Lavoro: il motore Milano
Intervento di
Livio Loverso, responsabile Osservatorio Mercato Lavoro città metropolitana Milano
Gli osservatori del Mercato del Lavoro sono gli strumenti che analizzano lo sviluppo degli scenari e dei servizi per l’impiego. Abbiamo raccolto le informazioni su Milano da Livio Loverso, responsabile Osservatorio Mercato Lavoro città metropolitana Milano
Gli osservatori del Mercato del Lavoro delle province lombarde nascono a cavallo degli anni 2000 quando il governo nazionale decise di trasferire la competenza dei servizi all’impiego dalle proprie strutture ministeriali, gli uffici di collocamento, ai nuovi centri per l’impiego gestiti direttamente dagli enti locali.
Nella nostra regione le province decidono di dar vita a strutture di analisi dei fenomeni del Mercato del Lavoro a livello locale, quali strumenti propedeutici alla messa a punto di politiche per l’impiego rispondenti alle specifiche caratteristiche di ciascun territorio. In quella fase iniziale pionieristica ciascuna struttura, ivi compreso l’osservatorio del Mercato del Lavoro della provincia di Milano ha intrapreso quindi un’attività, che aveva finalità più strumentali che di ricerca accademica.
In particolare, l’osservatorio milanese ha da subito puntato le sue risorse rispetto all’analisi secondaria dell’attività amministrativa generata da questo compito delegato. In particolare, nel corso degli anni si è sviluppata la capacità di utilizzare il dato amministrativo delle comunicazioni obbligatorie COB, generate da tutti i datori di lavoro ogni qualvolta assumono, trasformano o cessano un rapporto lavorativo, a fini statistici.
Questo strumento ha consentito quindi di iniziare a impiegare a “costo zero” informazioni già detenute dall’Ente, utili a delineare gli andamenti del Mercato del Lavoro, la componente di flusso di quanti entrano o escono dalla condizione di impiego, mirando proprio allo sviluppo di ricerche intervento, ovverosia la costruzione non solo di indicatori specifici di come il mercato del lavoro si stesse orientando seguendo la congiuntura economica, ma anche la possibilità di riscontrare l’efficacia di singole misure di politica attiva indirizzate a target specifici di persone di cui a posteriori era possibile verificare la condizione occupazionale.
Nel corso degli ultimi due decenni queste tecniche iniziali si sono sempre più raffinate mettendo in condizione gli analisti del Mercato del Lavoro di investigare aspetti specifici, quali le modalità di impiego delle forme contrattuali da parte dei datori di lavoro e la loro sostituzione al cambiare della normativa nazionale; piuttosto che approfondire in maniera sempre più dettagliata ed analitica i settori produttivi nei quali vengono generati nuovi eventi al lavoro.
L’osservatorio del Mercato del Lavoro assicura la diffusione costante e aggiornata nel tempo delle proprie analisi di Trend attraverso l’atlante statistico del lavoro che rende disponibili le principali tendenze sia nel numero degli avviamenti, sia di quello dei lavoratori avviati, nonché del numero dei datori di lavoro che li hanno comunicati. Queste risorse sono raggiungibili tramite la pagina istituzionale.
L’ultimo lavoro di approfondimento curato dall’osservatorio è il rapporto annuale, quest’anno dedicato allo studio della struttura produttiva insediata ed il suo contributo al mercato del lavoro, analisi di struttura che considera le imprese che hanno fatto almeno un avviamento al lavoro in ciascuno dei 5 anni considerati dal 2018 ad oggi. Il rapporto 2022 “la struttura sotto la congiuntura” è liberamente scaricabile o consultabile al sito istituzionale dell’osservatorio.
L’andamento del mercato del lavoro a Milano
L’Osservatorio Mercato del Lavoro di Città Metropolitana di Milano ha elaborato i dati aggiornati a settembre 2022, che mostrano tutta la capacità di ripresa del tessuto economico locale nonostante la fase congiunturale. I numeri degli avviamenti al lavoro nel 2022, mese su mese, superano nettamente i valori dell’anno precedente che ancora risentiva degli effetti della pandemia. Questi valori vengono sostenuti principalmente dall’avvio al con contratti a termine che rappresentano il 72% dei nuovi contratti stipulati. Unica eccezione è rappresentata dal mese di settembre, che nel 2022 ha risentito della crescita dei costi energetici e dell’inflazione.
Il giudizio positivo è rafforzato dal conteggio mensile, dei datori di lavoro che hanno comunicato almeno un avviamento in ciascuno dei primi nove mesi del 2022, che è costantemente superiore all’analogo periodo del 2021, anche per il mese di settembre.
Senza dubbio questo è un segnale di salute per l’economia milanese che ha uno dei punti di forza nella presenza di numerose realtà produttive di piccole dimensioni. Infatti, nel corso degli anni e delle trasformazioni dei paradigmi produttivi, questa caratteristica si è dimostrata particolarmente utile, consentendo di superare momenti di difficoltà attraverso la capacità di innovazione, propria di piccole ed agili realtà produttive. Proprio per questo motivo abbiamo considerato un rilevatore dei momenti di espansione economica, la crescita diffusa del mercato del lavoro, ossia sostenuta da un numero contenuto di avviamenti, in capo ad un largo numero di imprese. Al contrario, nei momenti di difficoltà economica gli avviamenti al lavoro risultavano concentrarsi in numero limitato di strutture produttive, spesso di grande dimensione.
Per approfondimenti: Atlante statistico del lavoro