti di Open Innovation con le aziende, in modo tale che le prime possano continuare a crescere, aiutando le seconde ad integrare soluzioni innovative e sostenibili all’interno dei loro cicli produttivi».
