Quark Hotel nuova meta del turismo milanese
Dopo oltre due anni di ristrutturazione, sulla scena milanese, torna protagonista il Quark Hotel. Abbiamo intervistato Raniero Amati, Chief Sales & Marketing Officer di Aries Group
Grazie a un restyling totale, curato dallo studio di architettura Caberlon Caroppi, con sede a Milano, sotto la guida della società di gestione alberghiera, Aries Group, oggi la struttura che ospita Quark Hotel (sito web) vanta spazi particolarmente ampi, plus unico per il tessuto territoriale meneghino, con servizi per il congressuale estremamente evoluti. Al tempo stesso, camere confortevoli e spaziose, unite a una posizione strategica, rendono Quark un nuovo punto di riferimento per il turismo in rapida crescita di famiglie, coppie e viaggiatori curiosi, sempre attenti alle comodità e al contesto. L’hotel è infatti inserito nell’area di Via Lampedusa, una zona in fase di trasformazione, grazie a importanti progetti di riqualificazione urbanistica.
Un progetto innovativo e trasversale, dunque, studiato guardando alla Milano del futuro, nella quale turismo e business divengono volti di una metropoli in continuo cambiamento.
Milano non è più solo capitale economica del Paese, ma anche meta del “nuovo turismo”. Quark si inserisce in questo segmento in forte crescita, rivolgendosi principalmente a quali tipologie di viaggiatori?
«Verissimo, Milano non è più solo la capitale italiana degli affari e del business, ma è diventata una meta turistica in grado di richiamare una clientela internazionale, attirata da arte, architettura e cultura. Una destinazione in costante evoluzione, dal lifestyle inconfondibile, di forte richiamo per i suoi eventi, lo shopping o semplicemente come tappa di passaggio per chi viaggia in Italia.
Siamo particolarmente affezionati alla città di Milano e, come Quark, abbiamo saputo intercettare questo trend in un’area che diventerà presto una nuova city life con il progetto di riqualificazione che la vedrà cambiare volto entro il 2025. La nostra tipologia di viaggiatori è varia proprio perché l’animo dell’hotel è poliedrico.
È un prodotto business, dal forte appeal per la clientela MICE, grazie alla sua raggiungibilità, ai suoi spazi tanto ampi da essere unici a Milano, con sale attrezzate in grado di ospitare fino a 1500 persone e servizi per il congressuale estremamente evoluti. Dall’altro canto, grazie a camere spaziose, confortevoli e a misura, l’hotel ha come target anche famiglie e gruppi di amici che apprezzano spazi, buon cibo, servizi, verde e posizione strategica».
Quark Hotel è innovazione, comfort e design. Come si differenzia dalle altre strutture presenti in città? Quali gli elementi di attrazione per il “nuovo turismo”?
«Sicuramente uno degli elementi principali di differenziazione è rappresentato dagli spazi, incredibilmente ampi per essere a Milano. Spazi resi piacevoli e funzionali dall’intervento di ristrutturazione a cui l’hotel è stato sottoposto prima dell’apertura. C’è una firma italiana per il progetto di restyle degli interni, lo studio di architettura Caberlon Caroppi, e c’è uno stile di ospitalità nuovo, fresco e dinamico, tipicamente italiano, ma in grado di intercettare i più contemporanei trend internazionali.
Aries ha come priorità assoluta la soddisfazione degli ospiti, predilige uno staff giovane e motivato, sviluppa e implementa una rete di servizi complessa e di grande qualità. Questo insieme di ingredienti rende vincente il progetto e ci differenzia dai competitor in città e oltre».
Quark è una struttura ibrida, per clienti business e leisure. Come coniuga questi due mondi in una sola location?
«È ormai assodato che le tendenze dominanti del mercato portino a esigenze nuove, fatte di versatilità, dinamismo, tecnologia. Si fa business, si è iperconnessi, ma si apprezza la tradizione culinaria, il rallentare del tempo, i piccoli piaceri della vita. Noi di Aries Group ci facciamo interpreti dei nuovi bisogni e mi riaggancio qui al tema trattato nella seconda domanda.
Il payoff che abbiamo scelto per Quark non è casuale e ne riassume tutte le potenzialità e la filosofia: “Think Big”. Il concetto di grande, ampio, è centrale. Non si costruiscono più edifici come questo e trovare una struttura con spazi di tali dimensioni è di per sé un grande plus, soprattutto se pensiamo che ci troviamo a breve distanza dal Duomo di Milano. E il pensare in grande, per Quark, non si limita alla quantità.
Parliamo anche e soprattutto di qualità, con un concetto di ospitalità in grado di coniugare agevolmente business e leisure, con servizi di alto livello e un’accoglienza calorosa. E soprattutto, la cura dei dettagli dai piccoli fino ai grandissimi numeri in tutti i servizi dell’hotel, tavola compresa».
Quark Hotel vuole dire anche sostenibilità. Il rispetto per l’ambiente si declina in diverse attività, tra queste la creazione di una vera e propria foresta. Può dirci di più a riguardo?
«La sostenibilità ci è particolarmente cara. Siamo sensibili a questo tema così delicato e attuale, ci stiamo muovendo verso politiche più rispettose dell’ambiente un po’ in punta di piedi, in parte per evitare di fare green washing, in parte anche per le specificità di questo prodotto. Parliamo di un edificio preesistente e molto ampio, dove il risparmio energetico è fondamentale, ma di applicazione non semplice nell’immediato.
Stiamo lavorando a livello strutturale sull’edificio, nel frattempo, abbiamo portato al suo interno una serie di progetti in cui crediamo molto e che prevedono collaborazioni con organizzazioni che operano a livello globale nella tutela dell’ambiente. Una di queste è Treedom, con cui abbiamo stretto un accordo che prevede la piantumazione di nuovi alberi in zone specifiche del mondo, dove la deforestazione ha causato danni incalcolabili. Insieme a Treedom, fonderemo la Foresta Quark, un’area verde virtuale composta da tanti alberi che doneremo per iniziative e occasioni speciali, come festività ed eventi. Stay tuned per scoprire di più».
Di recente avete annunciato anche una nuova partnership con Ethic Ocean.
«Esattamente. Abbiamo deciso di stringere una collaborazione con Ethic Ocean, organizzazione ambientale senza scopo di lucro che opera a livello internazionale nella salvaguardia dell’oceano e delle sue preziose risorse. La missione di Ethic Ocean è quella di mobilitare i diversi attori della filiera ittica (pescatori, acquacoltori, grossisti, rivenditori, insegne della grande distribuzione, pescivendoli e chef), incoraggiandoli e sostenendoli nell’attuazione di pratiche sostenibili.
Abbiamo quindi lanciato la campagna Green Choice a partire dal nostro hotel di Roma, il Villa Pamphili, incentivando al risparmio idrico i nostri ospiti e invitandoli a evitare inutili sprechi di quella che è la nostra risorsa più preziosa: l’acqua. La campagna sta partendo anche a Quark e prevede che per ogni giorno in cui i nostri ospiti sceglieranno di rinunciare alla pulizia della camera, doneremo 3 euro all’organizzazione e garantiremo in più altri 5 euro di sconto sulle consumazioni dell’ospite che ha aderito, nei bar e ristoranti dell’hotel».
Dal suo osservatorio professionale, lusso e sostenibilità ambientale possono essere complementari?
«Direi di sì! Anche se noi non facciamo lusso, possiamo esprimere un pensiero positivo rispetto a questa domanda. Con coerenza e convinzione, si può raggiungere un equilibrio tra due concetti che a prima vista possono sembrare contraddittori, ma che in realtà si stanno sempre più allineando e avvicinando. Non è più possibile rimanere indifferenti al tema dell’ambiente e la consapevolezza di questa urgenza è ormai globale e trasversale».
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