Profili richiesti dal mondo del lavoro

Profili richiesti dal mondo del lavoro. Il direttore di Experis Salvatore Basile: «Temi fondamentali IA, green data center e green IT»
Il green? Una chiave strategica per il futuro, anche in ambito tecnologico: la convergenza tra le competenze IT e la sostenibilità ambientale è un trend sempre più evidente ed emerge con forza anche dalla quarta edizione di Tech Cities, studio promosso da Experis (Manpower Group) sui profili tecnologici più richiesti nel nostro Paese. Oggi le aziende cercano non solo professionisti altamente qualificati nel campo dell’IT, ma anche persone che possiedano competenze green avanzate, in un mondo in cui l’intelligenza artificiale e le competenze tecnologiche sono sempre più chiamate a essere al servizio della sostenibilità ambientale.
Il report, rilasciato a novembre 2023, restituisce un’efficace fotografia del comparto, attualmente protagonista di una fase di crescita straordinaria. Le ultime Previsioni sull’Occupazione Manpower Group (MEOS) per il quarto trimestre 2023 confermano l’IT come secondo settore per previsioni di assunzione in Italia dopo Energy&Utilities: il dato del Q4 fa registrare per l’Information Technologies un +29 per cento, in aumento del 17 per cento sul trimestre precedente e del 6 per cento rispetto al pari periodo dell’anno scorso. Continua a crescere, quindi, la richiesta di professionisti da parte delle aziende, ma si conferma il Talent Shortage: il 72 per cento delle aziende IT riferisce di avere difficoltà a reperire i talenti di cui ha bisogno. Ecco, nel dettaglio, le figure professionali IT più ricercate al momento:
- Chief Technology Officer (CTO) – responsabile della selezione e dell’implementazione di soluzioni tecnologiche per potenziare la competitività aziendale. Retribuzione media nazionale per un CTO di media seniority: 71.500 euro.
- SAP Manager o SAP Specialist – gestisce l’implementazione e la personalizzazione del software SAP. RAL media nazionale: 49.500 euro.
- E-commerce Manager – integra processi di marketing e project management per lo sviluppo degli store online. RAL media di un profilo middle: 43mila euro.
- Infrastructure Manager – responsabile dei sistemi e delle infrastrutture informatiche. RAL media: 53.500 euro.
- Cloud Developer/Architect/Engineer – profilo che coniuga competenze tecniche e doti manageriali. RAL media nazionale: 43.300 euro.
- DevOps Engineer – si occupa delle fasi di sviluppo e gestisce le operazioni infrastrutturali. RAL media: 45mila euro.
- Full Stack Developer – gestisce piani di sviluppo progettuale in maniera globale. RAL media nazionale: 34.500 euro.
- Java Developer – sviluppa software utilizzando il linguaggio di programmazione Java. RAL media 35.100 euro.
- Scrum Master – figura ibrida tra Project Manager e Talent Scout con competenze tecniche. RAL media nazionale: 43.600 euro. • Data Scientist/Architect – professionista dei dati che elabora modelli di business competitivi. RAL media: 34.900 euro.
- SOC Manager – responsabile del Security Operation Center. RAL media nazionale: 48.300 euro.
- Security Researcher – rileva, previene e risolve minacce alla sicurezza. RAL media: 48mila euro.
- Penetration Tester – testa apparati e sistemi aziendali per individuare vulnerabilità. RAL media: 40.500 euro.
- Model Based Design Engineer – si occupa di modellazione e sviluppo software. RAL media nazionale: 36.800 euro.
- Embedded System Engineer – progetta, sviluppa e valida soluzioni software e hardware per architetture embedded. RAL media: 39.000 euro.
- Software Quality Assurance (QA) Tester – assicura la qualità del software prima del rilascio. RAL media nazionale: 38.700 euro.
In maniera trasversale a questi profili, dunque, emerge la necessità di formazione e di attenzione verso le tematiche di sostenibilità ambientale. «L’information Technology al servizio del green e della trasformazione ecologica – afferma Salvatore Basile, direttore Experis Italia – è un trend che si sta imponendo in modo sempre più forte. Parliamo innanzitutto dell’intelligenza artificiale che diventa facilitatrice di tecnologie per affrontare le sfide ambientali, ad esempio nell’ottimizzazione dell’energia, nella prevenzione dei disastri ambientali, nella mobilità sostenibile, nella riduzione del consumo di risorse non rinnovabili, attraverso la progettazione, sviluppo e manutenzione di infrastrutture per l’energia solare ed eolica».
Si prevedono ricadute interessanti, inoltre, sul tema dei Green Data Center: man mano che aziende e istituzioni sono chiamate a gestire quantità di dati sempre più ingenti, sarà necessario puntare l’attenzione sulla progettazione e sulla gestione oculata dei Data Center in modo che siano ecosostenibili.
Ma non è tutto: secondo Basile esiste un altro importante ambito in cui IT e sostenibilità di incrociano. Si tratta del green IT, ovvero dello studio e della pratica dell’utilizzo di computer e risorse IT in modo più efficiente e responsabile. A partire dalla gestione dei rifiuti IT, “una priorità davvero urgente”. Experis stima che le aziende nel prossimo futuro ricercheranno sempre più nuovi profili professionali di tipo consulenziale, legati alla gestione e al riciclaggio dei dispositivi elettronici in chiave ecologica. «L’intelligenza artificiale nel 2023 è ciò che è stato Internet nel 1993, con sfide e vantaggi di portata ancora maggiore. La combinazione di IA e green può contribuire davvero alla creazione di un futuro più sostenibile per l’umanità», conclude Basile.

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