Trenord, largo al tempo libero per il turismo di prossimità
Numeri in crescita per un mercato, quello leisure, che cresce in Regione.
Investimenti, progetti e cambiamenti post-pandemici segnano il prossimo cambiamento, secondo le parole di Leonardo Cesarini, Chief Commercial Officer, Sales & Marketing Director Trenord
Dopo la pandemia il traffico sulle linee è tornato ai livelli del 2019 o si è anche modulato su nuove esigenze particolari?
«Prima della pandemia, i treni Trenord trasportavano circa 820 mila viaggiatori al giorno. Dopo il brusco calo del biennio 2020-2021, in questi ultimi mesi stiamo registrando una graduale ripresa delle frequentazioni, che sono tornate a superare i 550mila passeggeri al giorno. Le abitudini dei nostri clienti sono sicuramente cambiate…».
Ovvero?
«Prima su tutte lo smartworking, che ha modificato la mobilità delle grandi città e, di conseguenza, ha ridotto il numero dei clienti che utilizzavano i nostri servizi per recarsi al lavoro. Nonostante l’offerta di Trenord sia rimasta praticamente invariata rispetto ai numeri pre-Covid – effettuiamo oltre 2170 corse al giorno e mettiamo sui binari il 106% dei posti a sedere rispetto al 2019 – la flessione subita è notevole ma stiamo assistendo ad un fenomeno interessante: sempre più persone scelgono il treno per raggiungere luoghi di interesse turistico, preferendolo all’auto o ad altri mezzi pubblici».
Facendo un bilancio di come la rete si é trasformata dopo l’emergenza, in che proporzione sono cambiate le scelte per il traffico pendolare e per quello “leisure”?
«Quello a cui abbiamo assistito dal 2020, e a cui stiamo tuttora assistendo, è stato certamente un turning point importante non solo per le abitudini di viaggio ma anche per i comportamenti nella vita di tutti i giorni delle persone e delle organizzazioni (aziende incluse). Noi abbiamo registrato questi comportamenti in maniera evidentissima: i clienti che usano il treno frequentemente sono passati dal 51% al 42% (effetto smartworking), quelli che lo usano occasionalmente sono invece saliti dal 31% al 39%. Un dato interessante, su cui stiamo lavorando molto, è che gli spostamenti per tempo libero sono passati da 21% al 24%».
Ci sono stati nuovi investimenti di recente, alla luce delle nuove scelte dei passeggeri?
«Il graduale inserimento in circolazione di 222 nuovi treni entro il 2025 è sicuramente l’investimento più importante che Regione Lombardia (insieme a Trenord e FNM) sta affrontando e che sta già contribuendo a cambiare il modo di viaggiare dei nostri clienti. A bordo sono presenti prese elettriche e USB per la ricarica di dispositivi mobili, e-Bike e monopattini, schermi che forniscono in tempo reale le informazioni sull’andamento del viaggio; i nuovi treni portano un miglioramento in termini di puntualità sulle direttrici su cui circolano il 100% dei nuovi treni (ad esempio la tratta Colico – Chiavenna)».
Altri interventi?
«Abbiamo fatto molto anche sul fronte delle piattaforme digitali. Sito e app sono in continuo aggiornamento per garantire ai nostri clienti sia una migliore esperienza d’acquisto dei prodotti Trenord sia una costante fonte di informazioni – non solo sulla circolazione ferroviaria (quella che più interessa i nostri clienti) – ma anche di informazioni relative a eventi, offerte, convenzioni ecc. Nel 2016 poi, è stato avviato un progetto chiamato APC (Automatic People Counter). Si tratta dell’installazione di appositi sensori a bordo treno per il conteggio dei viaggiatori. Oltre a contribuire a monitorare la domanda di trasporto, questo strumento ci permette quotidianamente di analizzare le abitudini degli spostamenti dei nostri clienti per migliorare la qualità e la percezione del viaggio».
È stato potenziato il sistema di collegamenti per quel turismo di prossimità che cresce anche in Regione?
«Certamente! Ma non è stato solamente potenziato il servizio ferroviario con l’inserimento di alcuni treni straordinari verso le località a maggior vocazione turistica della Regione (come il Lago di Como, la Valtellina e il Lago di Garda per farle solo qualche esempio) nei weekend di primavera-estate – per esempio, al mese di aprile abbiamo aggiunto corse verso il Lago di Garda – o in occasioni di grandi eventi specifici. Abbiamo anche lavorato in stretto raccordo con il territorio per costruire delle offerte turistiche ad hoc. Per farlo, abbiamo lanciato il nuovo marchio Gite in Treno e lo abbiamo fatto conoscere anche attraverso la partnership con Lonely Planet (che in materia è certamente un punto di riferimento a livello mondiale). Laghi, Montagne, Parchi di divertimento e Città d’arte sono state al centro delle nostre proposte commerciali per sostenere la new era del turismo: quello sostenibile e di prossimità. Su questo il treno sa essere uno strumento straordinario!».
Che numeri aggiornati abbiamo sul traffico “leisure” post-pandemico e quali numeri si attendono per la stagione?
«Dai dati di monitoraggio che effettuiamo ogni giorno, abbiamo rilevato che il sabato e la domenica in primavera ed estate siamo tornati ai livelli del 2019 e questo è uno dei dati più significativi perché testimonia non solo il ritorno dei viaggiatori ma anche che il lavoro fatto, la maggior parte durante la pandemia, per costruire e promuovere i nostri prodotti leisure, sta iniziando a portare i suoi frutti».
Qualche dato a riguardo?
«Nel 2021 abbiamo raggiunto 6,5 milioni di spostamenti per turismo, pari a +43% rispetto al 2020. Tali risultati sono ottenuti grazie a viaggiatori lombardi o provenienti da altre regioni d’Italia. Per il 2022 prevediamo di superare i 7,8 milioni grazie anche alla ripresa del turismo straniero, soprattutto verso i laghi e i capoluoghi lombardi».
Dunque, che tipi di scenari sono attesi a breve e medio termine sull’intera rete?
«Nell’estate 2022 sono previsti numerosi interventi per il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie su numerose tratte lombarde anche guardando agli sviluppi necessari per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Sono lavori da cui i viaggiatori trarranno beneficio, in termini di performance del servizio».
Ci sono progetti che già a breve saranno indicativi?
«Tra qualche mese prenderà il via la terza fase di un progetto che prevede la presenza di operatori Trenord addetti all’assistenza dei viaggiatori e al controllo dei titoli di viaggio in stazione. Assistenza e controllo nei principali scali ferroviari sono due elementi fondamentali per garantire ai nostri clienti un supporto all’inizio o alla fine del viaggio ed evitare la salita a bordo di chi è sprovvisto di biglietto o abbonamento. Da ultimo, nell’ambito del progetto H2iseO, tra la fine del 2023 e l’estate del 2024 saranno gradualmente messi in servizio 6 treni ad idrogeno sulla direttrice Brescia-Iseo-Edolo, contestualmente alla realizzazione del primo impianto di stoccaggio e distribuzione di idrogeno proprio ad Iseo, nel deposito manutentivo Trenord. Siamo molto orgogliosi di questo progetto che, come dice il nostro amministratore delegato Marco Piuri “proietta Trenord nel cuore del futuro”. La sfida alla mobilità green è iniziata e Trenord è uno degli attori che ne garantirà il successo».