La Statale di Milano premia l’innovazione
Otto progetti, otto idee innovative, diventeranno realtà grazie a Seed4Innovation, il programma di innovazione organizzato da Fondazione UNIMI e dall’Università degli Studi di Milano. Il programma ha selezionato le soluzioni altamente innovative nate dalla ricerca e con un finanziamento di 400mila euro ne favorirà l’applicazione industriale o il debutto sul mercato mercato. Le realtà selezionate sono state premiate in occasione dell’evento Seed4Innovation, andato in scena a Milano nella sede di Deloitte, partner dell’iniziativa insieme a Bugnion S.p.a. e CA Group.
Un ponte tra mondo accademico e imprese
“Seed4Innovation è un’iniziativa importante per la diffusione, all’interno del mondo accademico, della mentalità imprenditoriale necessaria a trasformare le scoperte scientifiche in prodotti concreti che generano progresso e ricchezza, sociale ed economica” afferma Maria Pia Abbracchio, Prorettore vicario con delega a Ricerca e all’Innovazione della Statale di Milano e Vice Presidente di Fondazione UNIMI. “Solo attraverso la stretta collaborazione fra università, imprese e iniziative che accompagnano i ricercatori in un percorso di valorizzazione e accelerazione delle loro invenzioni, potremo superare la ‘valle della morte’ dove si perdono il 90% delle nuove idee nate al banco di laboratorio”, conclude Abbracchio.
I progetti di innovazione premiati
I progetti innovativi spaziano in vari ambiti della ricerca. Ad esempio Digest, un integratore alimentare costituito da microorganismi vivi e vitali (Streptococcus thermophilus), nasce specificatamente per ridurre i sintomi associati all’intolleranza al lattosio. I ricercatori del team sono Diego Mora e Stefania Arioli del Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente.
C’è poi il progetto Elevate, che propone un approccio nuovo per il riciclo di plastiche post-consumo non bio-degradabili, come ad esempio il PET, permettendo l’ottenimento di building blocks nuovamente riutilizzabili. Il team è coordinato da Alessandro Caselli del Dipartimento di Chimica.
E ancora, tra i premiati c’è Rigencap, che propone fotocarboni rigenerabili per cappe da cucina ad alte prestazioni e durata per una migliore filtrazione e purificazione aria degli ambienti domestici o lavorativi. Il team è composto da Carlo Pirola, Mariangela Longhi e Giulia Tonsi del Dipartimento di Chimica.
Le innovazioni per la salute
Hifhins invece punta a creare una nuova classe di piattaforme di simulazione chirurgica basate sull’utilizzo di modelli di organi stampati in 3D e materiali polimerici innovativi in grado di simulare le proprietà meccaniche e funzionali dei tessuti biologici. I ricercatori sono di Huvant, spin-off del Dipartimento di Fisica della Statale (Paolo Milani, Tommaso Santaniello, Eleonora Sella Bart, Alberta Zaja), e dei clinici dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta” (Francesco Di Meco, Alessandro Perin, Nicolò Castelli).
Il team di ricerca guidato da Tiziana Borsello del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari ha identificato la proteina JNK3 come bersaglio terapeutico e come biomarker predittivo per diverse malattie neurodegenerative, lavorando al progetto Nadine.
C’è poi Nirwana, un nuovo trattamento medico per il dolore neuropatico basato su un meccanismo recentemente scoperto che sfrutta la proteina TICK, canale del potassio, ingegnerizzata e capace di attivarsi all’aumentare della temperatura per stimolo esterno. La tecnologia alla base di questa ricerca è oggetto di brevetto dell’Università degli Studi di Milano. A questo hanno lavorato Anna Moroni, che da decenni lavora sui canali del potassio, e Stefano Gay di Day One che collabora allo sviluppo.
Stopd propone invece un approccio completamente innovativo per il trattamento della malattia di Parkinson basato sull’utilizzo di una piccola molecola, PK7. I risultati ottenuti dal team (Ermanno Valoti, Valentina Straniero, Andrea Casiraghi dell’Università degli Studi di Milano con Arianna Bellucci e Francesca Longhena dell’Università degli Studi di Brescia) hanno permesso di registrare un brevetto.
Infine c’è Tritone, nuovo tool per la stratificazione del rischio trombotico in pazienti in terapia antiaggregante. Nasce dalla ricerca congiunta dell’Università degli Studi di Milano e dell’Unità di Biologia Cellulare e Cardiovascolare del Centro Cardiologico Monzino di Milano, guidata da Marina Camera, ed è oggetto di una domanda di brevetto.
La ricerca in sinergia con la sanità lombarda
Seed4Innovation ha premiato anche altri sette progetti, cinque coordinati da team dell’Università degli Studi di Milano e due da ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia (Research Partner del programma), che, pur senza accedere al finanziamento, usufruiranno dei servizi dell’incubatore.
Si tratta di: Check Mate, una fascia “smart” per lo sport ed il wellness; Gluten-sens, strumento innovativo per scegliere cosa mangiare; iRASP, piattaforma per soluzioni immunoterapeutiche in oncologia; Near: Naso Elettronico per l’Aiuto Respiratorio; NfiX-Factor per identificare molecole per curare la distrofia muscolare; VisioNing per la valorizzazione degli scarti agro-industriali; Telio per l’ngegnerizzazione delle cellule linfocitarie T contro il cancro.
Altri due progetti accederanno a un finanziamento messo a disposizione da IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio: Excellence, un protocollo innovativo per il trattamento di lesioni cartilaginee nell’artrosi, e Pcart per il trattamento di pazienti affetti da artrosi.