La Sostenibilità per Spriano: Da obbligo a opportunità
La sostenibilità non è solo un’opzione, bensì un imperativo cruciale per le imprese che mirano a prosperare nel tempo. Una strategia di comunicazione ben eseguita consente loro di essere parte del cambiamento. Ne parliamo con Lorenza Spriano, Amministratore di Spriano Communication&Partners
Nel dinamico scenario aziendale del 2024, in cui la competizione è sempre più accesa, l’attenzione verso la sostenibilità non è solo un’opzione, bensì un imperativo cruciale per le imprese che mirano a prosperare nel tempo. Una strategia di rendicontazione e comunicazione della sostenibilità ben eseguita consente loro di essere parte del cambiamento. Ne parliamo con Lorenza Spriano, Amministratore di Spriano Communication&Partners, che da anni affianca le imprese nei progetti di comunicazione e sostenibilità.
Dal prossimo anno per alcune categorie di aziende sarà obbligatorio produrre un report di sostenibilità. Sembra davvero che il momento per le imprese sia improrogabile.
«Rendicontare la sostenibilità diventerà un obbligo per molte imprese entro il 2027, quando rimarranno escluse le microimprese e le non quotate, che spesso però sono parte della supply chain di imprese più grandi e, quindi, coinvolte.
Oltretutto, il superamento dei tradizionali obblighi di reportistica porta la rendicontazione a un livello non solo finanziario perché le tematiche Esg oggi sono parte integrante della strategia e del piano di sviluppo aziendale. Ecco che bisogna iniziare a pensare a rendicontare come un’opportunità e non un obbligo».
Cosa significa per un’impresa determinare i principali aspetti di sostenibilità?
«È l’impegno concreto di un’azienda nel dar vita a un modello di business che non solo permetta il sostentamento dell’impresa nel lungo termine, ma che sia anche attento all’ambiente, al benessere sociale e a una governance equa e lungimirante. Inoltre, avere chiara conoscenza e coscienza di quali sono le leve prioritarie rispetto al proprio business, favorisce la corretta percezione dell’azienda presso il mercato».
Quali sono i vantaggi di rendicontare la sostenibilità?
«L’adozione di criteri Esg accresce l’appetibilità dell’azienda poiché la rende più affidabile e rispettabile agli occhi degli investitori, dei clienti e della società nel complesso; di conseguenza, un’impresa accresce considerevolmente la propria reputazione aziendale. Le imprese che implementano strategie Esg, in particolare un sistema di governance aziendale all’avanguardia, gestiscono meglio i cambiamenti di mercato, assicurando una stabilità nel lungo periodo e promuovendo un rendimento finanziario sostenibile.
Da non sottovalutare, anche, l’effetto attrattivo verso i giovani talenti. Stimolare l’innovazione significa anticipare le sfide future per sviluppare nuovi prodotti e le statistiche più recenti indicano come le nuove generazioni sono sempre più attratte dalle aziende che dimostrano impegno verso la sostenibilità sociale e ambientale».
Cosa e come comunicare in materia di sostenibilità?
«La sostenibilità è un concetto semplice da capire, ma complesso da comunicare, soprattutto se la comunicazione vuole risultare efficace e autentica. La chiave è dar voce ai risultati, ai fatti e su quello costruire uno storytelling coerente ed efficace.
Quanto più gli obiettivi e i risultati aziendali sono chiari, tanto più sono misurabili e quindi comunicabili con autorevolezza. Un’efficace comunicazione garantisce un più efficace e strutturato rapporto con i portatori di valore aziendali, tra cui dipendenti, azionisti, investitori, banche e territorio».
Ci sono dei principi essenziali della comunicazione Esg?
«Tipicamente ne identifichiamo sei. In primis verità e trasparenza, per valorizzare risultati misurabili e concreti, senza minimizzare o eludere eventuali performance non in linea. Chiarezza, per tradurre la realtà in modo semplice e comprensibile attraverso un linguaggio puntuale, ma non iper-tecnico.
Serve poi continuità, perché non basta un solo progetto sostenibile per potersi definire un’azienda green, così come equilibrio e coerenza per trasmettere una verità sostenuta da numeri e dati in modo coinvolgente e accattivante. Per finire auspichiamo moderazione, perché il tone of voice dell’azienda rimanga coerente e sobrio».
Quali sono i mezzi per comunicare efficacemente la sostenibilità?
«Essendo la politica di sostenibilità a tutti gli effetti parte del piano industriale di una azienda, diventa fondamentale comunicarla e darne visibilità nelle presentazioni agli investitori, sempre più sensibili nelle proprie valutazioni d’investimento alla conformità dell’impresa verso i principi Esg.
Poco enfatizzata, ma molto utile per determinare una cultura all’interno dell’azienda, è la comunicazione interna, essenziale per la condivisione e la consapevolezza di tutti i dipendenti di porsi degli obiettivi e raggiungerli. I media e altre piattaforme digitali, poi, rappresentano strumenti ottimali per comunicare la sostenibilità. Il panorama dei mezzi di comunicazione è oggi molto ampio e va dai giornali tradizionali all’universo digitale e social, attraverso cui aumentare empatia e viralità dei messaggi.
L’importante è mantenere sempre coerenza tra stile, rappresentazione dei contenuti e l’immagine che negli anni l’azienda si è costruita».