Salone CSR 2023, la sostenibilità
Dal 2013, il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è l’appuntamento più atteso da chi crede nella sostenibilità
Riconosciuto come il principale evento in Italia dedicato a questo tema, ha contribuito alla diffusione della cultura della responsabilità sociale, offerto occasioni di aggiornamento, facilitato il networking tra i diversi attori sociali.
In questi anni, il Salone della CSR (sito web) è stato non solo un’occasione di confronto e di scambio, ma anche un “termometro” che ha misurato la crescita dell’impegno delle imprese. In questa edizione sono 284 le organizzazioni protagoniste dell’evento che dal 4 al 6 ottobre ha visto confrontarsi oltre 500 relatori in 115 eventi.
Abitare il cambiamento: il titolo dell’undicesima edizione
L’edizione 2023 ha avuto per titolo Abitare il cambiamento, ricordando che per abitare il cambiamento è necessario costruire una nuova bussola di valori, credere nell’innovazione, valorizzare il ruolo che ognuno gioca per lo sviluppo sostenibile.
La sostenibilità è un processo e un percorso condiviso: solo la collaborazione tra i diversi attori sociali può portare nuove idee e soluzioni utili per le persone e per il pianeta. Il Salone della CSR è sempre di più una palestra per confrontarsi e non solo un palcoscenico dove valorizzare esperienze di successo.
E proprio dal confronto tra chi sta sperimentando modalità innovative nella gestione della propria organizzazione emerge quanto il cambiamento sia spesso una strada in salita: il Salone è, quindi, l’occasione per ascoltare i ritorni positivi dell’agire responsabile, ma anche le difficoltà incontrate e le azioni messe in campo per superarle.
Il Salone: una community informale, inclusiva, eterogenea
Le parole chiave del Salone sono collaborazione e condivisione. Stimolare la partecipazione al Salone ha anche l’obiettivo di promuovere il senso di appartenenza a una community informale, inclusiva ed eterogenea.
Coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato significa anche far crescere la audience engagement: un aspetto fondamentale che, oltre a garantire il successo dell’evento, migliora le sue ricadute sociali.
Per molti partecipanti, il Salone rappresenta un’occasione di aggiornamento oltre che di networking. Le numerose attività interattive organizzate durante i tre giorni del Salone consentono la partecipazione diretta dei partecipanti.
È l’occasione per mettersi in gioco e rafforzare l’idea di appartenere a una rete di soggetti che si confrontano, un luogo in cui le idee si mescolano, un’occasione per capire come le idee si trasformano in azioni concrete.
L’importanza del confronto
Il Salone rappresenta un’opportunità straordinaria di confronto tra le organizzazioni partecipanti. Il benchmarking è, infatti, un aspetto interessante per coloro che ascoltando quanto realizzato da altre imprese possono capire a che punto sono nel loro percorso verso lo sviluppo sostenibile.
È anche un’occasione per identificare i propri punti di forza e debolezza, ispirandosi alle best practices adottate da altre realtà: un’analisi comparativa che permette di valutare il proprio posizionamento e progettare nuove azioni in ambito sociale, ambientale, di governance.
Oltre a fare, bisogna imparare a misurare
Il Salone, grazie ad alcuni eventi in programma e alla creazione della seconda edizione del Premio Impatto, valorizza la capacità delle organizzazioni di misurare e valutare l’impatto generato. Il premio intende coinvolgere imprese e associazioni no profit che sono invitate a raccontare come e perché hanno deciso di misurare il valore creato dalle proprie attività.
La valutazione dell’impatto diventa sempre più importante: è fondamentale, infatti, quantificare il valore prodotto non solo a livello economico, ma anche per il benessere delle persone e dell’ambiente.
Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Fondazione Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.
Intervento di Rossella Sobrero