World’s Best Workplaces, la classifica delle migliori aziende in cui lavorare: Italia al terzo posto in Europa
World’s Best Workplaces, la classifica delle migliori aziende in cui lavorare: Italia al 3° posto in Europa
A conquistare il primo posto del World’s Best Workplaces 2022 è DHL, azienda specializzata nel settore dei trasporti e della logistica, seguita da Hilton (ospitalità) e Cisco (IT). L’Italia chiude la top ten mondiale delle nazioni più rappresentate in classifica ed è il 3° paese europeo, dopo Regno Unito (15) e Francia (11), per numero di filiali premiate (12). Benessere, flessibilità ed equità sono i fattori chiave che contraddistinguono le 25 migliori aziende al mondo nelle quali lavorare.
A stilare la classifica, per il 21° anno consecutivo, è Great Place to Work, azienda che si occupa di indagini e analisi sul clima aziendale, sulla trasformazione organizzativa e sull’employer branding.
“I risultati della classifica dei World’s Best Workplaces 2022 sono sempre più incoraggianti e ci fanno ben sperare per il futuro: significa che le imprese stanno investendo sempre di più sul benessere dei propri collaboratori”, afferma Beniamino Bedusa, Presidente e Partner di Great Place to Work Italia”.
“Inoltre, vedere che l’Italia è il terzo Paese europeo più rappresentato per numero di filiali italiane premiate nella classifica World’s Best Workplaces 2022 ci riempie di orgoglio, a dimostrazione del fatto che anche le nostre imprese stanno investendo per offrire condizioni di maggior benessere ai propri collaboratori e che sono assolutamente competitive rispetto alle migliori aziende a livello globale”, aggiunge Bedusa.
Aziende scelte da 4,5 milioni di collaboratori
Le aziende inserite nella classifica World’s Best Workplaces 2022, sono state scelte da 4,5 milioni di collaboratori in rappresentanza di 14,8 milioni di persone impiegate in oltre 8.500 imprese attive in 146 paesi del mondo.
Per poter rientrate in questo ranking le aziende devono essere state inserite in almeno 5 classifiche Best Workplaces nazionali in Asia, Europa, America Latina, Africa, Nord America o Australia durante il 2021 oppure all’inizio del 2022. L’altra condizione necessaria per poter essere valutati in termini di qualità delle condizioni di lavoro è legata alla necessità di avere almeno 5mila collaboratori in tutto il mondo, di cui almeno il 40% deve essere impiegato al di fuori del Paese in cui si trova l’headquarter aziendale.
Il ranking ha visto le migliori organizzazioni globali ottenere, in media, un dato superiore di 6 punti percentuali (86%) rispetto agli altri ambienti di lavoro riconosciuti come eccellenti dalle indagini di Great Place to Work (80%); un risultato ancora più importante se confrontato con quello fatto registrare dalla media della forza lavoro globale (55%, +31%).
World’s Best Workplace: la fiducia come indicatore principale
Il principale indicatore preso in considerazione nell’analisi del ranking delle migliori aziende attive è il Trust Index, ovvero l’indice di “fiducia” che include tematiche quali credibilità, rispetto, equità, spirito di squadra e orgoglio. In tale contesto, i World’s Best Workplaces 2022 hanno mostrato in media, rispetto alle aziende premiate nelle varie classifiche nazionali dei Great Workplaces, risultati migliori in termini di credibilità e rispetto (+6%), equità, spirito di squadra e orgoglio (+5%).
Un altro indicatore che caratterizza i World’s Best Workplaces è il benessere dei collaboratori garantito attraverso il riconoscimento di benefit unici e speciali: qui la differenza è di ben 12 punti percentuali nel confronto con gli altri eccellenti luoghi di lavoro. C’è poi la flessibilità, un elemento che ha acquisito una grande importanza, per i collaboratori, durante la pandemia. A tal proposito il numero medio di dipendenti delle aziende in classifica che hanno registrato un rapido cambiamento da parte dell’organizzazione di appartenenza è stato superiore di ben 7 punti rispetto ad altri ottimi luoghi di lavoro. Infine, l’equità, che si collega alla retribuzione del proprio lavoro (75%, +9%) e alle promozioni professionali (+7%).
“Dai nostri studi e analisi emerge che a fare la differenza in un’azienda eccellente, dove i collaboratori stanno bene e si sentono valorizzati, sono tanto i cosiddetti aspetti ‘hard’ (quali ad esempio profit sharing, opportunità di sviluppo, formazione e crescita, strumenti e risorse…) quanto quelli ‘soft’, come l’apprezzamento per un lavoro ben svolto, la possibilità di essere se stessi in azienda, la ricerca di suggerimenti e idee, il coinvolgimento nelle decisioni e l’incoraggiamento a trovare un equilibrio fra lavoro e vita privata”, afferma Bedusa.
La classifica Best Place to Work 2022
Ecco di seguito la classifica completa:
DHL Express – Germania: 120.000 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Hilton – Stati Uniti: 150.050 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Cisco – Stati Uniti: 116.418 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Salesforce – Stati Uniti: 86.000 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Millicom – Lussemburgo: 21.000 dipendenti
AbbVie – Stati Uniti: 50.000 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Deloitte – Regno Unito: 345374 dipendenti
Hilti – Liechtenstein: 32.092 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
SC Johnson – Stati Uniti: 12.000 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Stryker – Stati Uniti: 48.025 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Teleperfomance – Francia: 403.000 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Medtronic – Irlanda: 90 dipendenti
EY – Regno Unito: 365.399 dipendenti
VRIO: DIRECTV & SKY – Argentina: 7.300 dipendenti
SAP SE – Germania: 112.106 dipendenti
Scotiabank – Canada: 89.500 dipendenti
Accenture – Stati Uniti: 710.000 dipendenti
Nestlè – Svizzera: 270.000 dipendenti
Cadence – Stati Uniti: 9.797 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Mercado Libre – Argentina: 30.000 dipendenti
FedEx – Stati Uniti: 550.000 dipendenti
Concentrix – Stati Uniti: 290.000 dipendenti
Sopra Steria – Francia: 47.000 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)
Adobe – Stati Uniti: 28.167 dipendenti
Bristol-Myers Squibb – Stati Uniti: 32.200 dipendenti (premiata anche la filiale italiana)