PizzAut un nuovo modo di fare impresa

Da startup inclusiva e franchising nazionale. La storia
PizzAut è molto più di un paio di pizzerie, è un progetto straordinario, attualmente unico in Europa, di fare impresa in maniera inclusiva, l’esempio concreto che un mondo del lavoro diverso è possibile. PizzAut è una startup di nuova concezione, che punta a diventare il primo franchising inclusivo del nostro Paese. L’idea nasce da una mente visionaria e un animo dotato di grande sensibilità, quelli di Nico Acampora, educatore e padre di un ragazzo autistico, che nel corso della sua carriera professionale si è sempre occupato di disabilità e politiche giovanili.
Dopo la diagnosi di autismo per il figlio Leo e un momento di fisiologico smarrimento, Acampora ha subito compreso che il suo futuro avrebbe avuto un solo obiettivo: costruire un domani per le persone autistiche. Nico ha immaginato un mondo nuovo, che potesse trasformare giovani “pensionati” (pensioni di invalidità s’intende) in partecipanti attivi alla cosa pubblica, nonostante le loro disabilità. Era il 2017: da allora, in 1490 giorni, quell’idea ha preso forma in due pizzerie, la prima aperta nel 2021 a Cassina de’ Pecchi, la seconda inaugurata a Monza il 2 aprile 2023, insieme a una Aut Accademy e due appartamenti a disposizione dei ragazzi, come palestre di autonomia inclusiva.
PizzAut: la storia di una startup che “nutre l’inclusione”
Il percorso di sviluppo di PizzAut non è stato affatto semplice. Acampora ha dovuto destreggiarsi tra commenti impietosi e il giudizio sprezzante di una neuropsichiatra che ha lo ha definito “padre frustrato di un disabile”. Fortunatamente non sono mancati i sostenitori, che anzi, poco alla volta sono diventati e un vero e proprio esercito di appassionati al progetto.
La prima vera svolta è arrivata con la partecipazione al programma “Tu sì que vales”, che ha fatto da amplificatore mediatico al progetto, permettendo alla storia di PizzAut di raggiungere ogni angolo del Bel Paese. A congelare gli entusiasmi è però presto giunta la pandemia, che ha impedito per lungo tempo l’apertura della prima pizzeria a Cassina de’ Pecchi.
Ma nemmeno il Covid è riuscito a fermare per sempre PizzAut. Durante i lunghi mesi di lockdown e pesanti restrizioni per le attività ristorative, Nico ha infatti dato vita all’ennesimo mondo alternativo possibile: ha commissionato la realizzazione di due truckfood, per permettere ai camerieri Aut di preparare pizze gourmet e inclusive per le aziende e per il personale sanitario che in quel periodo stava vivendo in condizioni di stress estremo. I truckfood di PizzAut, richiestissimi, hanno poi iniziato a girare l’Italia, in lungo e in largo, arrivando a Montecitorio e persino dal Papa. Il nome di PizzAut si è diffuso ben presto oltre i confini italiani: alcune proposte di collaborazione sono giunte infatti da Oltreoceano, dagli Stati Uniti d’America e dall’Australia.
Dopo un’attesa lunga un anno, il primo maggio 2021, in onore della Festa dei Lavoratori, ha aperto la prima pizzeria a Cassina de’ Pecchi. In quell’occasione, l’inaugurazione è stata presieduta dall’allora Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
La seconda apertura a Monza
Da quel giorno, sono trascorsi altri due anni di lavoro e crescita professionale per i ragazzi e l’intero progetto, che poco alla volta ha visto unirsi ben 130 sostenitori (tra i quali anche Elio e le storie Tese e Alessandro Borghese). Il 2 aprile 2023, è stato inaugurato anche il secondo spazio PizzAut a Monza, in via Philips 12 (ex area vaccinale). L’evento, questa volta, ha visto la partecipazione straordinaria del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
A dare il benvenuto alla più alta carica dello Stato, all’ingresso del locale, erano presenti il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, il presidente della provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio, il vicepresidente della Regione Lombardia, Marco Alparone, il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Milano, Giovanni Raimondi e naturalmente il fondatore di PizzAut, Nico Acampora. Un benvenuto speciale è arrivato da Andrea, uno dei camerieri Aut che ha reso omaggio al presidente suonando col violino l’Inno alla Gioia.
Il Presidente ha poi gustato una pizza speciale dedicata alla Costituzione e all’Articolo 1 e realizzata per l’occasione con i prodotti provenienti dai terreni di Libera (confiscati alla criminalità organizzata).
“Vorrei ringraziare Nico Acampora perché quello che ha sognato e intuito l’ha ideato mentre tutti lo ritenevano impossibile e inverosimile invece adesso è la realtà. Questo è un luogo non solo di esempio ma di normalità perché si lavora come tutti fanno. Ogni persona ha il suo modo di esprimersi, di realizzarsi, di vivere una sensibilità, nessuno è uguale a un altro quindi significa che tutti devono avere la possibilità di potersi esprimere e realizzare”, ha dichiarato Mattarella rivolgendosi ai ragazzi di PizzAut.
Il Futuro: il primo franchising sociale d’Italia
PizzAut è un progetto dinamico, in continua crescita, un modello di business innovativo, orientato all’inclusione e destinato a diventare il primo franchising sociale in Italia e in Europa. Le proposte di replicare il progetto stanno arrivando da ogni parte del mondo, pertanto si tratta soltanto di continuare a lavorare con la stessa visione e tenacia adottate sinora. “Siamo all’inizio del nostro sogno, vorremmo che in ogni città si aprisse un locale PizzAut, e ancora di più, vorremmo che in futuro diventasse “normale” assumere pizzaioli e camerieri autistici in qualsiasi locale, perché i nostri ragazzi e le nostre ragazze sono prima di tutte persone che meritano di vivere attivamente nella società, e soprattutto sono gran lavoratori!”, ha concluso Acampora.