• 03/10/2023

Miller Group, i dati al centro del cambiamento

 Miller Group, i dati al centro del cambiamento

Paul Renda – ceo di Miller Group

Rivelatasi vincente nell’agrifood, la traccia di un modello replicabile per molte PMI parte dall’analisi dei dati, un patrimonio delle aziende che – grazie alle nuove tecnologie – riesce a generare un percorso di ripresa, tra successo e innovazione. Ne abbiamo parlato con Paul Renda, ceo di Miller Group

Secondo l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, le tecnologie nell’agricoltura 4.0 generano, in Italia, un giro d’affari che ormai supera i 2 miliardi di euro. Si tratta di un risultato sorprendente, specie se si considera che fino a qualche anno fa, l’agricoltura sembrava un settore destinato ad un inesorabile declino. Grazie alle tecnologie e all’innovazione, tuttavia, questo settore sta recuperando terreno alimentato da investimenti e tecnologia.

Ottimizzare, mettendo processi e dati al centro del cambiamento è stata la chiave di volta. In questo come in altri settori. Questa lettura è frutto dell’esperienza di Miller Group, società di consulenza che si sta distinguendo sul panorama nazionale per la rapida crescita e l’innovativo approccio al cambiamento.

«Le imprese – tra cui, per restare sul tema, molte realtà agricole – hanno ormai compreso che, nel mercato odierno, la creazione di un solido vantaggio competitivo passa necessariamente attraverso l’innovazione e l’acquisizione di nuove conoscenze. Il lavoro che svolgiamo quotidianamente all’interno di centinaia di imprese ci ha portato a sviluppare un programma di accelerazione e consolidamento per PMI suddiviso in tre fasi, che permette di migliorare le proprie performance e rafforzare il livello di competitività: la prima fase consiste nell’analisi della situazione AS-IS e su un’attenta focalizzazione al recupero di efficienza e redditività. Ciò avviene attraverso l’implementazione di nuove tecnologie in grado di migliorare e integrare i processi.

Nella seconda fase – spiega Renda, ceo di Miller Group (sito web) – è fondamentale verificare con oggettività e dati concreti quali sono le criticità e i punti di forza del proprio modello di business, in modo da pianificare una strategia in grado di generare informazioni attraverso la valorizzazione di dati e l’estrazione di know how atto ad anticipare esigenze e i bisogni latenti. È proprio in questa fase che risulta fondamentale impostare un percorso capace di generare nuovo sapere grazie alla trasformazione dei dati grezzi in informazioni significative e utilizzabili per prendere decisioni informate e migliori. L’analisi dei dati implica l’esame di grandi quantità di dati per identificare modelli, tendenze e correlazioni che possono aiutare a comprendere meglio i clienti, i prodotti e il mercato.

In questa dinamica, la valorizzazione dei dati è importante perché consente alle aziende di prendere decisioni migliori. Ad esempio, i dati sui clienti possono essere utilizzati per migliorare l’esperienza del cliente e aumentarne fedeltà. I dati sui prodotti possono essere utilizzati per migliorare il design e le funzionalità del prodotto. I dati sulle operazioni aziendali possono essere utilizzati per ottimizzare i processi e ridurre i costi.

Durante la terza fase l’attenzione viene focalizzata sullo sviluppo di una cultura aziendale aperta all’innovazione e alla collaborazione: un approccio in grado di alimentare una migliore sensibilità rispetto l’apertura al cambiamento e a percorsi di crescita data driven. Un processo olistico in grado di guidare il cambiamento e affrontare le sfide tecnologiche dei prossimi anni. Attraverso questa dinamica, la valorizzazione dei dati può portare all’apertura di nuovi scenari e nuove opportunità di business. Ad esempio, i dati sulle abitudini di acquisto dei clienti possono essere utilizzati per sviluppare nuovi prodotti o servizi che soddisfano le esigenze dei clienti.

Si tratta di un percorso scandito da diversi momenti che, se correttamente gestiti, abilitano le PMI a compiere percorsi di sviluppo capaci di guidare il cambiamento in modo armonioso e consapevole.

L’esperienza sul campo – continua Renda – ci dice che con questo approccio, la piccola-media impresa è stimolata a intraprendere con maggior determinazione e coscienza ambiziosi percorsi di sviluppo. Abbiamo implementato questo modello nell’agrifood, ma anche nel tessile, nella meccatronica e in tanti altri settori. Si tratta di un modello graduale che permette all’imprenditore di vivere il cambiamento in modo lineare e ordinato. Un innesco che può avviare un circolo virtuoso su cui costruire il futuro delle imprese».

 

 

Leggi altre notizie: Lombardia Economy – Opportunità di Business

Antonella Tereo

Giornalista specializzata in attualità, lifestyle e turismo

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