KinderGarten a Milano

KinderGarten a Milano
KinderGarten a Milano: nuova oasi green, in stile pop berlinese, dove tornare bambini
Milano celebra l’arrivo dell’estate con l’apertura del KinderGarten, un’oasi verde di 600mq, collocata nel nuovo spazio polifunzionale di Arca Milano, in zona Romolo-Navigli. Dotato di altalene, dondoli, tavolini e sedie, tutte rigorosamente pink, ricorda lo stile pop berlinese.
Immaginato e creato dai membri fondatori di Take It Easy, Fred Milano e tre soci del Circolo Magnolia, che da diversi anni promuovono eventi che animano la nightlife meneghina, completa l’offerta di Arca Milano (nato alla fine del 2022), che include un bistrot, un cocktail bar, una galleria, e un club.
Il nuovo KinderGarten ridisegna il concetto di entertainment: quella che si respira qui, è un’atmosfera unica, che riporta gli avventori all’età della fanciullezza. Quando si entra, lo stress del lavoro, il traffico, i problemi familiari restano magicamente confinati fuori dall’ingresso.
Oltre a esercitarsi al libero divertimento, gli ospiti possono partecipare a numerose attività ed eventi: in calendario si trovano show, presentazioni, laboratori per adulti e bambini, market e persino piccoli concerti. È anche possibile sfruttare il garden per energizzanti allenamenti di yoga all’aria aperta. Uno spazio pronto ad accogliere chiunque, a qualsiasi età, in cui la parola d’ordine è: stare bene.
Lombardia Economy ne ha parlato con Lorenzo Rubino uno dei founder di Arca Milano.
I fondatori sono noti nel panorama della nightlife milanese. Com’è nata in voi l’idea del KinderGarten?
“L’idea di questo giardino è nata di getto, senza pensarci sopra troppo, cercavamo un qualcosa che potesse andare incontro all’esigenza inconscia, da parte di tutti noi, di trovare un luogo in cui smettere di essere gli adulti impegnati, costantemente di corsa e sempre indaffarati, e dove vivere qualche ora con la leggerezza dei più piccoli. Un’opportunità per concentrarsi su sé stessi, sullo stare bene e in pace e magari tornare a provare meraviglia per i piccoli dettagli, come una giostrina o un’altalena”.
Il KinderGarten ricorda Berlino non solo nel nome, ma anche nello stile tipicamente pop di molti dei suoi locali e hotel, basti pensare al celebre Nhow di Friedrichshain. È realmente la sua fonte d’ispirazione?
“È molto bella questa domanda perché ogni persona che entra ad Arca e successivamente vede il Kindergarten immediatamente trova delle similarità con altri posti e location sparsi per il mondo. Alcuni hanno visto un po’ di Giappone, chi un po’ di USA, chi l’Australia e ovviamente Berlino, Londra o Amsterdam. Realmente non abbiamo avuto una singola e vera fonte di ispirazione, ma mi viene da dire che inconsciamente ognuno dei soci ha portato un po’ dei propri viaggi e delle proprie esperienze per arrivare a questo risultato”.
Il concept è “tornare bambini per un attimo”, tra i palazzi di Milano e le temperature brucianti dell’estate. Dimenticare lavoro, casa e problemi… Perché?
“Perché è sano riuscire a staccare dallo stress, dalle pressioni e dai problemi del quotidiano. Avere la possibilità di lasciare fuori dal Kindergarten tutta la frenesia della città è sicuramente qualcosa di positivo”.
Qual è il filo conduttore dell’offerta food e beverage? Ci sono soluzioni adatte a tutti i palati, quindi anche vegane e più in generale salutiste?
“Il filo conduttore è sicuramente la condivisione, il menù è un menù da bistrot in cui ogni piatto è pensato per essere condiviso, mentre si beve uno dei nostri signature cocktail. L’offerta è variegata e spazia da piatti che toccano diverse culture culinarie – i bao o i tacos – a una selezione di pizze gourmet, passando per offerte vegane e più healthy”.
Ho letto che l’area ospiterà letture, show, presentazioni, market, allenamenti all’aria aperta, laboratori per adulti e bambini oltre a food&wine experience. Ci saranno anche concerti?
“L’area sta ospitando in questi giorni tutte le attività sopra elencate, ci sono anche dei concertini unplugged, all’aperto, in collaborazione con Costello’s e Macedonia che iniziano alle 20.30 per poi terminare entro le 21.45. La nostra volontà è di fornire un’offerta culturale varia che si aggiunga a quella culinaria e di mixology, ma che allo stesso tempo non vada a disturbare il vicinato”.
Quanto è cambiata l’economia della Nightlife milanese negli ultimi anni e in particolare post Covid?
Non leggevo la parola “Covid” da tanto tempo, posso dire che non appena quel periodo buio è finito, l’economia degli eventi ha sicuramente trovato una nuova primavera, perché ha risposto all’esigenza di tutti di poter tornare a vivere la socialità. Finito questo periodo di boom, potrei azzardare che tutto tornato è tutto più nella norma. Sicuramente le organizzazioni più sane e strutturate sono riuscite a risalire una china che sembrava infinita”.
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