Valentino Magliaro, l’instancabile sognatore che cambia il mondo partendo dalla scuola

Sognare in grande, lavorando costantemente per micro-obiettivi affinché il sogno diventi realtà. È questa “la formula” di Valentino Magliaro, 30enne
Il sogno più grande di Valentino Magliaro è quello di diventare il Presidente del Consiglio Italiano nel 2029. Possibile? A giudicare da ciò che è riuscito a fare fino a oggi, risulta evidente che per lui nulla è impossibile.
Inserito tra i TOP 100 Under 30 da Forbes Italia per la categoria “Imprenditori Sociali”, ha fondato di Humans to Humans, società di Corporate Activism, che propone alle imprese progetti per la crescita del business con al centro la sostenibilità della persona e del pianeta. Ha coordinato e realizzato progetti educativi di realtà multinazionali a caratura internazionale, come quello con Ferrero per Expo 2015 a Milano. È stato selezionato tra i Civic Leader nel Mondo dal 44° Presidente Usa, Barack Obama, per la Obama Foundation.
La creatività è la sua forza, e infatti oggi è Education Community Manager per l’Italia di Canva, realtà multinazionale che porta in tutto il mondo uno strumento gratuito di progettazione grafica online. Come è riuscito in tutto questo e quali sono le sue ambizioni per il futuro? Valentino Magliaro lo racconta a Lombardia Economy in questa intervista.
Come è iniziata la tua carriera professionale?
Non sono mai stato uno studente modello, non ho mai avuto il massimo dei voti, non ho frequentato le migliori Università… Quando andavo a scuola ero rappresentante di Istituto e sono sempre stato promosso. Ma ho sempre guardato “fuori”, con la voglia di portare ciò che di bello succedeva nel mondo all’interno dell’istituto scolastico e con l’idea di riuscire a valorizzare le attitudini di ognuno. E così, subito dopo il diploma all’ITE Tosi di Busto Arsizio, ho promosso progetti e iniziative partendo da una delle mie grandi passioni, lo sport, istituendo corsi per chi non poteva permettersi di iscriversi alle società sportive, oppure proponendo ripetizioni gratuite per gli studenti svantaggiati. Insieme ad altri ex rappresentanti di istituto abbiamo chiesto la possibilità di usare gli spazi scolastici per le ripetizioni e per attività sportive. In questo modo, in due mesi abbiamo portato a scuola – in orari in cui altrimenti sarebbe stata chiusa – più di 250 ragazzi e le loro famiglie, con lezioni e biblioteca per i primi e corsi di fitness e yoga per i genitori. Questo ha migliorato il rapporto tra la scuola, genitori e studenti, e il risultato è stato una riduzione del tasso di abbandono scolastico del 14% in un solo anno. Non a caso circa tre tre anni dopo il nostro progetto sperimentale è inserito tra le best practice del MIUR contro la dispersione scolastica.
Ho scelto di conoscere mondo e di alimentare la curiosità, creando progetti di valore per la scuola. Così nel 2019 ho fondato Humans to Humans e anche in Canva sono responsabile delle iniziative dedicate alla scuola con l’obiettivo di rendere la creatività accessibile.
Credo che la scuola sia il punto da dove partire per fare la differenza se si vuole cambiare il mondo.
Il tuo grande sogno è diventare Premier italiano. Cosa faresti per prima cosa, una volta eletto, per innovare la scuola?
La prima cosa che farei sarebbe imporre al corpo docente di fare un’esperienza in azienda e una qualsiasi esperienza all’estero prima di salire in cattedra. Credo che l’apertura al mondo e la multiculturalità siano valori difficili da capire se non li si vivono sulla propria pelle.
La seconda cosa che farei, sarebbe introdurre un’ora di creatività settimanale obbligatoria in ogni scuola, dove creatività non significa fornire agli studenti un foglio e dei colori. La creatività è diversa per ogni individuo e deve essere coltivata: accendendo la passione si accelerano le attitudini.
Uno dei progetti educativi di maggior successo, che partirà nel prossimo anno scolastico per la seconda edizione, è quello realizzato con Fondazione ANIA, onlus del settore assicurativo: di cosa si tratta?
Abbiamo accompagnato gli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado italiane a ideare un videogioco che ruotasse su tematiche assicurative. Hanno aderito all’iniziativa oltre 300 studenti di 40 scuole di tutta Italia, tra istituti tecnici, licei scientifici e classici. Sono stati circa 60 i progetti presentati dai concorrenti e quello selezionato dalla giuria è stato sviluppato dai ragazzi, con un team di esperti del settore gaming, in un programma di alternanza scuola lavoro. Il linguaggio dei videogame e degli youtuber ha riuscito a ingaggiare gli studenti, avvicinandoli al tema del rischio in modo diverso e intelligente.
La nuova edizione della Game Jam a tema assicurativo partirà a settembre e questa volta avrà come tema la sostenibilità.
Quali sono i tuoi altri progetti futuri?
Per prima cosa diventerò papà a ottobre! Continuerò poi a lanciare progetti educativi coinvolgendo studenti, docenti e presidi, che credono in una didattica innovativa nel metodo e nell’approccio.
Ogni mia iniziativa parte dall’idea che la potenza dell’incontro tra persone crea valore. L’importanza delle relazioni umane del resto è l’intuizione alla base di ‘Humans to Humans’, dove crediamo che alla base di ogni successo – sia scolastico sia lavorativo – ci sia un incontro tra persone.
Inoltre sto lavorando al mio progetto di Governo per dare visione su temi importanti, sempre partendo dalle persone. Punto a fare esperienze, senza legarmi per il momento a nessun partito politico. La mia unica esperienza politica è stata a Vanzaghello, il piccolo comune dell’Altomilanese di cui sono originario.
Nuovi progetti, esperienze e relazioni sono ciò che serve per raggiungere anche i sogni che sembrano più inarrivabili!