Quando l’innovazione si mette al servizio dell’economia circolare

Marzia Chiesa
A partire dall’elemento acqua, Sodai (società di ingegneria ambientale) da 35 anni innova il settore del water management
La parola innovazione è sempre stata nel dna di Sodai: già a partire dal 1987, quando Angelo Chiesa, fondatore, ha deciso di portare una ventata di novità in un settore, quello dell’ingegneria ambientale, che a quel tempo era piuttosto conservatore.
Una spinta innovativa dunque, portata avanti con lungimiranza da Marzia Chiesa, amministratore delegato di Sodai dal 2015, che – a 35 anni dalla fondazione – ha saputo fare tesoro degli insegnamenti paterni e allo stesso tempo portare l’azienda in una nuova era, all’insegna del green e dell’innovazione.
Bisogna sottolineare che la parola “sostenibilità” guida le azioni d’impresa a 360°, passando anche dalla parità di genere, dai modelli gestionali, dagli obiettivi strategici, dalla consapevolezza etica e l’impegno sociale.
Secondo l’amministratore, infatti, «puntare sulle persone, il cuore pulsante della società, e sulle innovazioni tecnologiche, ci ha permesso di diffondere e consolidare una cultura aziendale fondata sui principi di sostenibilità, trasparenza e qualità».
Un obiettivo permesso anche grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, che hanno portato alla creazione di partnership di alto valore aggiunto con alcune startup, per applicare in maniera innovativa la tecnologia e la sua potenzialità anche nell’ambito del water management.
Emblema di questo impegno, l’ambizioso progetto che Sodai – in collaborazione con Spartan Tech, company Made in Italy specializzata nello sviluppo di tecnologie esponenziali “democratiche e sostenibili” – ha avviato per essere la prima società italiana a tracciare con tecnologia blockchain la filiera dei rifiuti, dal produttore al trasportatore e al trasformatore.
Un successo che ha permesso alla società di aggiudicarsi il Sustainability Award, un prestigioso riconoscimento promosso da Credit Suisse e Kon Group, riservato alle prime 100 aziende italiane che si sono contraddistinte nell’affrontare le sfide dell’emergenza climatica, trasformandola in un’occasione per esprimere innovazione.
Il recente rebranding aziendale rende evidente la mission di Sodai, nel cui logo è presente il payoff “Circular Innovation”. Due parole che effettivamente rappresentano i due principali ambiti in cui l’azienda si focalizza, esplicitando i valori che guidano l’operato di una realtà storica che non ha mai smesso di guardare al futuro.
«Il payoff – dice Marzia Chiesa – sintetizza la convergenza del nostro percorso rispetto ai temi dell’innovation, della sostenibilità e dell’economia circolare. La ricerca di Sodai, negli anni, si è infatti concentrata sulla salvaguardia dell’ambiente senza perdere d’occhio le necessità di mercato».

Oggi l’azienda è presente in 29 Paesi e vanta nel portafoglio clienti realtà di spicco operanti in diversi settori, come Oil&Gas e Power e trasporto, dove da oltre 15 anni Sodai possiede e gestisce gli scarichi e gli impianti di trattamento delle acque.
«I nostri clienti sono le grandi industrie: ad esempio aziende chimiche, tessili, raffinerie, cartiere, ma anche enti parastatali e realtà nel mondo dei trasporti. Partendo dall’elemento dell’acqua, li accompagniamo nel percorso verso la sostenibilità a 360°, offrendo servizi in modo trasversale», spiega Marzia Chiesa.