• 16/01/2025

Thepositiveway: a Milano torna Gotha

 Thepositiveway: a Milano torna Gotha

Erik Somaschini e Oscar Di Montigny – ©FTfoto Filippo Tagliabue

Immerso nella cornice della Terrazza Duomo 21, a un passo dalla Madonnina, affacciato sulla bellissima Galleria Vittorio Emanuele, va in scena Gotha

È ripartito l’attesissimo aperitivo formativo ideato da Erik Somaschini. Ospite speciale della serata Oscar Di Montigny, esperto internazionale di mega trends e innovative marketing. Tema della serata il futuro dell’imprenditoria responsabile e del networking professionale, argomento che accompagnerà questo chapter, che si concentrerà sull’Economia Sferica e sull’Humanovability, ovvero la centralità dell’essere umano negli ecosistemi economici globali. Mediapartner, quest’anno, Italia Economy.

Seconda edizione di Gotha: come mai questa voglia di ripartenza?

«In realtà io non ho deciso di fare una seconda edizione, io ho deciso di ripartire. Facciamo un passo indietro. Gotha nasce dalla voglia di fare qualcosa di diverso: dal desiderio di aggregare persone interessate ed interessanti – attraverso gli aperitivi relazionali – ed arricchire questi incontri con dei contenuti innovativi e di alto profilo.

In un mondo sempre più complesso e ricco di paure, ritengo sia importante mettere in evidenza storie positive, capaci di ispirare il prossimo e rappresentare un punto di riferimento nel percorso di tutti noi; questo perché le storie positive ci aiutano a vivere meglio e a mettere insieme i pezzi, creando un senso di emulazione che può contribuire a rafforzare al meglio il nostro percorso. Gotha rappresenta un esempio di quest’idea. E quindi siamo ripartiti, perché un po’ mi diverto – ammette ridendo Erik Somaschini – e un po’ perché erano proprio le persone a chiedermelo».

Intanto la platea, di un centinaio di manager e imprenditori e migliaia di persone collegate in diretta streaming, ascolta. In silenzio. Un silenzio assordante, ricco, fatto di persone che prendono appunti, che guardano con sguardo pieno di gratitudine ai due anchorman che mettono a nudo il loro viaggio personale.

Ed è da questi sguardi che si spiega al meglio il concetto di cogliere nuove opportunità umane e di rimettere l’uomo al centro dell’innovazione e della sostenibilità. In una parola: humanovability®️. Un neologismo inventato e registrato proprio da Oscar Di Montigny, una parola nuova, con tanti significati diversi. Una voce ricca di molti concetti, che vuole dare una direzione differente al mercato dei sistemi finanziari. Un termine o meglio una crasi di più parole diverse: innovation, sustainability, human centricity.

Lombardia Economy - Thepositiveway: a Milano torna Gotha
Oscar Di Montigny e Erik Somaschini – ©FTfoto Filippo Tagliabue

Come si ridisegna una organizzazione che sappia innovare in maniera dirompente, ma che sia anche e, soprattutto, capace di rimettere l’uomo al centro?

 «Bisogna innovarsi costantemente. Ma l’innovazione fine a se stessa non serve, deve essere orientata dai principi della sostenibilità. E a sua volta la sostenibilità deve essere realmente efficace in quanto necessaria. Abbiamo bisogno di creativi risolutori di problemi che pensino, sentano e agiscano in modo nuovo. Donne e uomini che non usino la loro intelligenza solo per arricchirsi, ma anche per elevare l’umanità, guidando il mondo con mente imprenditoriale, cuore sociale e anima ecologica. Abbiamo bisogno di innovatori consapevoli: veri e propri generatori di gratitudine. La convergenza di queste tre direttrici – innovazione, sostenibilità, umanesimo – è Humanovability, il modello da adottare per produrre prosperità».

Come si educano le nuove generazioni alla sensibilità?

«Educazione proviene da ex-ducere: tirare fuori, far venire alla luce qualcosa che è nascosto. Il vero educatore riconosce nelle persone un valore. Il suo compito è quello di fare da facilitatore, affinché tu possa imparare a valorizzare ciò che è già tuo. Io non arrivo con la presunzione di doverti insegnare qualcosa perché questo sarebbe quasi arrogarsi la pretesa di dire “tu diventi ciò che io ti insegno a diventare”».

Tanti gli argomenti trattati durante la serata, tra questi anche il cambiamento climatico che incombe, la democrazia che trema, la vita collettiva e il mercato che cambiano più rapidamente della nostra capacità di adattamento. In tutto questo, ciascuno di noi ha trascurato di occuparsi dell’orientamento da imprimere alle proprie azioni. Per Oscar Di Montigny è urgente rimettere l’essere umano al centro di ogni sistema sociale. La gratitudine è la bussola con cui orientarsi.

«La gratitudine è l’anima dell’innovability: solo legando indissolubilmente l’innovazione alla sostenibilità – afferma Di Montigny – potremo davvero ridurre la nostra impronta ecologica. La gratitudine è la dimensione decisiva per arrivare a un’Economia Sferica, centrata sull’essere umano e, perciò, in grado di perseguire una crescita armoniosa, equilibrata e inclusiva».

Gotha è tutto questo: «L’augurio che mi faccio – dice Somaschini – è che possa sempre esprimere questo valore. Che possa sempre essere così identitario, innovativo e libero da condizionamenti ed influenze esterne». L’appuntamento adesso è al prossimo aperitivo.

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Annalisa Pomponio

Redazione

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