TGI, orientato alla sostenibilità
Triumph Group International offre un nuovo paradigma d’impresa, orientato alla sostenibilità. Ne abbiamo parlato con Magali Lanfrey, Compliance & Sustainability Manager Strategic HR di TGI
Negli ultimi anni è cambiato il modo di vedere e valutare le imprese, non più soltanto attraverso parametri finanziari, ma anche in base a criteri di natura ambientale, sociale e di governance: i cosiddetti ESG.
Un’attenzione verso le strategie di sostenibilità a cui il mondo dell’imprenditoria ha risposto con nuove forme di organizzazione aziendale.
Ė il caso delle Società Benefit come Triumph Group International, leader italiana nel settore dell’Event & Live Industry, che ha trasformato il proprio statuto societario nel 2021, consolidando il proprio impegno verso un business sostenibile a tutto tondo.
Dunque, sostenibilità, capitale umano, empowerment femminile e scenario occupazionale nell’Event & Live Industry, queste le tematiche affrontate con Magali Lanfrey, Compliance & Sustainability Manager Strategic HR di TGI.
Nel 2021, TGI sposa un nuovo modo di fare impresa, orientato oltreché al profitto, al benessere delle persone e del pianeta. Qual è la ragione e la finalità principale di questo cambio di rotta?
«Abbiamo la fortuna di essere guidati da una persona lungimirante e innovativa come Maria Criscuolo, Chairwoman & founder di TriumphGroup International. Da sempre, siamo una azienda attenta e sensibile ai cambiamenti del mondo esterno.
Ascolto e capacità di lettura e reazione alla realtà che ci circonda sono alla base della scelta di questo cambio di rotta. È una presa di coscienza. Vi è la necessità di creare valori, non solo economici, a lungo termine, per noi stessi e per la comunità, stretta o allargata, con cui interagiamo.
Oltre all’obiettivo economico, intrinseco al fare impresa, si somma quindi l’impegno di creare un valore aggiunto, un benessere diffuso alle persone e all’ambiente».
Tra le priorità di TGI rientra senz’altro la sostenibilità, ambito su cui ogni impresa, oggi, è tenuta a concentrare attenzione e risorse. Qual è la visione di Triumph International Group?
«Oggi la sostenibilità – sociale, economica e ambientale – rappresenta un elemento imprescindibile per assicurare la competitività e la longevità di un’azienda. TGI ha compreso e raccolto questa sfida già nel 2016, certificando con lo standard internazionale ISO 20121 la sua società controllata storica, Triumph Italy srl.
Questa norma stabilisce i requisiti per la progettazione e l’implementazione di un sistema di gestione sostenibile degli eventi, caratterizzato dalla minimizzazione dell’impatto negativo sull’ambiente dell’attività congressuale, dalla valorizzazione del territorio, alla ricerca di soluzioni eco-compatibili.
Questo percorso ha diffuso in azienda una formazione-informazione a beneficio dei dipendenti che, a loro volta, hanno iniziato a sensibilizzare clienti e fornitori su questo tema.
L’attività di consulenza, per supportare i clienti nel miglioramento dell’impatto dei loro eventi, è fondamentale così come l’agire sulla supply chain, spingendo i fornitori a essere e dimostrare di essere sostenibili.
Generando awareness sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta, TGI si pone come mediatore e promotore della sostenibilità».
A proposito di empowerment femminile e parità di genere, qual è la situazione nell’imprenditoria italiana? Quali le criticità? A tal riguardo, TGI ha sviluppato un progetto pilota focalizzato sulla situazione nell’Events & Live Industry Italiana. Quale fotografia ne è emersa? E in Triumph come si compone la forza lavoro?
«L’uguaglianza tra uomini e donne è uno dei principi fondamentali della vita democratica, ma la situazione nell’imprenditoria italiana è ancora complessa e caratterizzata da note disuguaglianze.
Le donne imprenditrici sono sottorappresentate in settori ad alta tecnologia e innovazione, mentre sono maggiormente presenti nei settori legati al commercio e al turismo.
La parità di genere è un incredibile motore di crescita. Le Nazioni Unite hanno identificato, infatti, la gender equality come uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Impegno Strategico 2030. In Italia, nel 2021, è stata presentata al Consiglio dei Ministri la prima Strategia Nazionale per la Parità di Genere 2021-2026.
Nel 2022, TGI ha avviato una mappatura specifica del settore. La nostra Corporate Communications & Sustainability Manager, Antonella Nalli, ha condotto un’analisi relativa alle quote di genere con l’obiettivo di sistematizzare le informazioni a disposizione e ottenere una più appropriata rappresentazione del contesto nel quale opera Triumph Group International.
La ricerca Le donne nell’Events & Live Industry in Italia evidenzia la necessità di individuare, proporre e iniziare ad attuare politiche di welfare aziendale a favore delle donne operanti nel comparto, per favorire un dibattito costruttivo sul tema, analizzando best practice, anche con attori istituzionali, in grado di accelerare un processo di cambiamento quanto mai necessario e urgente.
Dal punto di vista statistico, i dati analizzati restituiscono una situazione in cui: l’81,25 per cento delle aziende del campione ha in forza tra il 50 per cento e il 90 per cento di personale di genere femminile; il 32,4 per cento della forza lavoro di genere femminile ha un livello di istruzione medio alta – laurea magistrale – e occupa principalmente la fascia d’età compresa tra i 31 e 50 anni; il 45,83 per cento del campione dichiara di non avere una politica di welfare aziendale attiva.
Triumph, con una forza lavoro composta all’80 per cento di donne, è una realtà in cui il processo di cambiamento è già iniziato».
In base alla consolidata esperienza di TGI, cosa serve oggi alle imprese per essere attrattive per il capitale umano?
«Il settore degli eventi è caratterizzato da una grande variabilità temporale del numero e delle caratteristiche delle risorse necessarie, in base alle tipologie di eventi. Attrarre e trattenere talenti di qualità richiede una combinazione di diversi elementi.
I professionisti desiderano un ambiente di lavoro stimolante e sfidante che consenta loro di utilizzare le proprie competenze e di crescere professionalmente.
Tuttavia, opportunità di formazione, crescita e sviluppo professionale, retribuzione e benefici competitivi, seppur requisiti importanti e ovviamente ricercati e valutati, non sono più sufficienti in un’offerta di lavoro.
I nuovi talenti sono in cerca di valore aggiunto. Cercano un ambiente in cui si sentono accolti, rispettati e valorizzati, con una cultura aziendale positiva. L’equilibrio tra lavoro e vita privata è considerato fondamentale.
I colloqui si trasformano, infatti, in confronti su tematiche quali la flessibilità in termini di orari di lavoro, lo smart working e le eventuali politiche di congedo. Ma soprattutto, a parità di pacchetto retributivo, molti talenti prendono una decisione basata su impatto e significato.
Cercano un senso di scopo nel loro lavoro. Vogliono lavorare per aziende che hanno una missione e una visione chiara e che contribuiscano positivamente alla società o all’ambiente.
Oggi, l’impegno di TGI è rivolto principalmente alla valorizzazione e al benessere dei propri dipendenti, attraverso la creazione di un ambiente di lavoro positivo, la promozione di una cultura di collaborazione, supporto e affiancamento e prestando particolare attenzione a queste nuove sfide del mercato».