MICS a Bergamo

Bergamo al centro dell’innovazione con MICS-Made in Italy Circolare e Sostenibile: Sostenibilità, digitalizzazione e competitività globale
Si è tenuta a Bergamo la quinta tappa del Roadshow di MICS–Made in Italy Circolare e Sostenibile, Partenariato Esteso finanziato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) con fondi PNRR, dal titolo “Ripartire dalla manifattura. Il futuro dell’industria tra dazi, sostenibilità e digitalizzazione”, presso la sede di Confindustria Bergamo al Kilometro Rosso.
Questa tappa, organizzata con il supporto delle Case del Made in Italy, ha costituito un’importante iniziativa per affrontare le sfide e le opportunità del settore manifatturiero italiano, in una città caratterizzata da un robusto tessuto industriale, con una tradizione consolidata nella produzione manifatturiera e una spiccata specializzazione settoriale.
Si è focalizzata l’attenzione su come la manifattura possa rispondere ai cambiamenti globali, come la pressione dei dazi, la transizione verso modelli sostenibili e l’integrazione delle tecnologie digitali, per mantenere la competitività sui mercati internazionali. Il dialogo tra istituzioni, mondo accademico e imprese è essenziale per promuovere una cultura dell’innovazione resiliente e per sviluppare sinergie tra aziende, università e centri di ricerca. Il trasferimento tecnologico diventa così fondamentale per portare al mercato i risultati della ricerca, rispondendo alle esigenze della società e valorizzando le competenze interne attraverso la formazione continua.
L’evento è iniziato con i saluti istituzionali di Giacomo Angeloni, Assessore alla Semplificazione ed Innovazione del Comune di Bergamo, Mariafrancesca Sicilia, Prorettrice con Delega alla ricerca scientifica Università di Bergamo, Roberto Vavassori, Chief Public Affairs Officer e membro del Board di Brembo S.p.A e Fabiola Gallo, Coordinatrice Nazionale Case del Made in Italy.
A seguire, ha preso la parola Roberto Pinto, Professore Ordinario di Logistica & Supply Chain Università di Bergamo e membro del Comitato Tecnico Scientifico Partenariato Esteso MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, moderatore del primo panel dal titolo “Produttività del manifatturiero e nuove sfide sui mercati internazionali” a cui hanno preso parte: Claudia Castelli, Strategic Program Management Officer Radici InNova, Mauro Toso, Chief Information Officer Bianchi Bicycles e Giuseppe Rosace, Professore Ordinario di chimica generale Università di Bergamo e Delegato del Rettore a trasferimento tecnologico, spin-off e rapporti con la Fondazione U4I.
Nella sua apertura, Roberto Pinto ha dichiarato: “Sono contento che MICS abbia voluto organizzare questa tappa a Bergamo, riconoscendo un valore e una rilevanza fondamentale a questo tessuto industriale e un grazie anche a Confindustria che ci ha ospitato oggi in questa bellissima location. MICS rappresenta un’opportunità unica nel suo genere, di condivisione di saperi, delle pratiche e delle esperienze nel campo dell’innovazione interdisciplinare.
Tutti i progetti sottolineano il nostro impegno come università e come MICS verso l’innovazione, la sostenibilità e la crescita condivisa e c’è una forte sinergia proprio per garantire un punto di equilibrio tra quella che è una ricerca speculativa e quelle che sono le reali esigenze delle aziende.
C’è ancora tanto da fare sia sul fronte delle tecnologie, che sul fronte delle competenze, ma dobbiamo fare sistema tra ricerca, aziende e territorio: se vuoi andare veloce, vai da solo; se vuoi andare lontano, allora devi andare insieme.”
Pinto, inoltre, ha presentato alcuni risultati dei progetti portati avanti nell’ambito di MICS, tra questi un progetto relativo allo sviluppo di nuovi materiali metallici performanti e sostenibili per l’additive manufacturing e Donizetti, che si inserisce nell’ambito della filiera tessile, con l’obiettivo di trovare delle risposte alla crescente domanda di materiali tessili sostenibili, attraverso lo sviluppo di finissaggi chimici a partire da fonti naturali e disponibili sul mercato, per garantire una elevata scalabilità industriale.
“L’obiettivo è ottenere funzionalizzazioni tessili avanzate, in grado, ad esempio, di conferire proprietà antibatteriche, ignifughe, resistenti all’usura, fotocatalitiche, un altro progetto concreto che ha portato a risultati in cui la scalabilità industriale è uno degli obiettivi.” aggiunge Roberto Pinto.
Pinto ha inoltre evidenziato alcune delle sfide più attuali della supply chain, tra cui il tema del reshoring, o lo sviluppo dei Digital Twin della filiera, tecnologia che permette di anticipare rischi e problematiche, aumentare la resilienza e la capacità delle filiere e di rispondere al cambiamento, tutto in combinazione con l’utilizzo di AI. Ci sono inoltre anche progetti che si sviluppano tenendo conto dell’ambito organizzativo e manageriale: ne è un esempio il progetto Pay-per-X che si concentra sullo sviluppo di soluzioni e nuovi modelli di business, basate sul concetto di servitizzazione nel settore machinery.
Significativo anche l’intervento di Roberto Vavassori, Chief Public Affairs Officer e membro del Board di Brembo S.p.A, il quale ha commentato: “In questo contesto, mi ispiro a due principi fondamentali del pensiero socratico per orientare la nostra visione del futuro. Il primo principio è il celebre “so di non sapere”, che rappresenta la base di ogni progetto che intraprendiamo.
Questo atteggiamento implica una profonda umiltà, una qualità che bisogna riscoprire, poiché siamo in una fase di recupero competitivo. È necessario riconquistare una posizione di leadership che, negli ultimi anni, abbiamo visto indebolirsi. MICS non deve limitarsi a sperimentazioni fini a se stesse, ma deve mirare a progetti concreti che si trasformino in prodotti reali, pronti per il mercato in tempi certi. Il secondo principio che ci lega a Socrate riguarda il suo metodo: egli non ha lasciato scritti, ma ha promosso il dialogo come strumento di crescita.
Oggi ci troviamo in un ambiente di contaminazione e confronto, dove il dialogo è essenziale. Oggi siamo nel luogo degli imprenditori, un laboratorio di ricerca dove l’operatività è al centro: pertanto, velocità, determinazione e umiltà devono essere integrate in ogni progetto di MICS, affinché l’iniziativa raggiunga il successo che merita. Dobbiamo lavorare con coesione e grande determinazione, fissando obiettivi più ambiziosi, sia in termini di tempistiche che di risultati.
Sono convinto che questo roadshow rappresenti un’opportunità stimolante e un impulso virtuoso per tutte le nostre aziende, istituti di ricerca e accademie coinvolte, indirizzandoci verso una direzione di innovazione e crescita condivisa.”
Il secondo panel, dal titolo: “Il futuro della manifattura: punti di forza e debolezza, minacce e opportunità” ha visto, invece, avvicendarsi gli interventi di Giovanni Fassi, Managing Director Fassi Gru S.p.A, Ugo Ghilardi, CEO Itema S.p.A, Fabio Golinelli, Advanced Process & Technology Manager ABB e Guido Perricone, Project Financing e Institutional Relations Manager Brembo S.p.A. In un contesto di competizione globale e sfide demografiche, è necessario adattare il modello produttivo e organizzativo, puntando non solo sulla quantità, ma sulla qualità della produzione.
Le conclusioni dei lavori sono state affidate a Roberto Merlo, Program Research Manager Partenariato Esteso MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile.
“Il Made in Italy non è solo un marchio, è un patrimonio di creatività, capacità produttiva e competenza che questo territorio esprime con orgoglio. Un’eccellenza che il mondo ci invidia e che ha reso le nostre aziende leader nell’esportazione.
Oggi desideriamo che questo patrimonio resti competitivo e per farlo dobbiamo insistere sul tema dell’innovazione, grazie a un costante dialogo con la ricerca in quanto la ricerca è il punto di partenza di ogni cambiamento. Dalle nostre università, nasce la ricerca e per questo abbiamo creato una piattaforma come MICS in cui sono entrate 100 aziende che rappresentano il corretto incontro tra ricerca e imprese, poiché la ricerca deve uscire dai laboratori e incontrare le aziende.
Questo è il punto di forza di MICS: una grande casa, una piattaforma che fa dell’incontro il suo vero valore. Oggi sono emersi tanti temi, in primis quello delle competenze, fondamentale sia in termini di fabbisogno delle aziende, sia in termini di retention dei nostri territori e di capacità di formazione. MICS non è il più grande progetto di ricerca italiano, è la più importante piattaforma di incrocio e incontro tra ricerca e innovazione.
Il nostro obiettivo costante è quello di continuare a investire in ricerca e sviluppo, grazie a un grande boost che è il PNRR, e al sostegno di MIMIT e MUR. Vogliamo continuare, quindi, a rafforzare la collaborazione tra industria, università e istituzioni, quelle che oggi vedete in questa platea e sostenere la trasformazione profonda con nuove figure professionali che sono quelle che stiamo formando con le università e i 1200 ricercatori coinvolti dentro MICS.
La ricerca e l’innovazione non sono gli strumenti a tutti i problemi di oggi, ma sono le chiavi per contribuire ad aprire le porte del futuro e questo oggi vuole fare MICS.” conclude Roberto Merlo, Program Research Manager Partenariato Esteso MICS.
Dopo Roma, Napoli, Bari, Torino e ora Bergamo, il Roadshow di MICS attraversa tutta la Penisola, unendo idealmente il Paese anche in termini di condivisione dei risultati di ricerca.
I progetti di MICS e le aree tematiche
I progetti MICS toccano infatti una o più delle otto aree tematiche di ricerca che lo caratterizzano, denominate Spoke. Ogni Spoke identifica un settore di ricerca nell’ambito della quale i partner di MICS collaborano seguendo un percorso comune.
- SPOKE 1: “Design digitale avanzato: tecnologie, processi e strumenti” guidato da Flaviano Celaschi, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna;
- SPOKE 2: “Strategie di eco-design: dai materiali ai sistemi prodotto-servizio (PSS)” guidato da Giuseppe Lotti, Università degli Studi di Firenze;
- SPOKE 3: “Prodotti e materiali verdi e sostenibili da fonti non critiche e secondarie” guidato da Pierluigi Barbaro, Consiglio Nazionale delle Ricerche;
- SPOKE 4: ”Materiali intelligenti e sostenibili per prodotti e processi industriali circolari e aumentati” guidato da Domenico Caputo, Università degli Studi di Napoli Federico II;
- SPOKE 5: “Fabbriche e processi a ciclo chiuso, sostenibili e inclusivi” guidato da Sergio Terzi, Politecnico di Milano;
- SPOKE 6: “La manifattura additiva come fattore dirompente della Twin Transition” guidato da Federica Bondioli, Politecnico di Torino;
- SPOKE 7: “Modelli di business innovativi e orientati al consumatore per catene di approvvigionamento resilienti e circolari” guidato da Ilaria Giannoccaro, Politecnico di Bari;
- SPOKE 8: “Progettazione e gestione della fabbrica orientata al digitale attraverso l’Intelligenza Artificiale e gli approcci basati sull’analisi dati” guidato Daria Battini, Università degli Studi di Padova.
La realizzazione di questi progetti è resa possibile da una dotazione di oltre 125 milioni di euro – di cui 114 milioni provenienti dai fondi del PNRR e più di 11 milioni di cofinanziamento da parte dei 13 partner privati di MICS – che hanno reso il Partenariato protagonista nella realizzazione della Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR.
Questo ammontare rappresenta il più alto mai stanziato per progetti di ricerca nell’ambito dell’economia circolare e sostenibile in Italia, con l’obiettivo di creare un ambiente di ricerca pubblico-privato condiviso, autosufficiente, auto-rigenerativo, affidabile, sicuro e sostenibile, dalla progettazione alla produzione. Di questi fondi, il 40% di quelli pubblici è destinato al Mezzogiorno, territorio soggetto a un recente e importante sviluppo tecnologico e industriale.
I partner fondatori di MICS
Partner industriali: Aeffe, Brembo, Camozzi Group, Cavanna, Italtel, Itema, Leonardo, Natuzzi, Prima Additive, SACMI, SCM Group, Stazione Sperimentale dell’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti, Thales Alenia Space.
Partner pubblici: Consiglio Nazionale delle Ricerche, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Brescia, Università degli studi di Federico II di Napoli, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Palermo e Università di Roma La Sapienza.