Quotazione in Borsa D-Orbit, eccellenza lombarda pronta alla prossima space economy

Trilioni di dollari in tutto il mondo quelli attesi dal trend in crescita nel settore spaziale
Proiezioni che danno il senso del prossimo panorama dell’industria satellitare in un futuro sempre più vicino.
A calcolarlo è proprio una delle più importanti aziende lombarde (e con sedi in altre parti del mondo) la D-Orbit, di Fino Mornasco, nel comasco, pronta a questa sfida compiendo proprio quest’anno il grande passo della quotazione in Borsa, cavalcando l’ascesa del settore.
“Abbiamo incontrato Breeze Holdings – ci racconta Luca Rossettini, ceo di D-Orbit – durante la fase di valutazione delle varie opzioni di aumento di capitale e siamo rimasti colpiti dalle loro capacità ed expertise, nonché dalla possibilità di collaborare anche con The Bolden Group, un consorzio di leader con una vasta esperienza nel settore spaziale e aerospaziale. La transazione, che dovrebbe fornire fino a circa 185 milioni di dollari (163 milioni di euro) di cassa al momento della quotazione al NASDAQ, accelera il nostro accesso alle risorse per alimentare la crescita futura e cogliere le opportunità a breve, medio e lungo termine”.
L’eccellenza finora proposta dall’azienda a livello internazionale e, in generale, un settore in crescita del resto sembrano fattori di spinta particolarmente energici in questo momento.
A gennaio 2022, ad esempio, si registra solo l’ultima delle missioni di Ion Satellite Carrier nonché la quarta in meno di 15 mesi. Un calendario che si aggiorna registrando un continuo rilascio in orbita di diversi satelliti clienti. E nuovi contratti commerciali arriveranno anche nei prossimi mesi, secondo gli accordi già stipulati, visto che la space economy si sta rivelando uno dei business più importanti per alcune imprese italiane e non solo e alla base dei futuri sviluppi tecnologici in vari campi.
Cifre legate ai prossimi progetti della società comasca che danno il senso dell’espansione nel settore, a favore di un circuito di ulteriori aziende clienti che ne trarrebbero benefici.
“L’economia spaziale ha un enorme potenziale – continua Rossettini – con il mercato che dovrebbe crescere fino a 1,4 trilioni di dollari entro il 2030, con più di 65.000 satelliti che saranno lanciati nei prossimi dieci anni. Si tratta di satelliti che vengono utilizzati per abilitare molteplici settori in crescita sulla Terra, tra cui le telecomunicazioni, l’osservazione del cambiamento climatico, l’agricoltura, il settore oil & gas, e molti altri. Con il nostro collaudato Ion Satellite Carrier, D-Orbit è destinata a diventare un fornitore leader di soluzioni di consegna “ultimo miglio” e di servizi infrastrutturali avanzati per la nuova economia spaziale in rapida crescita”.