La robotica collaborativa arriva sui banchi di scuola

Nasce a Monza Robo Lab, il primo laboratorio aperto agli studenti e ai docenti
Il mercato del lavoro è in continua evoluzione, sempre più focalizzato sulla ricerca di profili in ambito scientifico-tecnologico, che non sempre sono disponibili. Un gap di competenze che va colmato con una formazione aggiornata e in linea con le esigenze e la domanda delle imprese. Con questa finalità è nato a Monza il primo laboratorio di robotica collaborativa. Si chiama Robo Lab ed è il primo E-Learning Center di questo tipo, dedicato agli studenti delle scuole primarie e secondarie, che attraverso l’attività didattica possono migliorare le loro conoscenze teoriche e le competenze applicative in chiave Stem.
Sono sei le scuole del territorio coinvolte nel progetto, in questa prima fase, (Iti Hensemberger di Monza; Iis Leonardo da Vinci di Carate Brianza; Iti Fermi di Desio; Iis Einstein di Vimercate; Iis Majorana di Cesano Maderno; Ipsia Meroni di Lissone), per oltre 1200 tra studenti e docenti da tutta Italia che hanno iniziato a fare pratica al Robo Lab.
Il progetto è stato promosso da Assolombarda, Fondazioni Brigatti, Camerani e Pintaldi, Politecnico e i partner scientifici Abb e iMages.
Obiettivo: nuove opportunità formative
Robo Lab è una delle modalità di realizzazione degli SteamSpace, proposti da Confindustria, per una nuova didattica fondata su multidisciplinarità e laboratorialità. Un progetto innovativo, verso una riforma nazionale dell’orientamento scolastico e della formazione 4.0 degli insegnanti.
«Il laboratorio di robotica – dichiara Gisella Vegetti, presidente di Fondazione Pino Camerani e Elisabetta Pintaldi – offre ai giovani nuove opportunità formative, che si traducono in ulteriori possibilità di inserirsi a pieno titolo nel mercato del lavoro. Ci siamo subito ritrovati in questo progetto per l’innovatività e la ricaduta positiva che sicuramente avrà sui giovani. Del resto, i nostri fondatori erano due imprenditori, desiderosi di contribuire alla formazione professionale dei ragazzi e insegnare loro un lavoro».
“Da sempre attenta alla formazione e alla crescita delle competenze delle nuove generazioni – sottolinea Alvise di Canossa, presidente Fondazione Massimo Brigatti – con questo progetto la Fondazione intende dare un ulteriore contributo all’innovazione e allo sviluppo del territorio. Con il laboratorio di robotica si consegna ai giovani e al territorio un luogo di formazione esperienziale in linea con i nuovi traguardi di Industria 4.0 e competenze Stem, su cui il nostro Paese sconta ancora dei ritardi».
“La sfida del prossimo futuro – afferma Eugenio Gatti, direttore della Fondazione Politecnico di Milano – si giocherà sui temi della digitalizzazione e dell’innovazione. Solo chi saprà guardare avanti e traguardare con anticipo i nuovi modelli produttivi che l’emergenza sanitaria ed economica ha messo ancora più in evidenza, potrà consegnare opportunità di crescita alle nuove generazioni. Questo laboratorio è sicuramente un passo importante in questa direzione».
Le opportunità della robotica collaborativa
Il laboratorio è allestito con tre robot collaborativi della famiglia Yumi di Abb: due a braccio singolo e uno a due bracci, progettati per i processi di assemblaggio di piccole parti e per lavorare a fianco degli operatori in tutta sicurezza. La semplicità di programmazione permette di insegnare i movimenti e le posizioni del robot in modo facile e veloce. Inoltre, le postazioni pc presenti in laboratorio sono state dotate del software Abb RobotStudio, che consente di apprendere le basi della programmazione offline dei robot.
La semplicità di programmazione dei robot collaborativi permette di insegnare i movimenti e le posizioni del robot in modo facile e veloce. Gli studenti potranno quindi imparare a fare semplici programmi di “Pick&Place” con i robot installati completando, grazie all’ultima generazione di robot, la loro formazione attraverso l’acquisizione di competenze teorico-pratiche.
Il progetto tecnico è stato sviluppato da Maurizio Lepori, education manager di Abb, che da alcuni anni è alla guida delle attività formative ideate per le scuole e le università, come ad esempio RoboCup Abb, i volumi “Corso di robotica” edito dalla Hoepli e i numerosi eventi organizzati per avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro.
Aggiornamento professionale anche per i docenti
Il RoboLab di Monza è dunque uno spazio sicuro dove i docenti delle scuole dell’area di Monza e Brianza possono fare lezioni teorico-pratiche di robotica ai propri studenti. Il laboratorio è anche uno spazio virtuale che permetterà ai docenti delle scuole del territorio di aggiornare le proprie conoscenze nel campo della robotica collaborativa.
L’implementazione delle stazioni robotizzate del laboratorio è stata guidata da Maurizio Lepori, education manager di Abb, che dichiara: «Questo progetto ha offerto un’importante possibilità di aggiornamento a tutti i docenti coinvolti, che ci hanno espresso un forte apprezzamento per l’iniziativa rimarcando la ricaduta molto positiva sul percorso di formazione dei loro studenti. Abbiamo quindi esteso questa opportunità a livello nazionale, ricevendo un elevato numero di adesioni da parte di docenti di tutta Italia, questo ci conferma che ci stiamo muovendo nella giusta direzione».