Milano Cortina 2026, ospitalità di qualità
Il grande evento dei Giochi Olimpionici Milano Cortina 2026 è un’occasione per un rilancio infrastrutturale della valle, anche per il post-giochi olimpici
Per il grande evento dei Giochi Olimpionici Milano Cortina 2026 (sito web), che chiama in causa infrastrutture e servizi per il turismo e sport, il territorio lombardo si muove a ritmo incessante.
Un recente evento, Welcome to Valtellina, tenutosi a metà giugno, è stato il primo dei tre incontri previsti quest’anno riguardo il capitolo winter games hospitality & development sul territorio regionale e relativo all’appuntamento sportivo.
L’occasione ha voluto seguire da vicino alcuni degli aspetti sull’evoluzione della roadmap per i giochi previsti nel triangolo Milano-Cortina-Valtellina. Al centro la città di Sondrio che ha dunque ospitato la tappa quale “destinazione winter games”, con speaker e relativi stakeholder del settore interessati, così come l’indotto turistico del prossimo evento olimpionico.
Tra gli organizzatori al dibattito presso la Camera di Commercio della città anche Giorgio Bianchi, MRICS Global Business Development e Marisa Corso, ceo di MC International, oltre al professore Francesco Scullica del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano e presidente del Comitato Scientifico. Insieme a istituzioni, operatori, comunicatori e ordini di architetti si è discusso del grande ruolo che ricoprirà la Valtellina – forte di un passato di campioni locali e di medaglie importanti – per un’ospitalità di qualità e in crescita proprio in vista dei prossimi giochi.
Sul comparto dell’accoglienza, infatti, sembra giocarsi la sfida più importante. Una crescita dell’offerta locale e del suo livello fino ad oggi è fulcro del suo recente sviluppo. La richiesta di servizi di maggior qualità e il cambio della domanda in chiave turistica si sono aggiunte alla ricetta per il piano olimpico, secondo gli spunti emersi nel dibattito. E la sfida vede già alcuni protagonisti sulla scena impegnati nel ridisegnare un’offerta diversa.
«Da città business di banche, dove gli alberghi spesso chiudevano il weekend e durante la stagione estiva – ha dichiarato Filippo Cavandoli, ceo PPN Hospitality – sta diventando destinazione leisure. Ma le banche sono ancora nel DNA della città e sono proprio loro a sostenere i lavori necessari per elevare lo standard degli hotel».
«In questo momento, il mercato è in grande ripresa – ha detto poi Ettore Cavallino, Senior Director Development Italy Greece & Malta AccorHotels – con una crescita media dei prezzi oltre il 20 per cento e del 30 per cento nella categoria luxury. Ma per il futuro solo i migliori potranno continuare a mantenere questi livelli di tasso di occupazione e prezzo medio. È necessario investire sulla qualità del territorio e sulle eccellenze della Valtellina.
Altra voce autorevole è stata poi quella di Valeriano Antonioli. Nato a Bormio, il ceo di Lungarno Collection ha evidenziato l’importanza di creare una forte identità della Valle per saperla comunicare e rendere strategica, al pari di aree come il Lago di Como, Engadina o St. Moritz, che il mercato straniero riconosce e ricerca ancora oggi da molto tempo ormai, assumendo un ruolo geografico oltre che emotivo nell’immaginario del prossimo turista consapevole.
E rilancia anche in questo senso l’importanza di una formazione adeguata del personale alberghiero, magari con nuovi istituti proprio nel perimetro della Valtellina, come punto di inizio per qualificare l’offerta alberghiera locale oltre che per creare una nuova pagina del turismo alpino.
E guardando al futuro, Francesco Zurlo, professore ordinario Industrial Design e preside Scuola del Design Politecnico di Milano, ha provocatoriamente poi ipotizzato un panorama post-olimpico, per rilanciare un piano generale di riqualificazione legato alla progettazione dei Giochi Olimpici come pretesto per opere o infrastrutture non fini a se stesse, ma a vantaggio di tutto lo scenario valligiano anche a Giochi conclusi. «Stentiamo ad avviarci su percorsi di miglioramento – ha poi commentato Sergio Luciano, direttore di Economy e moderatore dell’incontro – ma quando scatta il mordente collettivo in una comunità o in una filiera, siamo imbattibili».
Leggi altro su opportunità di business – eventi e fiere di settore