Università Milano-Bicocca l’innovazione parte “dal basso”
Il programma di finanza alternativa che consente a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e dipendenti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca di finanziare i propri progetti con il crowdfunding, è giunto quest’anno alla quarta edizione così le idee innovative diventano realtà
Con un’idea innovativa e un budget di investimento iniziale, i progetti diventano realtà. Succede all’Università di Milano-Bicocca dove il budget iniziale viene “dal basso”, ovvero dal crowdfunding che consente a chi crede nel progetto di partecipare con una donazione. Non è una novità: il progetto “Bicocca Università del Crowdfunding”, cioè il programma di finanza alternativa che consente a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e dipendenti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca di finanziare i propri progetti con il crowdfunding, è giunto quest’anno alla quarta edizione. Con risultati soddisfacenti: «Le campagne della quarta call del programma Bicocca Università del Crowdfunding, BiUniCrowd – spiega il professor Salvatore Torrisi, Pro-Rettore alla Valorizzazione della Ricerca – si avviano a conclusione e, benché manchino ancora alcuni giorni alla chiusura, i quattro progetti hanno già raggiunto l’obiettivo fissato. Come previsto dal regolamento di BiUniCrowd, grazie a questo risultato i progetti PoreUp, L’ABC del Quartiere e The Green Escape e Truciolo saranno cofinanziati, rispettivamente, dal consorzio Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), dalla Fondazione di Comunità Milano, dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano e da Sorgenia. I risultati raggiunti anche quest’anno confermano la bontà di un percorso avviato nel 2018. Milano-Bicocca è stata la prima università italiana a lanciare un programma di reward crowdfunding – in collaborazione con la piattaforma Produzionidalbasso. L’obiettivo di dare a tutta la comunità dell’Ateneo, compresi studenti ed ex studenti, la possibilità di trasformare un’idea progettuale in un’attività concreta ha interessato e coinvolto un pubblico ampio. Nelle prime tre call sono state realizzate 14 campagne, con oltre 130mila euro raccolti grazie 1.500 sostenitori».
Un’edizione all’insegna di sostenibilità e inclusione
I quattro progetti di quest’anno rispecchiano i temi più caldi di attualità e mostrano la crescente sensibilità in fatto di sostenibilità, intesa a 360°, e inclusione.
Ad esempio il team che ha proposto The Green Escape ha ideato una escape room dedicata al tema della sostenibilità, che sorgerà nella zona nord di Milano e mira a essere un punto di riferimento per il territorio, soprattutto per i più giovani. Insomma, combattere il cambiamento climatico “per gioco” e non solo rappresenta una sfida per le nuove generazioni.
Il progetto PoreUp, invece, ha l’obiettivo di riciclare i rifiuti in plastica e ricavarne un materiale nano-poroso capace di purificare i gas di scarico industriali dall’anidride carbonica: è sviluppato da un team internazionale di giovani ricercatori, dottorandi e laureati in Scienza dei materiali presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca.
Il team di L’ABC del quartiere ha, invece, l’obiettivo di supportare bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni nello studio e favorire la coesione sociale nel quartiere San Siro di Milano: un progetto di rigenerazione sociale urbana con educatori che si sposteranno nelle strade e nei cortili a bordo di una bici cargo, per raggiungere anche chi non frequenta doposcuola o altre attività.
Il quarto progetto Truciolo – Energia eco-sostenibile dagli alberi ha l’obiettivo di tracciare attraverso una blockchain la storia e caratteristiche dei legni destinati alle centrali a biomassa, affinché i tutti possano verificare che il materiale legnoso utilizzato arrivi da fonti legittime, non contenga contaminanti e sia stato lavorato correttamente.