Insurtech Summit 2023, quarta edizione
La quarta edizione di Italian Insurtech Summit 2023 si è conclusa venerdì primo dicembre: innovazione, formazione e competenze per il futuro del settore
La quarta edizione dell’Italian Insurtech Summit – Out of the Box, organizzata dall’Italian Insurtech Association (IIA), si è conclusa con un’importante partecipazione e numeri degni di nota: 9 giorni di incontri di cui 4 in presenza e 5 fully digital, oltre 1600 persone in presenza, oltre 57mila streamer unici con picchi di 5mila in contemporanea, più di 360 speaker, 330 aziende, 40 istituzioni coinvolte e 15 media partner.
Dal 23 novembre al primo dicembre si sono susseguiti dibattiti, iniziative e workshop, durante i quali ospiti illustri, professori, imprenditori e istituzioni hanno tratteggiato lo scenario attuale del settore assicurativo italiano e le sfide che lo vedono coinvolto. Un comparto che rappresenta la terza industria del Paese e contribuisce al Pil per il 7,2 per cento. Un mercato in rapida crescita, nel quale innovazione, formazione e competenze sono i traini principali verso un futuro sempre più digitalizzato.
Grande spazio è stato offerto, in questa edizione, alla promozione della ricerca di giovani talenti digitali. Per la prima volta, sono stati raccolti i curriculum vitae di giovani canditati, con l’obiettivo di favorire una maggiore sinergia fra i giovani e il settore dell’Insurtech.
Inoltre, Talent Garden, principale operatore europeo di digital education, nelle giornate del 30 novembre e 1° dicembre, ha organizzato tavole rotonde di confronto sul futuro dei curriculum vitae e sulla ricerca dei talenti digitali. Secondo l’ultimo Report Competenze 2023 presentato dall’IIA, il mercato dell’Insurtech in Italia prevede infatti, nei prossimi tre anni, l’inserimento di 25mila nuovi profili con competenze tecnologiche avanzate.
Anche l’ultima giornata ha visto la formazione al centro, con il tema cruciale dell’aggiornamento delle competenze (skilling e re-skilling), insieme ad alcuni approfondimenti sul mondo dell’influencer marketing e della sostenibilità, sempre in ambito assicurativo. Il primo dicembre ha segnato anche il termine della Call Tech Action (CTA), un’iniziativa congiunta di Assofintech, IIA, Bocconi e Italian PropTech Network, patrocinata dal Comune di Milano, volta a preparare le imprese alla trasformazione digitale.
Pamela Negosanti: «Questa è l’edizione dei record»
«Questo è stato il summit dei record: la sfida più grande è stata quella di avvicinare i giovani al settore assicurativo – ad affermarlo è Pamela Negosanti, consigliere dell’Italia Insurtech Association –. Oggi il settore Insurtech è maturato, l’innovazione e la tecnologia di fatto sono pronte e questo è anche il payoff che abbiamo voluto utilizzare, ‘out of the box’, che in gergo informatico significa proprio ‘pronto all’uso’. Ciò che serve ora, e crediamo possa fare la differenza, è un cambio di mentalità.
Dunque, dal punto di vista tecnologico ci siamo, dal punto di vista della consapevolezza anche, dobbiamo passare alle azioni. E per farlo abbiamo bisogno di tante suggestioni. Oggi, ad esempio, oltre a parlare di talenti, capacità di attrarli, formarli e trattenerli, abbiamo attinto contenuti da altri settori, in primis il marketing. Attualmente, le compagnie assicurative non sono un love brand, eppure hanno un enorme impatto sulla società; pertanto, è necessario che le assicurazioni imparino a comunicare in modo molto più autentico la propria mission all’interno appunto della società».
«In quest’ultimo periodo, abbiamo assistito a tante operazioni di emergent acquisition, che in ambito Insurtech è un segno di maturità per il settore. Per il futuro, auspichiamo di continuare con questo trend e di accelerarlo in modo considerevole, anche alla luce della forte competitività che arriva dall’estero, perché lo ricordiamo, si tratta di un settore molto attrattivo, essendo sotto assicurato. E ci auguriamo che questo gap di sottoassicurazione si riduca e che tante startup crescano e quindi aumentino ancora di più gli investimenti in questo settore», conclude Pamela Negosanti.
Somaschini e un modello phygital per il mondo assicurativo italiano
Per Erik Somaschini, Business Angel e Partner & Member of Board, Spartan Capital Italia, il modello assicurativo italiano deve essere basato sulle persone e sulle idee, «un modello phygital, dove vanno a convergere consulenza e tecnologia. Nei prossimi cinque anni l’innovazione nel settore la porteranno sia gli agenti, sia le compagnie, in particolare quelle che non si fermano a modelli tradizionali, ma fanno investimenti e guardano al futuro con fiducia. Una strada interessante può essere quella di generare opportunità e domanda assicurativa, attraverso i dati, le informazioni e la tecnologia».
«Entrando nel dettaglio di ciò che facciamo con Spartan Way, start up nata da quattro imprenditori autofinanziati, noi sviluppiamo soluzioni che vogliono essere democratiche e sostenibili, in particolare per le piccole e medie imprese – continua Somaschini –. Le nostre risorse principali sono l’IA e la blockchain. Oggi son qui per parlarvi di due soluzioni che abbiamo messo a punto.
La prima è Tra Credit, nata dall’evoluzione di Life Credit, la prima piattaforma nativa blockchain di Intelligenza Artificiale di cessione dei dati per l’asseverazione dei cantieri dell’ecobonus. Abbiamo processato oltre 100mila pratiche con un sottostante di circa 2milioni di euro, numeri importanti per una startup che è nata praticamente per caso. A un certo punto però è cambiata la legge e ci siamo ritrovati con una macchina inutile.
Ecco che a quel punto siamo stati informati dell’esistenza di cessionari interessati ad acquisire crediti da superbonus sul mercato italiano. Così abbiamo ricalibrato subito la piattaforma, abbiamo creato un team ad hoc ed è nata TraCredit. Oggi è la piattaforma tecnologica indipendente più interessante sul mercato che mette in comunicazione cedenti con i cessionari di credito. I nostri clienti oggi sono i consorzi, banche, compagnie assicurative».
«Koala è la seconda soluzione interessante che abbiamo sviluppato: si tratta del primo software all in one per la gestione HSE in Italia, che nasce dall’esperienza di Miller Group, azienda specializzata nella consulenza aziendale. Ė una piattaforma unica che integra sicurezza sul lavoro, formazione, sorveglianza sanitaria e wellbeing. Qui confluisce un’enorme moltitudine di dati, grazie ai quali riusciamo a creare le opportunità per polizze infortuni e piani welfare».
«Per la crescita del settore Insurtech – conclude Somaschini – servono innanzitutto le persone e serve eterogeneità delle competenze. Occorre individuare nuovi talenti, così come è importante la formazione, che deve essere costante, ma deve anche lasciare un certo margine di spazio per la libertà d’espressione. Non dobbiamo creare dei cloni perfetti, dobbiamo trovare delle persone che siano straordinarie nella loro imperfezione e che assemblate insieme funzionano».
A Moov-Tech il premio per la gestione dei talenti
L’ultima giornata dell’Insurtech Summit 2023 è stata anche l’occasione per premiare un’innovativa realtà, Moov Tech, nata da un progetto che è stato incubato per alcuni anni dalla multinazionale Aon. La startup, che si occupa di reinventare la mobilità con l’obiettivo di renderla più libera, affidabile e green attraverso l’utilizzo della tecnologia e un servizio flessibile, è stata premiata per la sua capacità di attrarre e trattenere talenti dalle variegate potenzialità.
A parlarne è Gabriele Ratti, fondatore e ceo di Moov Tech: «Durante la fase di creazione del team, all’interno della multinazionale di Aon, abbiamo fatto un’operazione di ricerca di profili con potenzialità e attitudini totalmente differenti. Avvicinare talenti a un’idea completamente nuova è stata la prima cosa straordinaria che siamo riusciti a realizzare, la seconda è avvenuta in fase pilota: quando abbiamo capito che il progetto poteva reggere in maniera autonoma e abbiamo deciso di diventare indipendenti, le persone del team hanno deciso di lasciare il proprio posto sicuro nella multinazionale, per seguirci.
Hanno avuto il coraggio di seguire un’idea che dal canto suo ha saputo trasmettere il proprio valore».
Maffei, Assimoco: «La sostenibilità è il futuro»
Innovazione, competenze, ma anche sostenibilità, il futuro dell’Insurtech si consolida attraverso strategie sostenibili, sempre più concrete che divengono parte integrante del business. Ce ne parla Mirella Maffei, Development Finance di Assimoco, la prima compagnia assicurativa italiana che ha acquisito la qualifica di Società Benefit e la certificazione B Corp: «Per noi il tema della sostenibilità è centrale, fa parte del nostro core business. Non è più un nice to have, bensì una condizione a cui i clienti guardano con grande attenzione».
«In concreto, in Assimoco si traduce in un diverso modo di approcciare i prodotti e di sviluppare servizi, che noi definiamo ‘utili e onesti’ per il cliente. Abbiamo conservato e valorizzato in particolar modo il tema dell’ascolto e della prossimità: i nostri consulenti, infatti, sono sempre al fianco delle persone nelle loro scelte di natura assicurativa. La nostra mission è dare valore alle persone e sostenere il welfare, soprattutto delle comunità e dei territori. La sostenibilità è nel nostro DNA e si sviluppa a 360 gradi, a partire dal sostegno dei primi stakeholder, ovvero i dipendenti».