Le PMI lombarde in Cina: su WeChat una spinta al made in Italy

L’agenzia nazionale per l’internazionalizzazione del sistema camerale e la Camera di Commercio milanese hanno inaugurato Pavilion Italia, un marketplace dedicato a brand e aziende lombarde dei settori di interesse strategico per l’export della produzione italiana in Cina
Tutte le grandi economie mondiali nel 2020 sono state interessate da una fase recessiva: fa eccezione la Cina, l’unica ad aver registrato una crescita del Pil (+2,3%). Nel corso degli anni questo Paese è diventato un mercato sempre più ricco di opportunità per le imprese italiane con proiezione internazionale. Il ventaglio dei nostri prodotti destinati alla Cina è piuttosto ampio e abbraccia una vasta gamma di settori: dal fashion alla meccanica strumentale. Ora, nel 2021, anno in cui il motore produttivo ed economico italiano punta a ripartire, una spinta importante arriva dall’iniziativa promossa congiuntamente da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia per valorizzare il Made in Italy sul mercato cinese, il Paese che già ora sembra essere tornato ai livelli pre-Covid.
L’iniziativa
Entrare in Cina è un compito da non sottovalutare e richiede prima una profonda conoscenza del mercato – opportunità e pubblico di destinazione – poi una strategia e un piano di sviluppo attentamente orchestrati.
Per questo motivo il progetto mira a offrire un supporto strutturato alle imprese del territorio per aderire al progetto Pavilion Italia, nato dall’accordo tra Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e Tencent, colosso internazionale e sviluppatore di WeChat. Attraverso questa piattaforma, lanciata a giugno dello scorso anno, brand e imprese italiane possono presentarsi e dialogare con un’audience digitale da un miliardo di utenti attivi al mese.
Le aziende a cui si rivolge l’iniziativa sono le Pmi del territorio di riferimento (Milano, Monza Brianza, Lodi) produttrici di Made in Italy d’eccellenza. Per questo motivo sono stati selezionati i primi settori ritenuti particolarmente rappresentativi della matrice tricolore capofila in Oriente: fashion, food, beauty, design, pelletteria.
Tra i servizi a cui potranno accedere gratuitamente le aziende selezionate, un percorso di mediazione culturale e storytelling finalizzato non solo a coordinare vendita di prodotti, adv e customer care, ma anche a veicolare identità e valori in maniera coerente e appetibile per il pubblico cinese. Il tutto è affidato a Digital Retex, azienda del gruppo Retex, che supporta i più importanti brand europei nella definizione e abilitazione delle strategie di ingresso, crescita e comunicazione nel mercato cinese.
«Un modo per immaginare una vera e forte ripresa economica del sistema produttivo italiano è sicuramente quello di far ripartire le piccole e medie imprese, l’artigianalità, l’imprenditoria autentica italiana – commenta Nicola Canzian, managing partner di Digital Retex –. E un modo per immaginare una ripartenza efficace di queste imprese è certamente anche quello di guardare oltre i confini nazionali, di esprimere e trasmettere identità e valori all’estero, in un mercato dalle mille potenzialità economiche come quello cinese. Il ruolo e il contributo delle amministrazioni locali, degli enti pubblici, rappresenta un volano di inestimabile valore in questo momento, per questo siamo felici che la Camera di Commercio e Promos Italia abbiano deciso di intraprendere questa strada e aprire gratuitamente le vie del Dragone alle imprese del territorio. Ci auguriamo che sia solo la prima di numerose iniziative a supporto del Made in Italy, che ha voglia di rinascere più forte di prima».

Quando l’export passa dai canali digitali
All’interno di Pavilion Italia i brand potranno usufruire di una vetrina completamente dedicata in un marketplace integrato e collegato all’account di WeChat, dove promuovere e vendere i propri prodotti.
«La nostra politica di sostegno all’export delle imprese è fortemente incentrata sul supporto all’utilizzo dei canali digitali e sulla diffusione delle opportunità offerte dal commercio online –spiega Alessandro Gelli, direttore di Promos Italia –. Questa iniziativa di sistema persegue questi obiettivi e offre alle imprese la possibilità di conoscere e cogliere le opportunità offerte da WeChat, una delle principali piattaforme online del mondo, che conta mensilmente oltre un miliardo di utenti attivi. Grazie al supporto integrato di Promos Italia e Camera di commercio, infatti, le aziende possono partecipare a un percorso personalizzato che permette di vendere sulla piattaforma WeChat e di identificare la miglior strategia per presentarsi sul mercato cinese».
L’inaugurazione del marketplace è avvenuta in occasione del Capodanno cinese. Fin da subito sono stati registrati segnali positivi, con i primi acquisti da parte dell’utenza cinese. La promozione del progetto, attraverso campagne di advertising finanziate da agenzia Ice, sarà distribuita e proseguirà fino alla fine dell’anno.
Fare business su WeChat
Il team Digital Retex si sta già occupando della gestione del profilo ufficiale di Pavilion Italia su WeChat.
Ricordiamo che WeChat (Weixin, in cinese) è la app di messaggistica presente su quasi ogni cellulare cinese. Nel paese, dove Google, Whatsapp, Instagram e Facebook non funzionano, è il modo preferito dai cinesi per comunicare all’interno e all’esterno dei loro confini. Lanciata nel 2011, la app è gestita dal colosso tecnologico cinese Tencent Holdings e integra anche altri servizi oltre a quelli per comunicare, in particolare abilita pagamenti elettronici per tanti servizi online e del mondo fisico (negozi, taxi ecc.).

Quinta app più utilizzata al mondo, WeChat è la più usata in Cina, con oltre un miliardo di utenti attivi che ci trascorrono circa 4 ore al giorno. È quindi un ottimo strumento promozionale e un canale di vendita molto utilizzato sul mercato cinese, anche perché presenta integrazioni tra social e e-commerce, permette di creare “negozi virtuali” e di fare promozione al proprio brand con inserzioni e banner.
Lombardia-Cina, un rapporto consolidato
Quello tra le imprese lombarde e la Cina è un rapporto professionale ormai consolidato. Pre-Covid, i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al terzo trimestre 2019, elaborati dall’Unione Artigiani indicavano la presenza in Lombardia di 10.316 imprese cinesi, + 18% in cinque anni. Queste pesavano il 2,6% sulle ditte individuali in regione, col dato di Milano a 4,6% (5.662 su 124.142, +21% in cinque anni). Per numero di imprese seguivano Brescia con 970, 1,7%, -3,5% in cinque anni; Mantova con 717, 3,3%, -5,9% in cinque anni; Bergamo con 714, 1,6%, +21,8%; Varese con 574, 1,9%, +22%; Monza con 557, 1,7%, +51%. Stabili in regione in un anno, crescono del 17,8% in cinque anni.
Se la presenza delle imprese cinesi in Lombardia, altrettanto importanti sono i dati delle esportazioni delle aziende lombarde verso la Cina. Guardando i dati del Centro Studi Assolombarda relativi al IV trimestre 2020 (https://www.assolombarda.it/centro-studi/cruscotto-internazionalizzazione-iv-trim-2020), il 3,7% dell’export della Lombardia è diretto in Cina.

