• 03/10/2023

Unobravo – Sostegno psicologico digitale

 Unobravo – Sostegno psicologico digitale

Danila De Stefano

Unobravo – Sostegno psicologico digitale. Intervista a Danila De Stefano, ceo e founder di Unobravo

Unobravo è il servizio di psicologia online nato nel 2019 dall’intuizione di Danila De Stefano, ceo e founder con una vision netta: rendere più accessibili il sostegno psicologico e la psicoterapia grazie alla tecnologia. La start up è leader di mercato in Italia come provider per i servizi di psicologia online grazie a un modello di business efficiente e a un brand riconosciuto dagli utenti.

Dottoressa De Stefano, come è nata l’intuizione di creare un portale web in cui far interagire il paziente con gli specialisti?

«L’intuizione viene da un’esperienza che ho vissuto personalmente mentre mi trovavo nel Regno Unito. Mi sono trasferita lì nel 2016. Dopo la laurea magistrale ho iniziato da subito a lavorare in charities e cliniche psichiatriche ed inizialmente non è stato semplice ambientarsi in un nuovo Paese, con culture e lingue differenti. Così ho pensato di rivolgermi a un professionista che parlasse italiano, ma mi sono dovuta scontrare con diverse difficoltà. Questa situazione mi ha fatto riflettere su quanti expat come me si fossero trovati, o avrebbero potuto trovarsi, in una situazione simile. Dare vita a questo progetto per me significava aiutare concretamente tante persone che per i motivi più disparati non potevano avere accesso alla terapia psicologica».

Uno dei vostri punti di forza è il sistema di matching che permette al paziente di essere indirizzato al terapeuta più adatto alla sua esigenza; come funziona questo processo?

«La ricerca dello psicologo o psicoterapeuta più in linea con le esigenze e le richieste di ognuno potrebbe non essere semplice per tantissime persone. Questo capita perché solitamente si chiede consiglio a un amico o a un conoscente, si effettua una scelta sulla base di fattori non congrui con la propria situazione clinica o semplicemente perché potrebbe esserci una mancata affinità con lo specialista di turno. Il paziente in questo caso si scoraggia e spesso rinuncia a continuare un percorso di terapia.

Per ovviare a tutto ciò, Unobravo basa l’incontro tra paziente e terapeuta su valutazioni e scelte di natura analogica e “umanistica”. L’utente che arriva sul nostro sito deve solo rispondere a un semplice questionario dove trova una serie di frasi in cui rispecchiarsi o meno e che comprendono difficoltà psicologiche, o anche solo desideri di crescita personale e aspetti su cui si vuole lavorare.

Grazie a un innovativo sistema di matching, poi, incrociamo le necessità, le esigenze e le problematiche evidenziate con le competenze specialistiche e le esperienze dei nostri terapeuti.

Se, ad esempio, si hanno difficoltà di coppia o familiari, infatti, il sistema seleziona uno psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale, esperto in questo tipo di dinamiche.

È poi il paziente, dopo un primo colloquio conoscitivo gratuito utile a conoscere il terapeuta assegnato, a scegliere liberamente se iniziare il percorso con Unobravo».

Il servizio è basato sulle più innovative tecnologie digitali al cui centro ci sono i terapeuti con caratteristiche come competenza, empatia, affidabilità e accoglienza. Attualmente quanti specialisti sono associati al vostro network? Ci risulta che la maggioranza è costituita da donne.

«Oggi la nostra équipe clinica è composta da oltre 2.700 terapeuti, tra psicologi e psicoterapeuti, attentamente selezionati dal team HR dedicato. È fondamentale per noi offrire il massimo della qualità al paziente e, per questo, valutiamo ciascun potenziale nuovo membro del team applicando criteri individuati, partendo da quelli tradizionali, come curriculum formativo ed esperienze professionali, fino a un colloquio di orientamento, importante per poter poi superare la selezione e accedere alla formazione sulle prestazioni di terapia online.

Dopo l’ingresso nel team clinico Unobravo, svolgiamo percorsi di crescita, attraverso supervisioni e corsi di formazione, con ciascun terapeuta. Ogni membro dell’équipe è seguito dal primo giorno da un team leader che ha cura di monitorare e facilitare l’effettuazione di terapie efficaci e di successo grazie alla propria esperienza e grazie alle nozioni tratte da diversi test che il team Unobravo esegue da dietro le quinte, per poter comprendere quali sono i fattori facilitanti o scoraggianti di terapia online».

I due anni passati hanno accelerato l’utilizzo delle tecnologie digitali, soprattutto per il mantenimento dei contatti interpersonali, che hanno permesso una consistente crescita del vostro servizio. Attuerete nuove strategie per consolidare la vostra posizione sul mercato italiano?

«Dal giorno uno abbiamo deciso di offrire ai nostri pazienti un’eccellente qualità del servizio e per questo continueremo a migliorarci, a rendere l’esperienza dell’utente semplice e agevole, ma anche ad assicurarci che ogni terapia segua gli elevati standard di Unobravo. In parallelo ci muoviamo per potenziare le offerte rivolte alle realtà aziendali, grandi e piccole, offrendo servizi customizzati e disegnati sulle esigenze del cliente».

Una mission molto ambiziosa che vi siete imposti è quella di diventare un’azienda in prima linea nella lotta contro lo stigma che persiste attorno alla salute mentale. Come sta avanzando questo percorso?

«Si tratta sicuramente di uno degli obiettivi più ambiziosi: ci impegniamo ogni giorno per poter dare un concreto contributo nella lotta contro lo stigma e lo facciamo non soltanto con l’impegno quotidiano nel nostro lavoro, ma anche attraverso la comunicazione e le iniziative che realizziamo per avvicinare sempre più le persone a una tematica così importante e spesso sottovalutata.

È fondamentale che si parli liberamente di salute mentale e benessere psicologico e che si sia consapevoli di quello che un professionista può fare per ciascuno. Purtroppo, infatti, ancora oggi esistono credenze errate sulla figura dello psicologo o dello psicoterapeuta e si tende a rivolgersi con più semplicità a un amico per condividere problemi o quesiti. Rispetto a un amico che può essere sempre pronto ad ascoltare le nostre storie, però, un terapeuta è un esperto che conosce bene le dinamiche messe in atto durante una determinata situazione, ne riconosce quelle disfunzionali ed eventuali più profonde.

È per questo che continueremo il nostro lavoro di divulgazione e sensibilizzazione sia attraverso i diversi canali di comunicazione tradizionali, i social, gli esaustivi articoli sul blog del nostro sito web: parlare, parlare e parlare è sempre il passo più importante per raggiungere il nostro obiettivo».

Come Società Benefit che azioni avete intrapreso per sostenere le realtà del terzo settore?

«Il forte ruolo sociale e l’impegno a sostegno della comunità sono insiti nel DNA della nostra azienda sin dal primo giorno: già prima di diventare Società Benefit abbiamo cooperato con associazioni, fondazioni ed enti no-profit che perseguono gli stessi obiettivi di inclusione sociale e attenzione alle problematiche di salute mentale, come le associazioni contro la violenza di genere, LGBTQIA+ o quelle per l’infanzia e la terza età. Nell’ultimo anno abbiamo poi realizzato due grandi eventi di sensibilizzazione a Milano. Felicittà – Il Festival della Salute Mentale è stato organizzato durante il mese di sensibilizzazione della Salute Mentale che ricorre a maggio: durante questa giornata di panel e tavoli di confronto abbiamo ospitato oltre 20 ospiti e hanno partecipato oltre 150 persone. Il secondo evento è stato realizzato in occasione del 10 ottobre, Giornata Mondiale della Salute Mentale: questi due giorni hanno visto la partecipazione di oltre 1.300 persone in un inedito percorso esperienziale e interattivo focalizzato sull’accoglienza emotiva. Non solo: dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino, Unobravo ha deciso di supportare concretamente la Fondazione Voices of Children, che dal 2015 si occupa di fornire aiuto ai bambini e alle famiglie vittime della tragica guerra. A maggio, invece, con la realizzazione del nostro primo evento Felicittà, abbiamo avviato una raccolta fondi a favore di Club Itaca, centro per l’autonomia socio-lavorativa per persone con disagio psichico, promosso da Progetto Itaca Milano, associazione impegnata da oltre 20 anni nella promozione della Salute Mentale.

Abbiamo avviato, infine, una preziosa collaborazione con Animenta, un’associazione no-profit che dal 2021 informa, racconta e sensibilizza sulle malattie del comportamento alimentare, portando un aiuto concreto su tutto il territorio: insieme abbiamo deciso di dare vita a un progetto per rendere accessibile la terapia a tutte le persone che soffrono di un DCA e ai loro famigliari in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, raggiungendo anche chi, per ragioni di tempo, spostamento o altro non riesce a ricevere un supporto psicologico tempestivo e adeguato e ricordando che il percorso di recovery riguarda tutti coloro che ne hanno bisogno. Per rendere possibile tutto ciò, il servizio di psicologia online Unobravo ha selezionato un’équipe di psicologi e psicoterapeuti esperti su queste tematiche. Fortemente consapevoli dell’importanza di un lavoro di team multidisciplinare, i terapeuti Unobravo si occuperanno, inoltre, di collaborare con centri e ambulatori presenti sul territorio qualora i pazienti dovessero avere bisogno di altra tipologia di intervento».

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Andrea Pisani

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